storia dell arte |
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SCHEDA DI ANALISI
DEFINIZIONE DELL'OPERA: Guernica
AUTORE: Pablo Picasso
LUOGO DI CONSERVAZIONE: Madrid, Centro Reina Sofia
PERIODO:
AMBITO CULTURALE: Cubismo
COMMITTENZA: Comitato per l'esposizione universale
TECNICA UTILIZZATA: tempera su tela
MISURE: 782cm x 354cm
DESCRIZIONE:
Il soggetto della rafurazione è il bombardamento di Guernica durante la guerra civile snola, quindi un evento reale, anche se è rappresentato con una tecnica (tipica del cubismo) che tende a deformare la realtà, geometrizzare le forme e a utilizzare pochi colori. In questo caso Picasso ha utilizzato solo una scala di grigi per rendere la drammaticità di ciò che stava rappresentando.
La scena di guerra non è immediatamente identificabile per chi non conosce il contesto in cui è stata realizzata (Picasso ha dipinto quest'opera basandosi su ciò che aveva appreso dai giornali, in quanto in quel periodo si trovava in esilio in Francia).
Sono presenti diversi simboli che aiutano a comprendere il significato drammatico del dipinto, dei quali però Picasso non diede una spiegazione precisa:
Il cavallo che urla, secondo alcuni critici rappresenta la natura ferita, secondo altri il segno di come la nobiltà e la fierezza (tipiche del cavallo, ma anche della Sna) vengano ferite a morte dalla brutalità della guerra;
Il toro, simbolo della Sna, è presente nella cultura occidentale con un duplice significato: da un lato, rappresenta la fertilità, la virilità, la forza, dall'altro è l'oscuro nemico da battere (come nella corrida snola);
La donna col bambino morto in braccio, rappresenta il dolore universale dell'uomo;
Il soldato caduto è il simbolo della gioventù distrutta dalle atrocità della guerra;
Le donne, di cui una che scappa, una che regge un lume e un'altra che grida dall'interno di una casa, sono altri segni di dolore e rassegnazione;
I segni della violenza (la ferita del cavallo, la spada spezzata in mano al soldato caduto, le bocche spalancate in un grido di dolore) rendono ancora di più la tragicità dell'evento;
La luce non è più quella del Sole (che non continua a splendere su Guernica) ma proviene da due fonti artificiali: la lampada posta al centro della scena e il lume retto dalla donna dentro la casa;
Il fiore in mano al soldato e l'uccello (forse una colomba) a sinistra della lampada sono, però, segni di pace e speranza.
La composizione è simmetrica (la scena è divisa in due zone uguali dal muro del caseggiato);
lo schema centrale è triangolare (due triangoli rettangoli che partono dalla parete del caseggiato);
le ure laterali del toro a sinistra e della donna a destra fanno da quinte alla scena. L'impostazione è a trittico centrata a sinistra sul toro e sulla donna col bambino in braccio, al centro sul cavallo e a destra sulla ura femminile con le braccia alzate; tutte e tre le parti culminano in un grido di dolore.
Le linee guida seguono i profili delle ure; i contorni, invece, talvolta si distaccano dalle ure per svilupparsi indipendentemente; alcune forme sono create dalla presenza di confini netti tra il bianco e il nero.
Ideando Guernica, Picasso si è rifatto ad opere del passato e da esse ha preso spunto per realizzare alcuni soggetti centrali della vicenda. Nel 1917 egli aveva fatto un viaggio in Italia e aveva così potuto conoscere l'arte classica e rinascimentale italiana.
Raffaello - L'incendio di Borgo - Da questo quadro Picasso potrebbe aver preso la tripartizione della scena, la ura centrale della donna col bambino e probabilmente anche la donna col lungo mantello (potrebbe essere stato lo spunto per la donna che fugge con la gamba allungata);
Anonimo - Il Trionfo della morte (XV sec.) - In questo dipinto la somiglianza con Guernica è data dalla posizione e dall'atteggiamento della testa del cavallo;
Battaglia di Isso (mosaico romano) - Sulla destra di questo mosaico c'è un cavallo che sta cadendo con le zampe piegate simile a quello dipinto da Picasso;
Guido Reni - La strage degli innocenti - Da questo dipinto Picasso riprende la donna urlante con i capelli allungati a triangolo (simile a quella che in Guernica regge il lume);
Francisco Goya - Le fucilazioni del 3 maggio 1808 - Da quest'opera può essere tratto il condannato a morte con le braccia alzate, simile alla ura urlante che esce dal caseggiato a destra.
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