storia dell arte |
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Pontormo nasce a Pontorme vicino ad Empoli nel 1494, muore a Firenze nel 1557.
La concezione classicista del primo '500 espressa dalle opere di Raffaello e Michelangelo viene teorizzata dal VASARI che definisce l'ARTE come " espressione di una bellezza superiore alla natura" ( i dipinti di Michelangelo e Raffaello sono di una bellezza superiore a quella della natura). Secondo Vasari l'arte deve quindi risiedere nello stile dell'artista.
I manieristi vedono come modelli questi due grandi autori e sono di ispirazione antinaturalistica.
Pontormo studia in particolare Michelangelo e stringe con lui un rapporto di collaborazione e amicizia.
VITA
lio di pittore rimane orfano di ambedue i genitori molto presto, si trasferisce così dalla nonna a Firenze.
Inizia il tirocinio nella bottega di Leonardo, il tirocinio continua poi con Albrtinelli e Piero di Cosimo dove rimane per qualche anno.
Frequenta in seguito la scuola di S.Marco, dove conosce Rosso Fiorentino.
A 18 anni approda alla bottega di Andrea del Sarto ( sotto questa bottega affrescherà con Rosso Fiorentino la SS annunziata).
Vi rimane per circa un anno, fino a quando viene cacciato da Del Sarto che era geloso di lui e della sua amicizia con Michelangelo
OPERE
La Veronica: si trova nella cappella del papa a S.M.novella.
Impostazione michelangiolesca( la torsione della Veronica riprende quella delle ure del TONDO DONI, classicità e monumentalità)
Da notare la posizione teatrale della ura
Storia di Giuseppe ebreo: sono 4 pannelli di legno custoditi alla national gallery
supplizio del fornaio: movimento zigzagante, lo stesso personaggio viene rappresentato in più scene poste su piani diversi, questo riprende Michelangelo
vendita di Giuseppe a Potifar da notare i colori accesi e la plasticità dei corpi
Giuseppe incontra la famiglia è il primo dipinto in cui si vede Giuseppe ripreso in più scene( quello vestito d'arancio). Il giovinetto sulle scale pare che sia il ritratto del Bronzino, allievo di Pontormo. ura sullo sfondo con il cappuccio di matrice nordica ( ripresa da DURER che usava fare ure estremamente allungate con la testa piccola rispetto al corpo).Sullo sfondo costruzioni tipo monastero nordico, anche la vegetazione riprende durer. ura in rosso sulle scale in basso a dx ricora Giotto e Masaccio
Pala Pucci : Madonna con i santi: Composizione piramidale dove al veertice c'è la madonna, è presente un asse di simmetria ma allo stesso tempo il dipinto è dinamico. I santi rafurati sono: S.Giovannino, Giuseppe. Marco, Jacopo (pare che sia un autoritratto di Pontormo)
Il dipinto è datato 1518, utilizzo di una prospettiva schiacciata e di un fondo scuro contrastante con le vesti luminosissime ( anticipa Caravaggio)
S Michele arcangelo: riprende una scultura di Michelangelo sta schiacciando col piede DX un piccolo demone, nella mano ha una bilancia.
Il disegno preparatorio è molto diverso dalla realizzazione. I protagonisti dell'affresco sono Verdumno e Pomona, personaggi tratti dalle metamorfosi di Ovidio, Verdumno viene rafurato con un canestro di frutti mentre Pomona con una falce, se ne deduce che Pontormo rielabora in chiave rustico popolaresca il mito classico. Intorno al loculo centrale si trovano 4 putti, mentre seduto sul muretto c'è Bacco che tocca un ramoscello d'alloro, simbolo della rigenerazione della famiglia dei medici. L'opera è commissionata da papa Leone X
L'atmosfera intima e raccolta della cerosa stimola Pontormo, di indole introversa, ad una produzione particolarmente originale , al suo fianco c'è l'allievo Bronzino
- Cena di Emmaus: tema trattato anche da Caravaggio. Fondo scuro, impostazione teatrale, natura morta ( descritta con dovizia di particolari ( vedi riflesso nel bicchiere, notta di pane, piatto in metallo). L'occhio sopre la testa di Emmaus pare che non sia da attribuirsi a Pontoemo
Non c'è chiaroscuro ottenuto col nero ma si parla di chiaroscuro cromatico, nel cartiglio in basso viene riportata la data 1525
- tondi dei pennacchi: vi sono rappresentati i quattro evangelisti con i relativi simboli, ma pare che solo Matteo e Giovanni siano stati realizzati d Pontormo
- pala d'altare: la deposizione. Anche se il dipinto viene detto deposizione, in realtà si tratta di una pietà poiché la croce non è presente, cristo quindi è già stato deposto.. Struttura a piramide rovesciata, in cui il vertice ricade sul volto di un angelo particolarmente stranito che sorregge il Cristo. Ricerca cromatica. ura di fondo pare che sia un ritratto di Pontormo. Ancora oggi non si è capito di chi sia la mano che sorregge la mano sinistra del cristo. Fondo grigio innaturale, paesaggio fantastico
- visitazione è rappresentata la visita di Maria ad Elisabetta, entrambe sono incinte per opera dello spirito santo. L'incontro è molto tenero, le ure di spalle sono le protagoniste, le due donne vengono rappresentate anche dal davanti ma con un'aria distante, come se fossero estranee alla narrazione
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