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Andrea di Cione, detto il Verrocchio e Leonardo da Vinci, Battesimo di Cristo
Autori: Leonardo da Vinci (1452-l519) Nato ad Archiano di Vinci, si trasferisce con il padre a Firenze, nel 1469, dove divenne allievo del Verrocchio. Crebbe artisticamente in un ambiente dove si insegnava a concepire la ura umana, scolpita o dipinta, non immobile ma inserita nello spazio. Il suo capolavoro è senza dubbio la Gioconda, momento culminante dell'opera leonardesca e quadro più famoso del mondo. L'autore, comunque, non si è limitato solamente ad operare nel campo artistico ma ha spaziato in quasi tutti i campi dello scibile umano, divenendo prototipo del saggio. Leonardo passò gli ultimi periodi della sua vita in Francia, dove portò alcuni quadri dipinti in Italia, tra cui la Gioconda. Andrea di Francesco di Cione detto Verrocchio (Firenze 1435 - Venezia 1488),fu scultore e pittore italiano attivo a Firenze, tra i massimi scultori italiani del primo Rinascimento. Diresse una bottega che divenne presto un importante centro artistico, formando allievi come Leonardo da Vinci, Botticelli e il Perugino.
Dati Preliminari:
l'opera è stata realizzata intorno al 1470-l475. è una tempera su tavola; misura 180x152 cm.
Descrizione del Soggetto:
Si tratta di un'opera a soggetto religioso, in quanto rappresenta il Battesimo di Cristo.
In primo piano sulla destra S. Giovanni Battista, solleva la mano destra, con in mano una ciotola, per versarne il contenuto sulla testa di Cristo che, a mani giunte, sembra pregare. Ai piedi di entrambi c'è un fiume, il Giordano. Al lato opposto, su un piano arretrato, due angeli seduti assistono al battesimo. Sopra la testa di Cristo poi, appare una colomba. Nel paesaggio circostante appare una palma e delle rocce, con il cielo in fase di tramonto. Lettura iconografica: la colomba, sopra la testa di Cristo, rappresenta lo Spirito Santo. Le aureole, posate sulla testa di tutti i personaggi del dipinto, sono simbolo di sacralità. La palma che e a sinistra rappresenta l'ascesa e la vittoria.
Analisi degli elementi nel linguaggio visuale:
La linea definisce bene le forme e ne delinea il volume attraverso le vesti, e i tratti dei muscoli. I colori sono naturali, ad eccezione dell'oro delle aureole, ma comunque scuri. La luce, che tramonta dietro le montagne, è quasi assente, anche se illumina i due angeli e tratti dei corpi di S. Giovanni e di Cristo. Lo spazio è prospettico con Cristo e S. Giovanni posati sullo stesso piano, mentre gli angeli su un piano inferiore. Si intravede un paesaggio del tutto naturale, con monti e piante.
Individuazione dei valori espressivi:
i soggetti sono rappresentati in modi dettagliati, l'ambientazione seppur scarna è curata nei dettagli. Il contesto è coerente con il periodo in cui l'evento si è svolto. Le ure sono reali, a parte la colomba e le aureole, che rendono il dipinto molto sacrale.
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