storia dell arte |
Inizia la sua ricerca personalissima sul dinamismo dei corpi, sulla rappresentazione del loro movimento. Punto focale della sua originale interpretazione della poetica futurista è la rafurazione della simultaneità delle azioni. Per Boccioni il dinamismo è da intendere come compenetrazione di piani e di corpi con l'ambiente che li circonda.
Boccioni stravolge e sdoppia l'anatomia umana, fino a deformarla per meglio esprimere lo sforzo e la tensione, e a trasformarla in una struttura aerodinamica, alternando i pieni e i vuoti. Sostituisce alle parti anatomiche del corpo le loro pure traiettorie nello spazio.
"Forme uniche della continuità nello spazio" ci mostra l'immagine di un uomo che avanza a passi da gigante; il movimento viene reso attraverso le scie che il corpo lascia mentre cammina, una scia che si solidifica nello spazio. Ne deriva dunque un'immagine di estremo dinamismo, ma che tende anche all'astrattismo.
Boccioni realizza una delle sculture più famose in assoluto di questo secolo. Indaga la deformazione plastica di un corpo umano in movimento, giungendo ad una forma aerodinamica dove il corpo, stilizzato al limite della riconoscibilità, riesce tuttavia a trasmettere una grande sensazione di forza e di potenza. La statua diviene il simbolo stesso dell'uomo futuro, così come lo immaginavano i futuristi: novello Icaro, metà uomo e metà macchina, lanciato in corsa a percorrere il mondo con forza e velocità.
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