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L'APPARTAMENTO DEI DAUPHINS
Il 30 marzo 1349 la regione chiamata Delfinato, che si estende nella zona centrale dell'arco alpino sino alla valle del Rodano, fu assegnata in appannaggio al lio maggiore del re di Francia. In effetti, Umberto II (1333 - 1355), il sovrano che regnava a quel tempo sulla regione, senza prole e in balia di difficoltà finanziarie, vendette i suoi possedimenti al re di Francia alla fine di un lungo negoziato.
Questo personaggio originale divenne successivamente frate domenicano e patriarca di Alessandria d'Egitto. Il Delfinato gli deve la creazione di importanti istituzioni quali il parlamento, l'università di Grenoble e la corte dei corti.
Il futuro re Carlo V, lio di Giovanni il buono, divenne pertanto primo "Delfino di Francia" nel 1349; l'ultimo fu il lio di Carlo X, Luigi Antonio (1775 - 1844), che non salì mai al trono.
Il Delfino Luigi, lio di Luigi XV, sposa in prime nozze Maria Teresa Raffaella di Sna che muore nel 1746, e successivamente Maria Giuseppa di Sassonia, da cui avrà sette li.
Quando lascia gli appartamenti degli Enfants de France, nell'ala di mezzogiorno, il giovane principe si insedia nell'appartamento d'angolo del pianterreno, sul lato sud, nel corpo centrale.
Al tempo del primo matrimonio i giovani sposi - lui quindicenne e lei sedicenne - si sistemano al primo piano dell'ala di mezzogiorno in un magnifico alloggio appositamente rifatto. Due anni dopo la principessa muore e il Delfino, inconsolabile, accoglie la nuova sposa nello stesso appartamento, lievemente rimaneggiato, aspettando la conclusione dei lavori di ripristino dell'appartamento al piano terra che aveva occupato in gioventù.
L'ambiente era costituito da una grande anticamera, da una seconda anticamera al di sotto della galleria degli specchi con due finestre sul Parterre d'acqua; seguivano la camera ed il salottino d'angolo, ampiamente rischiarato da quattro finestre, due sul parterre d'acqua e due sul Parterre di mezzogiorno. Venivano in ultimo la biblioteca, con alcune stanzette contigue e la camera da letto.
La maggior parte delle stanze di questo grazioso appartamento, come tante altre, andarono distrutte nel tempo.
Ai primi del Novecento, Pierre de Nolhac, storico e Conservatore della reggia, le ha ripristinate. E' piuttosto difficile immaginare questi appartamenti sprovvisti delle loro boiseries e degli arredi originali. Pertanto si è pensato di ricreare una certa armonia e un certo riflesso di quello che rappresentavano ai tempi del Delfino.
La camera conserva tutti gli elementi delle boiseries di Verberckt (1704 - 1771). Il camino in marmo screziato rosso bruno è ornato da bronzi di Caffieri (1678 - 1755) rafuranti Flora e Zafiro.
Le sovrapporte sono state dipinte nel 1748 da Jean Baptiste Pierre (1714 - 1789), allievo di Natoire e ultimo esponente dello stile rococò.
Si possono ammirare anche i bei ritratti della sorella del principe, eseguiti da Nattier nel 1742: Madame Adelaide come Diana e Madame Henriette come Flora. Nel Grand Cabinet, dipinti di Jean Baptiste Oudry (1868 - 1755) sostituiscono le sovrapporte di Nattier che rappresentavano le sorelle a cui era tanto affezionato. ½ sono dipinti, di squisita fattura, che è un vero piacere contemplare tanta è la grazia che l'artista ha infuso ai suoi personaggi, dimostrando un sapiente uso del colore.
Il grande scrittoio piano, molto elegante con bei bronzi lavorati, fu eseguito da Bernard Van Reisen Burgh attorno al 1745 per il Grand Cabinet. Era uno dei tre ebanisti di origine olandese della stessa famiglia e con lo stesso nome che firmarono con stampigliatura B.V.R.B. i loro mobili, caratteristici del gusto francese settecentesco.
Nella biblioteca, sovrapporte di Vernet e pregevole cassettone laccato in vernis Martin, di Gilles Joubert (1689 - 1775).
Il Delfino doveva percorrere soltanto un corridoio per raggiungere, dalla sua biblioteca o dal salotto dell'angolo, la camera della consorte. Tuttavia, la prima anticamera è situata all'altra estremità dell'appartamento costituito da quattro vani.
Nella prima anticamera è esposto un ritratto di Luigi XV all'età di sei anni, opera di Riguard, con l'abito dell'incoronazione adorno di ermellino e dei gigli di Francia. Nella seconda anticamera si nota un quadro di Luigi XV dipinto da Van Loo; è ssa la decorazione originale di questo ambiente e di quello contiguo, il Grand Cabinet, che possedeva boiseries di Verberckt. I rivestimenti in legno della camera furono eseguiti nella bottega di Verberckt. In questa camera nacquero gli ultimi tre re di Francia: Luigi XVI nel 1754, Luigi XVIII nel 1755 e Carlo X nel 1757.
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