storia dell arte |
Situata nella Campania meridionale, sopra il
Vallo di Diano,
Il monastero fu assai ricco e dava generosa ospitalità a pellegrini e a forestieri. Nel 1535 vi fu ospite, nel viaggio trionfale da Reggio a Napoli, dopo l'impresa di Tunisi, Carlo V, che vi cenò: secondo la tradizione, i monaci prepararono per lui e per il seguito una frittata di mille uova. La Certosa fu soppressa dal Governo francese, che vi alloggiò 20 mila soldati; col ritorno dei Borboni tornarono anche i Certosini, fino alla soppressione del 1866. Durante la guerra 1915-l8 e dal 1940 al 1944 la Certosa fu adibita a campo di concentramento. Oggi ospita il Museo Archeologico della Lucania occidentale.
L'edificio ha, come l'Escuriale, la pianta a forma della graticola di San Lorenzo: il manico è rafurato dalle due braccia che chiudono l'atrio; i quartieri dei Certosini attorno al chiostro rappresentano i ferri della graticola, e una grande scala sporgente a semicerchio e coperta da cupola rappresenta forse il coppino per l'untume. I restauri, in corso dal 1982, hanno pressoché interamente restituito alla Certosa le splendide forme del rinnovamento barocco.
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