storia dell arte |
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Il Simbolismo
Il Simbolismo è un movimento caratterizzato da diverse sfaccettature e che coinvolse non solo le arti visive, ma anche la letteratura, la musica e inoltre propose un nuovo modo di vedere la realtà. Il movimento fu influenzato dalle nuove teorie filosofiche di Shopenauer, Nietzsche, Bergson; sosteneva che la verità è raggiungibile mediante l'intuizione immediata senza la mediazione della ragione. Era quindi in netto contrasto sia con il Realismo e Naturalismo e sia con la visione positivista della vita e della scienza. I precursori di questo movimento furono i francesi: Moreau e Redon. Quest'ultimo colorava i suoi quadri utilizzando pastelli poiché riteneva che il colore a olio delineasse contorni troppo definiti. Questa sua tecnica si vede bene nella sua opera più famosa l' "Orfeo", in cui c'è una testa arancione sfumata al centro di un paesaggio montano; possiamo confrontare quest'opera con una analoga di 50 anni prima di Moreau. Entrambi scelsero come tema la rappresentazione del mitico protettore della poesia, la cui testa è stata mozzata e poggiata su una lira, tuttavia le differenze sono molteplici: Moreau dipinse con grande attenzione fin nei minimi particolari e la lira è sorretta da una musa; Redon invece disegnò la testa sospesa in aria senza essere sorretta da alcuno al di là della forza di gravità, la musa è stata così inglobata alla natura. In Gran Bretagna sulla stessa scia c'erano i Preraffaelliti, che proponevano una pittura prerinascimentale prima di Raffaello, il quale aveva fatto diventare l'artista un pensatore, con il fine di riportare l'umanità ad uno stato di purezza. Tra questi c'era Millais con la sua "Morte di Ofelia" in cui ritroviamo influssi da parte dell'arte romantica per la simbiosi tra uomo e natura. In Francia nel 1899 venne fondato il gruppo dei Nabis, che aveva come manifesto "il Talismano" di Serusier. Da questo manifesto si capisce il ruolo dell'artista, talismano significa profeta in ebraico, e si dichiaravano discepoli di Gauguin. Questo gruppo, da forti connotazioni mistiche, si riuniva in una casa a Montparnasse chiamata "il Tempio". Tra questi ritroviamo Maurice Denis, il principale teorico del gruppo, con la sua opera "Le muse nel bosco sacro" che mostra il luogo dove nasce l'arte, un posto incontaminato popolato da muse ispiratrici. Un altro grande protagonista è Pierre Bonnard, influenzato dall'arte giapponese e da Bergson, incentrò i suoi quadri sul rapporto che c'è fra cosa vista e ricordo della cosa. Infatti nelle sue opere, come in "La toilette du matin", l'oggetto ritratto non si trova in posizione accentuata rispetto al resto ma in una posizione casuale come è il punto di vista dell'osservatore. Così l'oggetto ritratto non si distingue bene dallo sfondo tanto che molte volte tutto presenta simile gamma cromatica.
Art Noveau
L'Art Noveau fu un movimento nato, nell'800 in Gran Bretagna e diffusosi poi in tutta Europa, con l'intento di unificare le diverse arti, cioè quelle considerate maggiori (pittura, scultura, architettura) con quelle considerate minori (artigianato, oreficeria, grafica pubblicitaria). Inizialmente era nata per trovare un modo di rendere più piacevole esteticamente l'uso del ferro nelle strutture temporanee, come le Esposizioni universali, e dare un nuovo aspetto alla grafica di riviste e pubblicità. Ai suoi esordi questo movimento fu disprezzato per la sua connotazione decorativa. La sua importanza è data dai seguenti motivi:
L'Art Noveau ebbe diverse varianti a seconda dei paesi:
Gli elementi stilistici fondamentali erano:
Importanti furono gli influssi del neogotico e dell'arte giapponese per la sua asimmetria e i colori piatti. Il precursore di questo movimento fu l'inglese William Morris, pittore, architetto e teorico, si interessò alle arti applicate e alle decorazioni con linee sinuose e richiami al mondo orientale. In Scozia un' importante ura fu Mackintosh che puntò alla sintesi delle forme: ogni pezzo deve integrarsi con l'ambiente ed essere facilmente riproducibile. Da qui il suo interesse per i volumi squadrati e le linee rette. Un esempio del suo modo di vedere arredo e architettura un tutt'uno si ha nella biblioteca della scuola d'arte di Glasgow. Mackintosh influenzò molto gli artisti austriaci che prediligevano il volume alla linea e creavano oggetti facilmente riproducibili. Questa geometria squadrata si vede bene in due edifici autriaci di quel tempo: Villa Moser e l'edificio della secessione viennese. Questo aspetto dell'Art Noveau è definito con Judenstil, uno stile che oltre all'aspetto funzionale e geometrico utilizzò decori floreali e elementi dell'architettura mediterranea. Anche in Belgio ci furono importanti rappresentanti dell'Art Noveau come Victor Horta che progettò l'Hotel Tassel a Bruxelles. In questo hotel troviamo innovazioni architettoniche:
L'utilizzo della linea curva come simbolo della forza vitale si nota anche in un altro suo edificio la "Maison du Peuple". Un'altra importante ura belga fu Henri Van de Velde che elaborò un vero e proprio nuovo stile. Il suo concetto estetico era che ad ogni aspetto di una casa, dall'architettura all'arredo, bisogna dare la medesima importanza, e che ogni suo elemento deve essere in sintonia con l'altro. In Francia l'Art Noveau si interessò soprattutto dell'arte applicata come la vetreria, l'oreficeria e le strutture in fero pubbliche, ad esempio stazioni della metropolitana, edicole, ecc. in Germania non ci fu un grande influsso da parte di questo movimento. Negli USA l'Art Noveau influenzò il campo delle arti applicate e della gioielleria. In Italia questo movimento arrivò in ritardo e interessò principalmente l'architettura come il palazzo delle esposizioni a Torino, Villa Igea e Palazzo Castiglioni.
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