storia dell arte |
ROCOCO' o Barocchetto
TIEPOLO- Rinaldo abbandona Armida . 80
Inizia a metà del '700, il termine Rococò deriva dal francese Rocaille e indica le conchiglie e le nicchie per la decorazione delle grotte nei giardini perciò è una parola che interpreta il carattere bizzarro ed elegante dell'epoca. La parola Barrocchetto riprende la tesi del Neoclassicismo che definisce spregiativamente barocco il periodo precedente. Infatti il Rococò è simile al Barocco per la concezione artistica e si differenzia perché predilige colori chiari. E' caratterizzato da arte ricca, aulica , di corte (Luigi XVI). Rappresenta una società legata all'apparenza, alle formalità, alle convenzioni più che alla sostanza. Il Rococò è l'ultimo periodo artistico in cui l'Italia mantiene il primato in Europa. Giovan Battista Tiepolo è il più grande pittore del secolo e si esprime attraverso il colore e la luce combinati in rapporti reciproci sempre diversi. Egli sviluppa una concezione pittorica fantastica, ricreando fantasticamente un mondo e ce lo fa rivivere nella nostra immaginazione nello straordinario accordo dei colori e la ricchezza degli abiti e arredi. Il Tiepolo affresca la villa Valmarana ai Nani nei dintorni di Vicenza; i temi sono tratti dal mito e dai grandi poemi epici, ma egli non esprime l'eroismo, ma piuttosto il conflitto interiore fra amore e dovere e la rinuncia al primo per seguire il secondo. Nell'affresco nitido e chiaro, Rinaldo abbandona la bella Armida perché richiamato al suo dovere di guerriero. Così di stanza in stanza, di parete in parete si svolgono i drammi intimi di eroi ed eroine rappresentati in una villa di camna con gli spettatori collocati in una dimensione adeguata. Il Tiepolo conclude l'esperienza barocca e rococò, ma con l'uso del colore giustapposto e luminoso, con l'indifferenza al soggetto a favore dell'espressione interiore, apre la strada alla pittura moderna.
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