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IL POSTIMPRESSIONISMO
Il dopo Impressionismo, detto anche Neoimpresssionismo o Divisionismo, si afferma con George Seurat nato a Parigi, che interessandosi ai trattati scientifici sul colore, inaugurò una nuova tecnica: mentre nell'Impressionismo le macchie dei colori erano la base della pittura, Seurat trasforma la macchia in un punto di colore puro, e la sovrapposizione di tanti punti di colore diverso, visti a debita distanza, restituiscono la tonalità voluta dal pittore.
Le sue opere più apprezzate sono "Il circo", "L'ospizio" e "Il faro di Honfleur".
Sulla sua scia si evidenziò Paul Cèzanne nato in Provenza, che segna un punto di raccordo tra L' Impressionismo e il successivo Cubismo.
Nelle sue opere le sensazioni non si manifestano soltanto come colore e come luce ma anche come una forma suggerita dal colore stesso.
Tra le sue opere primeggiano "Le grandi bagnanti" e i "Giocatori di sectiune".
I pittori che hanno dato maggior impronta a questa nuova scuola pittorica furono indubbiamente Paul Gauguin nato a Parigi e Vincent vanGogh nato in Olanda, affratellati dalle misere condizioni della loro tribolata esistenza.
La pittura di Gauguin è chiamata simbolista, poiché le sue immagini sono dei simboli, cioè idee " rivestite di una forma sensibile".
Tra i sui quadri: " E l'oro dei loro corpi" dipinto durante la sua permanenza a Tahiti, " Vecchie da Arles", "Cavalieri sulla spiaggia", " Autoritratto" e tanti altri.
Van Gogh dopo l'espressione tetra dei primi quadri scopre la luce e tanto ne resta affascinato da desiderare quella infuocata del sud e tutto si riflette nei suoi quadri, prima che sopraggiunga la pazzia che lo porta al suicidio.
Tra i suoi quadri: " Les blès jaunes", " Ritratto di Tanguy", " Barche a Saintes-Maries", " Campo di grano con corvi", " Autoritratto" ed altri.
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