storia dell arte |
CARAVAGGIO
Michelangelo Merisi nasce a Milano nel 1571. Lavora inizialmente a Roma, centro artistico importantissimo, dove lavora presso il Cavalier d'Arpino. Da qui è costretto poi a scappare, complice il suo carattere violento e ribelle, che lo porta addirittura ad uccidere un uomo in una rissa. Si rifugia a Napoli, poi a Malta, Sicilia, ancora Napoli ed infine nella Maremma toscana.
Canestro di frutta à realizzato nel 1596, è una natura morta dipinta molto dettagliatamente e realisticamente. Conserva perfettamente tutti i caratteri della realtà anche i meno belli e meno piacevoli (dettagli mela un po rovinata dai vermi; o uva un po schiacciata).
Vocazione di San Matteo à realizzato nel 1599-l600, una decorazione della cappella Contarelli. Gesù sceglie Matteo come suo apostolo, scena ambientata in una taverna squallida e disordinata . A destra ci sono Gesù e san Pietro, Matteo è seduto e rimane stupito (si indica con l'indice come nella Creazione di Michelangelo), i giovani a sinistra non si accorgono di nulla e continuano a contare monete rimanendo indifferenti (libero arbitrio), altri due a destra assistono alla scena. La luce è molto importante: grazie ad essa le ure assumono volume e risalto, mette in evidenza povertà e squallore del locale, le finestre polverose . . Proviene da destra (nella stressa zona di Cristo) e rappresenta anche una luce spirituale. Vestiti tipici del 600.
Conversione di san Paolo à realizzata nel 1600-l601, dipinta per la cappella Cerasi. Ambientata in una stalla con il cavallo (che occupa gran parte della scena), Paolo e lo scudiero. C'è una luce divina e folgorante proveniente dall'alto. Tema importate sempre il realismo sia nei dettagli del cavallo che di Paolo disteso a terra.
Morte della Vergine à realizzato nel 1605-l606, Vergine (con modello probabilmente una prostituta affogata nel Tevere) rafurata subito dopo la morte con gli Apostoli e Maddalena che la rimpiangono (non esprimono pero dolore in modo plateale). Ha il ventre gonfio, c'è una drappo rosso simbolo di sangue e violenza che rappresenta anche sipario del teatro, luce cade sui volti dei personaggi per renderli più evidenti.
David con testa di Golia à realizzato nel 1610, David regge testa mozzata del gigante Golia (il suo volto è probabilmente autoritratto di Caravaggio) Espressioni realistiche, occhi sbarrati e bocca aperta che sembra urlare qualcosa.
GIAN LORENZO BERNINI
Nasce a Napoli nel 1598, si trasferisce a Roma dove svolgerà tutta la sua attività artistica. E' architetto, scultore, disegnatore .
Apollo e Dafne à realizzato nel 1622-l624, Apollo innamorato di Dafne la rincorre, lei scappa e chiede aiuto agli Dei che la trasformano in una pianta di alloro. Mani e piedi iniziano a trasformasi, c'è idea di movimento. Scena drammatica e allo stesso contempo armonica, morbida e naturale.
L'estasi di santa Teresa à realizzata nel 1644-l651, custodita nella cappella Cornaro. Teresa è in estasi mistica, sopraffatta dalla visione spirituale di Dio, è distesa su delle nuvole mentre un angelo sorridente la sta per colpire al cuore con una freccia. Da due finti balconi nelle cappella i famigliari del Cornaro assistono alla scena. Vesti della donna molto ben rappresentate come sua espressine.
Baldacchino di san Pietro à realizzato nel 1624-l633 con dimensioni giganti
Trionfo della divina provvidenza à custodito in palazzo Barberini, con soffitti pieni di ure disposte in modo confusionario. Si finge lo sfondamento oltre il cielo e le api dipente sono simbolo
Francesco Castelli nasce a Bissone, sul lago di Lugano nel 1599. Si trasferisce prima a Milano e successivamente a Roma dove lavora con Maderno e Bernini (con il quale ebbe qualche diverbio)
Operò soprattutto come architetto (non era un artista eclettico, universale). Morì suicida a Roma.
Sant'Ivo alla Sapienza à realizzata tra il 1642-l660, non segue più la canonica regola delle proporzioni
San Giovanni in Laterano à realizzata per il Giubileo del 1650, rafforza con coppie di colonne l'edificio che rischiava di crollare.
Nasce a Venezia (città in decadenza in quanto ceduta all'impero austriaco da Napoleone nel 1797) nel 1696 e vi muore nel 1770. La sua esperienza artistica copre dunque quasi per intero l'arco cronologico di un secolo che iniziato nello stile barocco culminerà con il Neoclassicismo. Luce e prospettiva sono i suoi punti di riferimento. Lavora a Milano, Bergamo, Udine, Venezia, Verona, Padova, Vicenza e anche all'estero a Wurzburg in Germania e a Madrid in Sna.
Realizza diverso affreschi ritratti ad olio e disegni.
Si avvale dell'aiuto del quadraturista (rappresentazione pittorica di forme architettoniche) Gerolamo Mengozzi
Martirio di una santa
Salone delle feste di palazzo Libia à Banchetto di Antonio e Cleopatra, rappresentazione teatrale con luce fresca e brillante che avvolge la scena, colori luminosi per l'accostamento di complementari
Residenza di Wurzburg à stile Rococò
Palazzina di Villa Valmarana à Sacrificio di Ienia con luce e teatralità molto importanti
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