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LE SPIEGAZIONI E LA LORO VERIFICA.
gli antropologi desiderano comprendere perché alcune usanze esistono SPIEGAZIONE: risposta ad un interrogativo sulle cause in ambito scientifico vi sono 2 tipi di spiegazione: le associazioni e le teorie (*)
nel settore delle scienze sociali le associazioni vengono enunciate di solito in senso probabilistico: si dice infatti che 2 o più variabili tendono ad essere correlate in modo prevedibile, il che significa che di norma vi sono alcune eccezioni definiamo quindi la relazione fra le variabili un'associazione statistica, dicendo in tal modo che è improbabile che la relazione osservata sia frutto del caso
le teorie (spiegazioni di associazioni statistiche) sono più complesse delle relazioni osservate che intendono spiegare; vi sono notevoli differenze tra una teoria ed un'associazione:
una teoria è più complessa e contiene non una, bensì una serie di informazioni, mentre un'associazione di solito enuncia in modo piuttosto semplice l'esistenza di una relazione tra 2 o più variabili misurate
sebbene una teoria possa menzionare cose che sono osservabili, può essere comunque difficile o impossibile osservare direttamente alcuni aspetti dei fenomeni in esame; al contrario, le associazioni statistiche sono basate interamente sulle osservazioni
sviluppare una teoria richiede immaginazione creativa E un attaccamento eccessivo ad un particolare orientamento teorico può essere controproducente
2 tipi di procedure per poter elaborare spiegazioni dei fenomeni culturali:
studio di una particolare società (analisi del singolo caso)
studio ativo che riguarda più società
in campo scientifico tutte le strategie di verifica consistono nel dire in anticipo che cosa si troverà nel caso l'interpretazione proposta sia corretta, e quindi nel condurre un'indagine per vedere se la previsione viene confermata il ricercatore deve fornire una definizione operativa (descrizione della procedura seguita nel misurare le variabili; permette ad altri di valutare se le misurazioni fatte sono corrette) la scienza dipende dalla replicabilità, vale a dire dalla possibilità di riprodurre i risultati misurare qualcosa significa confrontarlo con altre cose su una scala di variabilità (anche la classificazione è un metodo di misura)
una procedura di campionamento dovrebbe riuscire a dare una rappresentazione corretta, e non una selezione fuorviata da preconcetti, dell'universo da cui viene attinto il campione migliore: procedura di campionamento casuale
per verificare se le variabili sono associate nel modo previsto, l'antropologo può costruire una tabella della contingenza: ogni caso viene assegnato ad una cella della tabella, in base ai risultati ottenuti nella misurazione delle variabili esaminate test di significatività: test che ci dicono quanto 'perfetto' dev'essere un risultato perché si possa considerare probabile un'associazione tra le variabili in esame, cioè il fatto che una implichi generalmente l'altra (è statisticamente significativo (probabilmente vero) qualsiasi risultato che dia un valore inferiore o uguale a 0,05 (fino a 5 probabilità su 100) vi sono molte ragioni per cui è impossibile attendersi sempre un risultato perfetto
metodi di ricerca in antropologia:
unità di analisi |
tipo di ricerca |
|
|
non storica |
storica |
singola società |
etnografia azione all'interno di una stessa cultura |
etnostoria azione all'interno di una stessa cultura |
regione |
azione controllata |
azione controllata |
campione di società di tutto il mondo |
ricerca transculturale |
ricerca transculturale |
OSSERVAZIONE PARTECIPANTE = metodo che prevede sempre il lavoro sul campo (esperienza diretta con la popolazione studiata) è la pietra miliare dell'antropologia moderna; condotta in genere per un anno o più dopo aver effettuato un lavoro sul campo, un antropologo può preparare un'etnografia; carattere altamente soggettivo; è importante il reperimento di informatori
altri metodi: la mappatura, il censimento porta a porta, l'osservazione del comportamento, le interviste con un campione di informatori; le monografie e gli articoli etnografici su soggetti specifici sono utili per poter effettuare una azione tra diverse società
la conoscenza che un antropologo può avere di una regione è inferiore a quella che può avere di una singola società; le azioni su base regionale sono comunque molto utili; è importante però ricordare che non è detto che una spiegazione valida per una regione sia poi estendibile ad altre
le azioni transculturali vengono utilizzate soprattutto per verificare la bontà delle teorie; la loro conclusione, con ogni probabilità, è valida per la maggior parte delle società
etnostoria: studio dei materiali descrittivi riguardanti una singola società, relativi a vari periodi della sua storia i dati possono provenire da fonti che esulano dalle etnografie approntate dagli antropologi (racconti di esploratori, missionari, viaggiatori, ufficiali governativi) è importante separare ciò che può essere considerato un fatto da ciò che è invece una sua interpretazione vantaggio del ricorrere a studi di tipo storico: in ambito antropologico lo scopo delle teorie è quello di spiegare la variabilità dei modelli culturali, vale a dire di specificare quali condizioni culturali favoriranno un modello piuttosto che un altro
FATTORI DETERMINANTI PER LA VARIABILITÀ CULTURALE
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