storia dell arte |
KLIMT
Da l'avvio al
periodo d'oro: "
"GIUDITTA" 1
In occasione dell' assedio degli assiri, Giuditta, ebrea, fa innamorare di se il generale Olofenne e, approfittando di un momento in cui lui era ubriaco gli taglia la testa e la porta in città. Gli assiri entrano in confusione e vengono sconfitti. Klimt ci vuole mostrare il tema della seduttrice crudele che porta alla rovina e poi alla morte il suo amante (tema anche letterario). Caratteristiche: contrasto fra la ura e il fondo→ la ura è realistica, naturalistica;il fondo è piatto, domina il colore oro ed è rappresentato un rilievo assiro che ornava il palazzo di Ninive- il rilievo è stilizzato, ci sono alberi e elementi naturali realizzati con lamina d'oro. L'oro è ripreso nel gioiello di Giuditta. Un collier molto alto, che separa nettamente la testa dal corpo- sembra una decapitazione da gioiello (lei ha tagliato la testa all'amante). Il collier è un gioiello tipico dell'art Nouveau. Come una gemma incastonata in questo fondo d'oro c'è la testa di Giuditta: il volto è molto sensuale, dato anche dagli occhi socchiusi e le labbra dischiuse- la classica femme fatale (Klimt rappresenta sempre i due aspetti della donna, l'angelo e la tentatrice). Giuditta ha una grande massa di capelli corvini; l'abito è un velo che copre per metà il corpo. Sull'abito torna la decorazione d'oro. Il corpo è realizzato con il chiaro-scuro per dare l'idea dell'incarnato.
Con il fondo piatto Klimt vuole rappresentare il vuoto cosmico (soprattutto quando è monocromo). Le sue opere sono pervase quasi sempre da un profondo pessimismo -morte incombente-. È anche questo il motivo per cui furono criticate le decorazioni dell'aula magna dell'università di Vienna che realizzò. Nel 1903 fa due viaggi a Ravenna e rimane impressionato dia mosaici e dall'uso dell'oro, da questo momento userà sempre di più. Molti dei suoi decori sono riconducibili all'eros: motivi floreali(es. foglioline a forma di cuore) che rappresentano il sesso femminile e rettangolari quello maschile.
"FREGIO DI BEETHOVEN"
Espone l'opera in un padiglione espositivo su una mostra sulla secessione. Questo fregio occupava tre pareti di una stanza e sembra sia l'interpretazione della nona sinfonia di Beethoven. Nel catalogo della mostra fu esposto sinteticamente il contenuto del fregio:
I parete: l'anelito alla felicità; i dolori dell'umanità; le sue preghiere ai forti affinché intraprendano per pietà e orgoglio la lotta per la felicità.
II parete: ostilità delle forze avverse, impersonata dal gigante Tifeo contro il quale perfino gli dei lottano invano, dalle sue le tre lie, le Gorgoni, simboli di malattia, pazzia e morte e da un gruppo di ure che rappresentano la lussuria, l'impudicizia e l'incontinenza. I desideri e gli aneliti dell'uomo fuggono di fronte a queste forze soverchianti che li fanno morire.
III parete: l'anelito alla felicità si placa con la poesia. Le arti ci conducono in un mondo ideal, l'unico dove possiamo trovare gioia, felicità e amore puri. Coro degli angeli del paradiso. Gioia, bella scintilla divina:bacio al mondo intero.
Complessivamente
è lungo
Dopo il periodi d'oro, Klimt ha un periodo in cui non dipinge tanto. Quando ricomincia sostituisce al fondo d'oro un fondo colorato; comunque rimane influenzato dai colori dei Fauves e dall'arte giapponese. Klimt realizza anche paesaggi: ama usare una tela quadrata (come per alcuni ritratti). I paesaggi ricordano quelli dell'impressionismo.
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