Notre-Dame de Paris
All'origine, la cattedrale di Notre Dame
di Parigi, era un tempio gallo-romano, successivamente diventò una basilica
cristiana ed una chiesa romana. Notre-Dame occupa uno spazio rilevante nel
culto cristiano da venti secoli: il primo gruppo episcopale, nato a Notre-Dame,
è citato da Grégoire de Tours nel VI° secolo, comprendeva una chiesa
dedicata a Saint-Etienne ed una dedicata a Notre-Dame costruita da Clovis ed un
battistero dedicato a San Giovanni. Quest'insieme copriva costruzioni ane di
cui si sono trovate pietre scolpite in occasione della sistemazione del coro da
parte di Robert De Cotte nel XVII° secolo. Maurice de Sully, diventato vescovo
di Parigi nel 1160, decise di costruire la cattedrale. Il monumento beneficiava
delle scoperte più recenti che permisero di fare entrare ulteriore luce
all'interno delle costruzioni. La nuova architettura ogivale, denominata in
seguito gotica, fece si che i pilastri
ed i contrafforti non si sovraffaticassero per il peso. Le pareti, che non dovevano
più sostenere troppo peso, diventarono meno spesse e furono decorate da
alte ed ampie finestre. Notre-Dame, preceduta dalla basilica di Saint-Denis e
le cattedrali di Sens e di Laon, diventerà una delle prime grandi
costruzioni gotiche costruite in Francia. Maurice de Sully fece radere al suolo
la chiesa del VI° secolo dedicata a Saint Etienne, mantenendo il portale di
Etienne de Garlande (l'attuale portale di Sant'Anna situato nella facciata
occidentale). Il regno di Luigi VII conobbe allora un periodo di eccezionale
splendore. La nuova cattedrale occuperà 5.500 m² di superficie. Il
progetto comporterà la distruzione di tutti gli accessi, ad eccezione
del battistero; ciò muterà profondamente il "tessuto urbano". Un sagrato sarà costruito dallo spostamento
dalla facciata occidentale ad est, insieme alla "rue Notre-Dame" che permetteva il trasporto dei materiali al
cantiere. L'aumento interno si organizzerà su quattro livelli e non
verranno più utilizzati gli archi rampanti. I lavori dureranno quasi due
secoli (dal 1163 al 1351). L'architetto del progetto inizialmente rimane
sconosciuto. Un nuovo architetto, designato negli anni 1170, apporterà
una modifica: l'apertura delle insenature sulla navata con tre vetrate al luogo
di due. Un terzo architetto farà incominciare, prima del completamento
della navata, la costruzione del "massif
occidental" fino al livello della galleria dei Re, insieme al sagrato. La
facciata sarà collegata alla muratura della navata, verso il 1210-l220,
da un quarto architetto. Quest'ultimo modificherà il progetto iniziale
sostituendo la "formula della colonna" con una composizione simile a quella
della cattedrale di Chartres. Il progetto subirà, nell' XIII° ed
all'inizio del XIV° secolo, importanti modifiche nello stile gotico che permetteranno
una maggiore penetrazione di luce all'interno della cattedrale. Le finestre della
navata saranno ampliate verso il 1225/1230. Il tetto delle tribune sarà
sostituito da terrazze e da archi rampanti che permetteranno lo sgombro delle
acque pluviali. La "freccia"
sarà stabilita al centro del transetto. A Jean de Chelles verrà
affidata la realizzazione di nuove facciate
in ogni parte del transetto e inoltre realizzerà la parte nord della
cattedrale. Le fondamenta saranno allargate, tra il 1250 ed il 1258, per poter
costruire le cappelle. Nel 1265, Pierre de Montreuil, costruttore famoso ed
architetto della Sainte-Chapelle a cui si deve l'ingrandimento di
Saint-Germain-des-Prés, darà nascita alle prime cappelle del coro.
Pierre de Chelles e Jean Ravy lo rilevarono, dal 1296 al 1325, e lanceranno i
grandi archi rampanti a volta semplice sopra l'abside, ed intraprenderanno la
costruzione del jubé (cioè una tribuna su archi che serve ad isolare il
coro) e della muratura di pietra che
chiude il coro. Jean Bouteiller, nipote di Jean Ravy, completerà i
lavori nel 1351. Questi ingegneri, che dedicheranno pienamente il loro sapere
alla creazione del monumento, mobiliteranno una squadra formata da taglia-pietre, carpentieri, maniscalchi,
scultori e vetrai. La frisa che decora il deambulatorio risale alla metà
del XIV°secolo, periodo durante il quale quasi la metà della popolazione
francese, cioè circa dieci milioni di persone, perirà della
peste. I colori delle tavole scolpite (la maggior parte opera di Jean Ravy)
sono stati rinnovati per l'ottavo centenario della cattedrale nel 1963. Ben
prima del suo completamento, Notre-Dame sarà il teatro di eventi
religiosi e politici che segneranno la storia della Francia. San Luigi vi depositerà
la corona di spine nel 1239, prima della consacrazione della Sainte-Chapelle.
Filippo il Bello, in contrasto con Bonifacio VIII dopo la ssa violenta
dei "Templiers", riunirà i
capi più importanti del regno alla basilica di Notre-Dame nel 1302, per
affermare l'indipendenza della Francia nei confronti del papato. Quest'ultimo
si installerà, a partire dal 1305, ad Avignone per circa settant'anni;
inoltre anche il giovane re dell'Inghilterra, Enrico VI, sarà coronato
nel 1430 nella basilica parigina. Il processo di Giovanna D'Arco si
aprirà nella medesima chiesa intorno al 1455, come il matrimonio della
cattolica Margherita di Valois e del "huguenot"
Enrico di Navarra che sarà celebrato nel 1572. La cattedrale integrerà
importanti corporazioni, in particolare quella degli orafi che contribuiranno
all'arricchimento del suo patrimonio. Essi donarono alcune tavole riguardanti
la vita degli Apostoli in dono alla Vergine Maria, che verranno affisse nelle
cappelle laterali e sulla navata. Alcune di queste ci sono pervenute nella loro
posizione originaria, altre, invece, sono custodite al museo del Louvre ed in
alcune chiese o musei di provincia. Bossuet pronuncerà nella cattedrale,
nel 1687, uno dei più bei testi pervenutici della letteratura francese:
il discorso funebre del principe di Condé. Notre-Dame subirà maltrattamenti
soltanto a partire dal XVII secolo a causa del crescente gusto per l'arte
greco-romana ed il dispetto che si proverà per il Medioevo, percepito
come un'epoca di oscurantismo. Luigi
XIII, che non riusciva a dare alla Francia un erede, fece il voto di mettere la
Francia sotto la protezione del Vergine se riuscisse ad avere almeno un lio.
Luigi XIII ed Anna d'Austria attenderanno 23 anni di matrimonio prima di
concepire un lio maschio destinato al trono di Francia a cui Attribuiranno
il secondo nome di "Dieudonné"
(cioè dato da Dio). Luigi XIII che morirà nel 1643 mentre il suo
lio ha soltanto quattro anni e mezzo, non potrà educare un nuovo "maitre-autel" a Notre-Dame ed offrire al
coro un gruppo "speciale" che rappresenta "la pietà nei confronti di
Dio". Luigi XIV realizzerà il desiderio di suo padre sessanta anni
più tardi. Il progetto barocco di Robert de Cotte, preferito a
Jules-Hardouin Mansart, comporterà la distruzione del jubé e la
trasformazione del coro gotico. Gli archi ogivali saranno dissimulate da arcate
di marmo in piena curva e pezzi massicci di cemento e mattoni saranno coperti da
pilastri. Guillaume Coustou ed Antoine Coysevox scolpiranno rispettivamente le
statue di Luigi XIII e di Luigi XIV, da una parte e dall'altra una statua
rappresentante Vergine realizzata da Nicolas Coustou. I sei angeli di bronzo
che circondano l'insieme portano ciascuno un oggetto che simbolizza la passione
del Cristo: una corona di spine, i chiodi della crocifissione, la spugna
inzuppata d'aceto, la tavola di legno sovrastante alla croce, la frusta con la
quale fu colpito il Cristo ed infine la lancia che trafisse il cuore. La
Cattedrale Notre-Dame di Parigi subirà altri deterioramenti nel XVIII°
secolo. Germain Soufflot distruggerà il pilastro così che le due
architravi inferiori della "Porta del
Giudizio Universale" per permettere il passaggio nella piattaforma durante le
processioni. Alla stessa epoca, le vecchie vetrate del coro saranno sostituiti
dal vetro bianco. La "rivoluzione" comporterà la distruzione dei
simulacri gotici, della freccia, ed alla distruzione degli oggetti di bronzo o
di metalli preziosi. Una parte della statuaria, depositata da Alexandre Lenoir
al "Musée des Monuments Français",
sfuggirà al vandalismo. Diventata tempio della ragione, Notre-Dame
sarà in seguito trasformata in deposito. Napoleone I°, che farà
ritornare la cattedrale luogo di culto nel 1802, vi sarà incoronato imperatore
il 2 dicembre 1804. La costruzione, per la circostanza sbiancata dalla calce,
sarà dissimulata sotto le decorazioni di stile "troubadour" di Charles Percier e François-Léonard Fontaine. Le
bandiere di Austerlitz, appese alle pareti, maschereranno la rovina interna
della cattedrale. Il governo di Louis-Philippe, pressato dal movimento
romantico e dal romanzo di Victor Hugo intitolato "Notre Dame de Paris" (1831),
affiderà nel 1843 i lavori di ristrutturazione della cattedrale a
Jean-Baptiste Lassus ed Eugène Viollet-le-Duc, già
intervenuti nel restauro della Sainte-Chapelle.
Il primo sirà nel 1857, Viollet-le-Duc assumerà il cantiere
fino alla sua morte, nel 1879. L'importante programma comporterà la
costruzione della sacrestie (che oggi ripara il "Tesoro"), sul lato sud, di una
nuova freccia all'incrocio dell'transetto, e la sa di una nuova statuaria
- non sempre conforme al progetto iniziale - alla quale sarà associato
il seminario di Victor Geoffroy-Dechaume. Dal 1992, i progressi della
tecnologia hanno permesso di ridare alla pietra esterna della Cattedrale
annerita dai secoli, la sua purezza ed il suo biancore originali. Le analisi
hanno distinto due strati distinti d'inquinamento: una parte marrone
corrispondente alla parte della pietra esposta all'aria ed ai raggi del sole,
ed uno strato nero di superficie costituito da gesso. La parte sporca, che
rappresenta un "pericolo" per la pietra, sarà eliminata. Le sculture
saranno trattate con un apposito laser, che polverizza la polvere senza
alterare la patina del tempo. Le pietre troppo danneggiate saranno sostituite da
una copia identica fatta di calcare. Una rete di fili elettrici, invisibili sul
suolo, comporteranno l'emigrazione dei piccioni.