storia dell arte |
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Il manifesto di questo movimento d'avanguardia viene pubblicato nel 1909 da Marinetti e nel 1921 a Milano viene firmato anche il manifesto dei pittori futuristi i cui maggiori esponenti sono:
Boccioni
Carrà
Severini
Balla
Russolo
Portano avanti un'accesa polemica contro il modo di pensare dei ben pensanti, essi esaltano il futuro e criticano il passato, nasce con loro l'idea della performance (ripresa negli anni '60 dalle neoavanguardie) ovvero il pubblico viene coinvolto, vogliono combattere il mondo borghese, erano anarchici ma poi abbracciarono la politica interventista vedendo nella guerra l'unica igiene del mondo (avevano un'idea un po' romantica della guerra che si rifaceva alle guerre dell'800) e disprezzavano la donna.
Il futurismo permette l'uscita dell'Italia dal provincialismo e dal clientelarismo che l'avevano caratterizzata fino a questo momento, da Milano il movimento si sposterà a Parigi dove i futuristi vengono a contatto con i cubisti.
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CUBISTI |
FUTURISTI |
Scomposizione forma |
Composizioni statiche |
Composizioni dinamiche |
Simboli |
Poco importanti, no riflessione sociale |
Molto importanti, simbolico non astratto |
Immagini |
Sovrapposizione |
Sovrapposizione |
Materiali |
Incollati sulle tele |
Incollati sulle tele |
Soggetti |
Nature morte, interni |
Esterni, interni con ura, treni, folla, auto |
Campi d'azione |
Pittura e collage, qualche scenografia |
Di tutto (costumi,pittura,scultura, arredamento, ecc) |
Idee politiche |
Non traspaiono nei quadri |
Portanti, molto nette, nazionalismo e anarchia, arte come strumento di proanda |
Come si presentavano |
Silenziosi, snob, ecc |
Urlavano, picchiavano,ecc |
Idolatria della macchina: idea di velocità, di spostamento di un corpo nello spazio e nel tempo, inteso come durata, si rifanno alla teoria di Bergson. Per quanto riguarda l'auto provano sentimenti ambivalenti, come oggi, la detestano perché deturpa il paesaggio, dall'altra essa diventa il simbolo dello status sociale, per loro essa riassume i toni eroici che una volta venivano legati ai cavalli, ha cambiato i ritmi di vita dell'uomo e il paesaggio (strade asfaltate); capiscono che avrebbe comportato un vero e proprio cambiamento: una maggiore possibilità di scambi e una relativa diminuzione delle distanze, garantisce nuove aperture mentali grazie agli spostamenti. Nonostante l'idolatria della tecnologia e del futuro i futuristi rimangono legati alla tradizionale concezione di bellezza e utilizzano linee curve o oblique per rendere l'idea di dinamicità.
Essi voglio rappresentare la dinamicità nella staticità, se un uomo si sposta nello spazio penetra e sfonda lo spazio stesso che a sua volta lo penetra e lo deforma; essi costruiscono il quadro sintetizzando il tempio e tutti i momenti del movimento studiato, l'impressione vivrà nella durata attraverso la forma che è unica nel suo svolgersi.
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