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PREISTORIA
Preistoria = prima della narrazione storica.
Sviluppo delle prime civiltà del vicino oriente tra la valle del Nilo e il fiume Tigri.
I primi ominidi compaiono in Africa e sono dei piccoli mammiferi aventi ancora caratteristiche simili a quelle della scimmia. La preistoria è divisa in tre periodi:
Paleolitico = periodo della pietra antica in cui l'uomo impara a lavorare la pietra, scheggiandola con altre pietre.
Mesolitico = periodo della pietra di mezzo in cui l'uomo affina le sue tecniche, lavora la terra e addomestica gli animali.
Neolitico = periodo della pietra nuova in cui l'uomo impara ha levigare perfettamente la pietra, a costruirsi armi e diventa sedentario, quindi si formano i primi villaggi.
Le venere preistorica risale al paleolitico superiore, consiste in una statuetta rappresentate una donna e la caratteristica principale sta nell'esagerata accentuazione degli attributi anatomici (glutei, seni, ventre)e nella quasi inesistenza di particolari caratterizzanti il volto, le mani o i piedi. Sono alte non più di 15-20cm e rappresentano la fertilità. Infatti gli uomini preistorici attribuiscono ad essa la magia di poter propiziare la fertilità della donna e, se seppellite nei campi, anche quella della terra, favorendo così sia la procreazione sia la disponibilità di cibo.
I primi dipinti e i primi graffiti effettuati dall'uomo trattano ure di animali da cacciare. Sono eseguiti incidendo la roccia della caverna mediante selci o vengono realizzati con colori a base di terre pestate e mescolate. I colori sono quasi sempre di tonalità calda e vengono stesi con le dita o con l'aiuto di rudimentali pennelli di legno. Anche i dipinti hanno un significato simbolico, infatti per l'uomo disegnare un'animale ferito significa impadronirsene.
La scultura risale dal 10000 a.C. al 4000 a.C. e i primi oggetti a essere realizzate sono dei vasi decorati con la ricorrenza ordinata di ure geometriche .
I Sumeri sono un popolo proveniente da oriente e si insediano in Mesopotamia dal 4000 al 3500 a.C.
Sono i fondatori delle prime città della storia cinte da potenti mura e rafforzate da numerose torri. Queste sono vere e proprie città-stato, ciascuna autonoma e indipendente, governata da un re-sacerdote. All'interno delle mura si ergono templi giganteschi chiamati "Ziggurat" che hanno pianta quadrangolare costituita da più piattaforme in mattoni sovrapposte, ciascuna accessibile da quella inferiore mediante scalinate e rampe porticate. Alla sommità si trova la cella del tempio, contenente le statue degli dei, mentre sulle piattaforme sottostanti sono ricavate sale di rappresentanza.
La religione dei Sumeri è politeista infatti i dei sono rappresentati con forme umane in posizione eretta, gli uomini e le donne indossano una lunga gonna a balze e hanno gli occhi sbarrati. Essi non mirano tanto a rafurare un personaggio preciso e riconoscibile, quanto il suo ruolo e la sua importanza.
Nel repertorio di questo popolo oltre alle sculture a tutto tondo, cioè con proprio volume, eseguono anche bassorilievi con scene di guerra e di animali. Tale tecnica consiste nell'incidere una lastra di pietra in modo che la parte urata abbia un certo rilievo rispetto al fondo. E' anche un popolo di abili ceramisti e orafi, infatti creano gli stendardi che sono dei pannelli ornamentali a doppio fronte realizzati inserendo urine in madreperla o conchiglia su di un fondo in lapislazzuli, cioè pietre rare di colore azzurro intenso che rappresentano scene di corte o di vita quotidiana; i personaggi vengono ritratti con il volto, le braccia e le gambe di profilo ma con il busto e l'occhio visti frontalmente.
La civiltà babilonese conosce il suo massimo sviluppo tra il XVI sec. e il XVI sec. a.C. Essa prende il nome dalla più mitica città di Babilonia, una delle più potenti e ricche di tutta l'antichità.
L'arte babilonese del primo periodo, è di derivazione sumera. Nei primi decenni del VI sec. a.C. avviene la ricostruzione dell'antica Babilonia di Hammurabi difesa da ben 350 torri e cinta da due muraglie in mattoni. Diventa così una delle città più ricche con i suoi leggendari giardini pensili(costruiti sulle coperture del palazzo reale), la mitica Torre di Babele, una ziggurat a sette gradoni sovrapposti, alta forse 90 metri, i giganteschi leoni in terracotta colorata posti simbolicamente a guardia dell'imponente porta di Ishtar.
Gli Assiri sono una fiera e bellicosa popolazione proveniente dalla valle del Tigri e presente in Mesopotamia nel 1100 a.C. Hanno instaurato come capitale Assur. La loro principale risorsa è la guerra , le loro città hanno l'aspetto di vere e proprie fortezze.
In tutte le rappresentazioni dell'arte assira si tende a celebrare le vittorie dei vari monarchi più che a glorificare gli dei. Per questo popolo il bassorilievo si presta alla decorazione dei grandi palazzi e della mura cittadine, mediante il quale veniva informato delle imprese guerresche dei suoi sovrani.
Gli dei, onorati in ziggurat composte anche di sette piattaforme sovrapposte, hanno un aspetto terrificante, personaggi misteriosi metà uomini, metà animali. E' una civiltà interessata a tramandare la propria storia infatti creano della tavolette d'argilla incisa con caratteri cuneiformi
La civiltà egizia è la più importante tra quelle anticamente sviluppatesi nel vicino oriente sia per la varietà e ricchezza di testimonianze storiche sia per la sua durata di oltre 3.000 anni. E' organizzata in uno stato unitario, grande e potente, governato da un solo re, il Faraone. L'organizzazione sociale è rigidamente suddivisa in caste chiuse, cioè senza la possibilità di passare da una all'altra:- schiavi, - popolo libero, - sacerdoti e nobili, - faraone.
L'arte egizia è essenzialmente religiosa, l'architettura e la pittura sono basate sulla concezione del sacro.
I primi esempi di architettura egizia sono le mastabe, tombe monumentali del periodo arcaico o delle prime dinastie faraoniche (2850-2650 a.C.) costruite in un primo tempo da mattoni crudi e successivamente in pietra calcarea, vengono usate per la sepoltura dei faraoni e dei dignitari di corte. Questa tomba è costituita da un sepolcreto scavato in fondo a un pozzo in cui viene calato il sarcofago del defunto e da altre sale in cui vengono deposti gli oggetti che serviranno al defunto nella vita ultraterrena. Infatti gli egizi credono che la vita prosegua dopo la morte solo se il corpo viene ben conservato, da qui la necessità di mummificare i cadaveri e di mettere accanto a loro cibi , utensili e arredi. La parte superficiale della mastaba ha la funzione di chiudere per l'eternità il pozzo di accesso al sepolcreto e di indicarne la presenza in modo monumentale, accogliendo spesso al suo interno cappelle per le offerte e celle per le preghiere dei parenti. Ha pianta rettangolare ed ha la forma di un tronco di piramide, decorata con vivaci colori e con una successione di finte porte che permettevano al kà (anima) del defunto di passare dalla sua dimora ultraterrena al mondo dei vivi e viceversa.
Durante l'antico regno (2650-2200 a.C.) le sepolture a mastaba continuano ad essere usate solo per i funzionari di corte mentre per il faraone e i suoi familiari si incominciano a costruire le piramidi, che inizialmente sono grandiose sovrapposizioni di più mastabe una sull'altra. Poi si passa alla piramide a fasce lisce ovvero i gradoni vengono nascosti da un rivestimento in lastroni squadrati di pietra calcarea.
Con il nuovo regno e il trasferimento della capitale a Tebe, la costruzione delle piramidi cessa, e a queste si preferiscono delle sepolture rupestri cioè vengono scavate delle tombe nelle gole rocciose dei monti. In questa zona si trova la valle dei re che per molti secoli è stata la necropoli segreta di tutti i faraoni.
Per pregare gli dei vengono edificati dei templi: divini e funerari.
I templi divini risalgono all'antico regno, non sono luoghi di preghiera ma, l'abitazione terrena degli dei e vengono consacrati esclusivamente alla conservazione della creazione. Sono costituiti da: il pilone (ingresso monumentale), il cortile, la sala ipostila (sala coperta da un tetto piano sorretto da colonne), il santuario che contiene una o più celle contenenti il naos (la statua del dio).
I templi funerari sono la dimora ipogea del defunto, il quale attraverso il proprio tempio può partecipare ai riti funebri in suo onore e collaborare con Amon e con gli altri dei solari alla quotidiana conservazione della creazione. Ogni camera funeraria ha infatti dipinta una porta.
Al culto universale del dio Amon si affianca quindi quello per il faraone al quale il tempio è dedicato.
Per gli Egizi dipingere significa riempire di colore il contorno di una ura precedentemente disegnata su una superficie liscia. Durante il nuovo regno la tecnica pittorica egizia consiste nella miscelazione di pigmenti colorati ottenuti dalla macinazione di varie terre colorate con l'aggiunta di una sostanza collosa. Le persone vengono dipinte con il volto, la testa di profilo, il busto e l'occhio frontalmente, il bacino di tre quarti per lasciar vedere bene il l'inguine che viene considerato fonte della vita, per le donne un seno di profilo, le braccia e le gambe lateralmente e quella più lontana dall' osservatore mezzo passo più avanti dell'altra. Gli uomini sono di un colore rosso-bruno invece le donne sono colore ocra.
Il rilievo consiste nell'incidere la ura su un supporto di pietra levigato, nel bassorilievo l'incisione è eseguita asportando completamente lo sfondo lasciando in risalto solo il soggetto, nel rilievo inciso viene scolpito solo il contorno delle ure e quindi queste mantengono la stessa sporgenza dello sfondo.
La scultura è l'arte di realizzare statue a tutto tondo. Nel caso del legno o di pietra si ricava da un unico blocco di materiale, di terracotta viene ricavata plasmando argilla, di metallo si ottiene colando il metallo fuso dentro uno stampo di terracotta. La scultura ha il compito di reincarnare i defunti però deve aver inciso il nome del faraone ritratto se no viene ritenuta una sorta di involucro vuoto.
La sfinge è un colosso che deve proteggere le tombe e infatti è un fedele guardiano soprannaturale.
CRETESI
Nel 1600 a.C. si sviluppa la civiltà cretese che è anche detta minoica dal nome del suo più noto re Minosse. Dedalo è il primo architetto costruttore del Palazzo di Cnosso e del labirinto.
Lo sviluppo di questa popolazione si può dividere in tre periodi:
Prepalaziale (2500- 2000 a.C.) in cui si costruiscono gli edifici in mattoni crudi e dipingono gli intonaci dei vani interni, danno importanza ai riti di sepoltura.
Protopalaziale (2000-l700 a.C.) in cui vengono edificati i primi grandi palazzi di Cnosso, Festo e Mallia.
Neopalaziale (1700-l400 a.C.) in cui i primi palazzi svero ma, vennero subito riedificati. Le colonne che i cretesi usano spesso sono colorate di tinte vivaci e sormontate da capitelli, sono rastremate sul fondo. La pittura parietale che orna gli pareti degli edifici è costituita da tinte accese e gioiose. Molto intense la produzione di statuette votive in ceramica smaltata. I vasi in ceramica assumono forme più libere e le decorazioni sono molto più fantasiose e complesse.
Postpalaziale (1400-l100 a.C.) in cui vi è la fine della civiltà cretese, le forme si stabilizzano in quelle già sperimentate e le decorazioni diventano più ripetitive. L'arte si trasforma in artigianato per i commerci.
Anche la civiltà micenea è divisa in tre periodi:
Miceneo antico (1600-l500 a.C.) in cui gli influssi cretesi sono molto evidenti, i temi trattati nella ceramica sono gli stessi di quelli cretesi. Ma, un popolo interessato alla sepoltura, infatti si hanno dei ricchi corredi funebri.
Miceneo medio(1500-l400 a.C.) in cui vi sono numerose tombe realizzate a tholos che è una sala circolare costituita da una pseudo-cupola strutturata da una serie di anelli di pietra disposti l'uno sull'altro, ognuno di questi si compone di grandi massi squadrati. All'aumentare dell'altezza gli anelli vanno sempre più restringendosi finché non si chiudono. Quest'effetto si ottiene facendo sporgere i massi di ogni singolo anello rispetto a quelli sottostanti. La faccia di ogni elemento squadrato rivolta verso l'interno del vano è sagomata in modo da formare un superficie liscia.
Miceneo tardo (1400-l100 a.C.) in cui avviene la distruzione dei grandi edifici ad opera dei Dori. I micenei per difendersi dagl'invasori formano delle immense mura che circondano gli edifici dell'acropoli della città.
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