sociologia |
LEZIONE N.10 DEL 24/11/05
APUNTI DI "SOCIOLOGIA GENERALE"
Prof. Carmelo CARABETTA
UNIVERSITA' DI MESSINA - SEDE DI LOCRI
Il linguaggio sociale: io sono qua ed utilizzo il linguaggio sociale, quando il carabiniere mi ferma e mi dice "patente e libretto" è un l. sociale, quando il cameriere mi dice 2desidera è un l. sociale. Quando vado al Municipio e chiedo un certificato è l. sociale.
Perché è linguaggio sociale?
Perché passa attraverso quella che è la prevedibilità degli atti.
Voi venendo qua sapete come io mi debbo comportare, ed io so come voi vi dovete comportare. Il cameriere se arriva uno di voi dice desidera così come se arrivo io dice desidera. Perché socialmente lui esercita un ruolo nella necessità di doversi comportare in quel modo. Così come il carabiniere dice a tutti "patente e libretto e non a Carabetta.
Perché è una formula di tipo sociale, che si scrive nei rituali dell'adempimento dell'esercizio della professione. Quindi il l. sociale passa attraverso la PREVEDIBILITA'.
Se io invece vedo uno qualsiasi di voi, a passeggio, lì posso avere un qualsiasi tipo di comunicazione. Che tipo di comunicazione è? COMUNICAZIONE PERSNALE.
Perché io posso benissimo dire: sei stata una stupida questa mattina, sei stata scorretta xkè sei arrivata tardi, ti vorrei offrire una pizza etc.
Quindi nella c. p. non c'è la prevedibilità. Perché se vi ferma il carabiniere sapete cosa vuole, se vi ferma Giuseppe non lo sapete.
Quindi la comunicazione include degli atteggiamenti prevedibili e degli atteggiamenti non prevedibili.
Include delle forme dirette di conoscenza e delle forme indirette di conoscenza.
Come il linguaggio diretto e il linguaggio indiretto.
Ma il linguaggio ha la forza di mettere in comune non soltanto i bisogni e le necessità, ma anche i sentimenti.
Per esempio il pettegolezzo che cos'è? il pettegolezzo ha un aspetto positivo o negativo all'interno di quella che è la classificazione dei linguaggi?
Il pettegolezzo non rappresenta una forma di comunicazione negativa. Perché da una parte c'è il pettegolezzo e dall'altra c'è la delazione. La delazione è la maldicenza su elementi non concreti.
Se io dico ho visto Carla n macchina con Giuseppe che faceva alcune cose: io non l'ho vista e affermo quello che ho detto. Questa è una delazione.
Se io invece ho visto Carla al bar con una persona in atteggiamento sdolcinato ed io lo dico, quello è un pettegolezzo.
Allora questa forma di pettegolezzo è positiva, perché innanzitutto crea e rafforza il rapporto, in quanto il pettegolezzo si fa, non col medico quando si va in ambulatorio, ma con la persona con cui si condividono già comuni emozioni e comuni sentimenti.
Quindi ha la forza di potenziare ulteriormente il rapporto tra gli individui. Infatti il pettegolezzo non è più visto dagli studiosi come un elemento di negatività.(e poi se dicessimo che è negativo dovremmo chiudere tutti i rotocalchi di tipo femminile).
Il pettegolezzo ormai fa parte di un sistema culturale non elevato ma diffuso all'interno della cultura di massa.
Il pettegolezzo serve per mettere in comunicazione.
Allora, questi sistemi di comunicazione come vedete, servono innanzitutto per rafforzare i legami, far conoscere i propri sentimenti e i propri bisogni, rafforzare l'emotività tra gli individui.
Il problema sorge quando noi abbiamo un impedimento nella comunicazione, per cui la comunicazione passa attraverso la conoscenza del comune codice linguistico, ma se io sono in America e non so parlare l'inglese, allora lì il problema si delinea.
Lì che tipo di linguaggio posso utilizzare? Si usa pensare che il linguaggio mimico-gestuale sia un linguaggio universale: SBAGLIATISSIMO.
Perché Malinovinsk e tanti altri studiosi di antropologia hanno evidenziato come il linguaggio mimico-gestuale che funziona all'interno di una comunità risulta di pregiudizio all'interno di altre comunità. Per cui io non posso pensare di fare dei gesti ed essere decodificato, così come mi decodificano all'interno della mia nazione di appartenenza, perché lì anche il linguaggio mimico-gestuale si usa in un certo modo. Per cui il linguaggio non è un fatto universale. Secondo alcuni il linguaggio nasce con gli uomini, secondo altri il linguaggio non nasce con gli uomini. La teoria creazionistica dice che l'uomo nasce come essere parlante, per cui il Signore ci ha creati e ha dato a tutti lo stesso codice. Tutti abbiamo lo stesso sistema linguistico. Quindi la domanda che vi dovete porre è: se tutti siamo nati con lo stesso sistema linguistico, perché gli arabi parlano la loro lingua, i francesi a loro, gli italiani la loro etc. allora anche in questo senso le scritture dicono che sì esisteva solo una lingua unica, però la lingua unica aveva creato un sistema i potenza tale tra gli individui che si erano arrogati la presunzione di poter raggiungere Dio, creando la Torre di Babele. E allora interviene l'Onnipotente e dice: alt, voi dato che vi siete rafforzati più del dovuto, vi distruggo la torre e vi mescolo le lingue. Nascono così le diverse lingue. Questa è la teoria creazionistica.
Secondo l'altra teoria, affermata da Giorgio Fam evoluzionistica, l'uomo deriva dagli animali,gli animali non parlano ma sono riusciti a crearsi il linguaggio, così come afferma San Tommaso.
Come si crea il linguaggio. Se lo crea attraverso l'organo fonatorio. Al linguaggio un aiuto fondamentale alla nascita del linguaggio viene data dalla creazione dei primi idoli, delle prime divinità, per cui dovendo sacrificare alle divinità si incominciano ad intonare le prime canzoni, le prime forme di lodi alle divinità, quindi l'organo fonatorio poi attraverso monemi e fonemi vengono fuori le lingue. Però le lingue sono specifiche delle comunità, ( a Locri si dice illu, a siderno idu etc) per questo ogni comunità ha delle modalità diverse che affermano diversi patrimoni culturali per la comune appartenenza. Così come vi ho spiegato attraverso la comunicazione non è soltanto, notate bene, quei mezzi che noi abbiamo utilizzato. La comunicazione avviene anche attraverso quello che è il modo di porsi degli individui: l'abbigliamento delle persone, il corpo umano sono forme di comunicazione.
Il corpo umano del quale voi avete cura per come modelli dominanti vogliono, è diverso dal corpo umano degli anni venti, negli anni 20il modello umano maggiormente esaltato dalla cultura dell'epoca era quello della donna corpulenta, che rappresentava, l'opulenza, la ricchezza, il benessere, di un sistema. Adesso il benessere si afferma attraverso l'efficientismo che deve trasudare dalla cura del proprio corpo. Allora non è più l'opulenza ma una linea piuttosto agile, ed esile che viene affermata all'interno della società e allora questo significa essere integrati nel sistema culturale dominante, mentre che ha una linea, un fisico più appesantito, viene ad essere etichettato come esterno rispetto a quella che è la tendenza della cultura dominante. Ecco perché tutto questo dispendio di risorse energetiche, anche perché è la società dell'apparenza, la società dove l'immagine ha un peso rilevante all'interno di quelli che sono i rapporti umani, ma anche all'interno di quella che è la possibilità di scardinare gli elementi della esclusione. Per essere inclusi bisogna avere una rispondenza e una prossimità rispetto a quello che è il tipo ideale che la cultura dominante afferma. Sono situazioni che si modificano nel corso degli anni e nel corso della storia.
Quindi la comunicazione è importante perché senza la comunicazione l'individuo rimarrebbe solo con se stesso. Io sono stato in tanti posti nel mondo dove non riuscivo a parlare con gli altri e gli altri non riuscivano a parlare con me, ed io vivevo una condizione di sofferente solitudine, di tipo emotivo e di tipo culturale. C'è il linguaggio del corpo e degli occhi, che mette in comune gli stessi desideri, le stesse necessità, però finito il pranzo poi si cade nel vuoto cosmico. Non c'è la possibilità di parlare, di dirsi. L'assenza del linguaggio è brutale, ci degrada al di sotto di quella che è la condizione dell'animale puro, xkè non poter dire, non poter capire è una situazione di frustrazione eccessiva. Forse la peggiore punizione che si potrebbe dare ed un individuo sarebbe quella di inserirlo all'interno di una comunità dove si parla un'altra lingua, con l'impossibilità di poter decodificare quei messaggi, quella è una condizione di estrema sofferenza.
Quindi il linguaggio è fondamentale per la coesione sociale, e perché la coesione sociale si mantenga noi abbiamo bisogno di SOCIALIZZARE le generazioni emergenti, attraverso la trasmissione dello stesso patrimonio linguistico, con lo stesso sistema di comunicazione.
Che cosa è la socializzazione? Tutti noi siamo socializzati o non siamo socializzati?
(Digress.: ricordatevi che la realtà si vede con gli occhi della propria personalità. Io potrei identificare in Sabina un tipo ideale, simile a Valeria Mazza etc. anche se poi la realtà oggettivamente non risponde a quello che io mi immagino. Com'è che voi vedete le situazioni in maniera diversa da quelle che sono? Secondo le necessità e i bisogni. La persona innamorata vede lo sgorbio come il principe azzurro, ma xkè si trova alterata nella percezione. La percezione è quel sistema per cui uno riesce a farsi un'immagine dell'oggetto che si trova davanti, ma io non percepisco con gli occhi ma percepisco con un sistema più complesso che si chiama personalità, formazione cultura, io percepisco la carne del serpente arrostita come uno schifo, per il cinese non è così perché il sistema culturale gli consente di vedere nel serpente un qualcosa di prelibato, mentre per noi è diverso. Quindi la percezione avviene in maniera deformata rispetto a quello che è il sistema culturale o il sistema delle necessità nelle quali l'individuo si trova a vivere.)
Il sistema di socializzazione quindi, interessa gli individui già da quando nascono. Secondo Sovit, che è uno studioso francese, la socializzazione avviene anche nel grembo materno, nel senso che anche lì si trasferiscono delle conoscenze, dei sentimenti, delle emozioni.
Nessuna società può fare a meno di socializzare i propri li, le generazioni emergenti per mantenere il necessario processo di sopravvivenza. E siccome è funzionale alla sopravvivenza della società, questo processo inizia da quando si nasce.
Abbiamo due modalità :
T SOCIALIZZAZIONE PRIMARA
T SOCIALIZZAZIONE SECONDARIA
La s. primaria avviene attraverso due momenti che noi chiamiamo socializzazione diretta e socializzazione indiretta.
Per chiarirvi la situazione, un pomeriggio è venuta a trovarmi una mia ex allieva portando con sé due bimbi che giocavano in casa come due elefanti, al che io le dico Raffaella la visita è finita te ne puoi andare e lei mi risponde: professore io non so dove hanno imparato ad essere così scostumati.
Quei bambini che agiscono in quel modo è frutto di che tipo di socializzazione? INDIRETTA. Perché noi siamo all'interno di una famiglia, abbiamo dei bambini che siedono a tavola e vedono i commensali, quindi le ure adulte, che utilizzano alcuni comportamenti, allora si apprende come il comportamento sociale si apprende per imitazione, quindi i comportamenti degli adulti vengono immediatamente assorbiti dal bambino, che assiste a quella forma di vita sociale. Nessuno dice al bambino di dire una parolaccia, ma quando meno ve lo aspettate il bambino la dice. Quindi in quella fase della formazione della socializzazione primaria che avviene prevalentemente in famiglia, se non esclusivamente in famiglia il processo di socializzazione avviene per assorbimento immediato, e quello che si memorizza in quella fase della vita difficilmente si cancella, si può modificare ma non si cancella.
Quindi il bambino che ha visto vivere in un certo modo tenderà a vivere in un certo modo, quindi nessuno di voi si scandalizzi davanti al comportamento negativo o riprovevole di un bambino, xkè q.lo è il comportamento della rete parentale che l'ha socializzato nella primissima fase della vita.
Comportamento quindi questo indiretto, socializzazione indiretta.
Socializzazione diretta, quale è? il bimbo si siede a tavola: " No, tu devi usare le posate, tu devi dire, buon giorno, grazie , prego etc." questa è s. diretta che però spesso contrasta con quella indiretta: "tu non mi puoi dire di lavarmi i denti se a casa non c'è lo spazzolino e voi adulti non vi siete mai lavati i denti".
Quindi ci deve essere sintonia tra il sistema di s. diretta e il sistema di s. indiretta.
Nessuno si immagini di potere modificare più di tanto un sistema di s. indiretta.
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