storia dell arte |
IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI (1797)
MATERIALE E TECNICA DI ESECUZIONE: Disegno preparatorio a penna e inchiostro nero su tracce di carboncino.
La scena rappresenta un uomo addormentato (forse addirittura Goya) e
intorno a lui quasi sprigionandosi dalla sua mente, prendono forma sinistri
uccellacci notturni, diabolici felini e inquietanti volti ghignanti. Al di
là della metafora, l'artista vuole metterci in guardia dalla tentazione
di allentare il controllo della ragione sul nostro operato. Anche se la tecnica
usata risulta talvolta meno raffinata di quella di molte opere successive, ne Los Caprichos risalta l'immediatezza del
linguaggio espressivo affiancato dall'originalità dei temi
rappresentati. Potrebbe sembrare un paradosso, ma proprio nell'opera grafica
che sottolinea l'importanza della ragione, Goya si lascia andare a dei tratti
più istintivi, spontanei, immediati. Caratterizzata da una satira
pungente ed a tratti grottesca, Los
Caprichos, la più conosciuta delle serie di incisioni dell'artista,
descrive con grande lucidità tutti i mali, i pregiudizi, gli inganni e
le menzogne della società snola di fine 700, non tralasciando nessuna
classe sociale, da quella più povera, alla Chiesa, alla nobiltà,
arrivando persino alla famiglia reale. Secondo Goya, l'unica salvezza alla
depravazione umana sta nella ragione e questo concetto, profondamente
influenzato dall'Illuminismo, viene appunto ribadito ne Il Sonno della ragione genera mostri. L'incisione rimanda
all'intero significato della raccolta: l'assopirsi della mente è causa
di superstizione, ignoranza e delle più grandi brutture e dei più
terribili misfatti dell'umanità. Considerando che molti vi si
riconobbero ritratti, non stupisce che la pubblicazione de Los Caprichos procurò immediato sdegno e risentimento
in parte della popolazione snola, al punto che dovette intervenire
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