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SESSO, GENERE E CULTURA
la differenza che esiste tra organi riproduttivi maschili e femminili non spiega la presenza di altre diversità di ordine fisico che distinguono l'uomo dalla donna; inoltre il fatto che la riproduzione umana avvenga per via sessuale non giustifica le differenze di comportamento imposte ai maschi e alle femmine, o il diverso trattamento riservato loro nella società eppure non esiste società che tratti i 2 sessi nello stesso modo; generalmente, infatti, è la donna che, rispetto all'uomo, gode di minori vantaggi (anche nelle società egualitarie)
DIFFERENZE DI GENERE: differenze tra maschi e femmine che riflettono aspettative ed esperienze culturali D DIFFERENZE SESSUALI: differenze legate alle caratteristiche strettamente biologiche (difficili da separare)
è importante tenere presente che non tutte le società concepiscono soltanto 2 categorie di genere
tutte le società ripartiscono il lavoro in modo differente tra l'uomo e la donna (ruoli legati al genere) quali sono le ragioni dell'esistenza di modelli universali o quasi universali nell'assegnazione dei ruoli??
TEORIA DELLA FORZA FISICA: superiorità maschile quanto a potenza fisica e a capacità di convogliare forza in rapidi scatti di energia
TEORIA DELLA COMPATIBILITÀ CON LA CURA DEI LI: si fonda sul principio della necessità di rendere compatibili le mansioni femminili e la cura dei li; è necessario che le incombenze femminili non trattengano le donne lontano da casa per lunghi periodi, né mettano in pericolo i bambini se questi accomnano le madri; esse devono, inoltre, poter essere interrotte e riprese nel caso in cui i bambini piccoli necessitino di cure
TEORIA DELL'ECONOMIA DI SFORZO: aiuta a giustificare l'esistenza di modelli che le teoria delle forza e della compatibilità non riescono a spiegare; può risultare vantaggioso, per esempio, che siano gli uomini a fabbricare gli strumenti musicali, nel caso in cui essi si occupino della raccolta del materiale pesante di cui questi oggetti sono fatti; poiché raccoglie questi materiali, presumibilmente l'uomo conosce meglio le loro caratteristiche ed è quindi più facile che sappia come lavorarli
TEORIA DELLA SACRIFICABILITÀ: sono tendenzialmente gli uomini a svolgere lavori pericolosi nella società, in quanto essi sono più sacrificabili (la perdita di un maschio ha infatti minori conseguenze dal punto di vista riproduttivo)
problemi che rimangono tuttavia irrisolti
chi critica la teoria della forza fisica mette in risalto come in alcune società le donne svolgano in realtà mansioni molto faticose
anche la teoria della compatibilità presenta alcune difficoltà: le donne che dedicano molto tempo al lavoro nei campi lontano da casa, per esempio, delegano ad altri la cura e il nutrimento dei propri piccoli durante il tempo in cui esse non possono accudirli; in alcune società, inoltre, le donne si dedicano alla caccia, una delle attività più incompatibili con la cura dei li
la rigida divisione del lavoro secondo il genere comincia a sire laddove le macchine sostituiscono la forza umana e laddove le donne hanno meno bambini e ne affidano le cure a terzi
nella nostra società esiste uno stereotipo che attribuisce al marito il compito di provvedere al sostentamento della famiglia, e alla moglie la responsabilità della casa e della cura dei li
ATTIVITÀ DI SUSSISTENZA PRIMARIE: servono a procacciare il cibo e sono la raccolta, la caccia, la pesca, la pastorizia e l'agricoltura D ATTIVITÀ DI SUSSISTENZA SECONDARIE: comprendono per la maggior parte la preparazione e l'elaborazione del cibo per il consumo o per la conservazione
ò
sia gli uomini sia le donne contribuiscono alle attività primarie di approvvigionamento del cibo, con la differenza che di solito il contributo maschile è maggiore in termini di apporto calorico; vi sono invece società in cui le donne contribuiscono in misura maggiore rispetto agli uomini (sempre in termini di apporto calorico) alle attività primarie di sussistenza; la tecnica predominante di approvvigionamento del cibo non è, tuttavia, sempre indicativa: alcune società, per esempio, che dipendono principalmente dalla pesca, affidano alle donne la maggior parte del lavoro; la maggior parte delle società, tuttavia, deriva il proprio apporto calorico dall'agricoltura, piuttosto che dalla caccia o dalla pesca
il contributo calorico portato dagli uomini alla sussistenza primaria tende ad essere molto superiore a quello femminile laddove vi sia un sistema di agricoltura intensiva, in particolare quando venga impiegato l'aratro perché??
l'aratro richiede una grossa mole di lavoro
nei sistemi intensivi i lavori domestici aumentano, per cui si riduce il tempo che le donne possono dedicare ai campi
come mai le donne contribuiscono in misura notevole alle attività orticole (è possibile, in effetti, che esse abbiano meno lavoro casalingo, ma allora ciò varrebbe anche per gli uomini)?? spesso in queste società gli uomini devono dedicare molto tempo ad altri tipi di attività (es: una guerra, prestare servizio come lavoratori salariati in città lontane, viaggiare periodicamente per svolgere un'attività di commercio, ..)
nel caso in cui le donne apportano un notevole contributo alle attività primarie di sussistenza, ciò influisce sul loro atteggiamento nei riguardi dei li
cambiando prospettiva e tenendo conto di tutte le attività lavorative, emerge un quadro diverso del rapporto tra contributo maschile e femminile alla sussistenza: sommando infatti per intero il tempo lavorativo, includendo le attività esterne e quelle dentro casa, risulta che il lavoro femminile ammonta ad un numero di ore giornaliere superiore a quello maschile, sia nei sistemi agricoli intensivi, sia nelle società di orticoltori
in quasi tutte le società i leader politici sono uomini; che si consideri o meno la guerra come un fenomeno che rientra nella sfera della politica, in quest'ambito la prevalenza maschile è pressoché universale 3 possibili spiegazioni, universalmente valide:
la guerra, come la caccia, richiede forza fisica e rapidi scatti di energia
è certamente una delle attività più pericolose, il che, aggiunto al fatto che non è possibile interromperla, la rende incompatibile con la cura dei li
anche se non ha li, nel momento del combattimento una donna generalmente è comunque tenuta lontana, poiché la sua fertilità potenziale è più importante per la riproduzione e per la sopravvivenza del gruppo di quanto non lo sia il suo contributo da combattente
E
ulteriori fattori possono essere menzionati riguardo al predominio maschile nella politica:
la statura (anche se non è chiaro perché essa debba essere un requisito della leadership)
gli uomini frequentano il mondo esterno molto più delle donne, mentre le donne tendono a lavorare nei pressi del luogo d'abitazione
l'impegno richiesto dall'allevamento dei li può limitare l'influenza della donna
un fattore che sembra determinante per l'esclusione delle donne dalla vita politica è l'organizzazione delle comunità secondo la parentela maschile
la definizione di status è molto problematica:
secondo alcuni la relazione tra status femminile e status maschile dipende dall'importanza che una società attribuisce alle donne e agli uomini
per altri essa riguarda la quota di autorità e di potere conferita proporzionalmente ai 2 generi
in altri autori essa individuerebbe il tipo di diritto ad agire secondo i proprio desideri posseduto dagli uomini e dalle donne
ò
molte teorie in merito alle diversità di status delle donne:
la condizione della donna sarebbe migliore laddove è elevato il suo contributo alle attività primarie di sussistenza
nei casi in cui la guerra ha un ruolo di estrema rilevanza, agli uomini viene attribuita maggiore importanza ed essi sono considerati più degni di stima rispetto alle donne
lo status superiore dell'uomo sia legato alla presenza di gerarchie politiche centralizzate (dato che di solito sono gli uomini a rivestire ruoli di leadership in campo politico, lo status maschile dovrebbe essere superiore nei casi in cui la sfera politica abbia maggiore importanza)
lo status delle donne sarà superiore laddove i gruppi familiari e il luogo di residenza della coppia sposata siano organizzati secondo un criterio patriarcale
una condizione di inferiorità dello status femminile e nelle società in cui siano presenti gerarchie politiche
non possiamo parlare dello status come di un singolo concetto
vi sono differenze sessuali che possono spiegare il carattere; alcune di queste differenze comportamentali ricorrono in modo sistematico in società completamente diverse studio di bambini appartenenti a contesti culturali diversi la differenza più diffusa riguarda il comportamento aggressivo: i maschi tentano di aggredire gli altri con maggior frequenza rispetto alle femmine
vi sono tra maschi e femmine altre differenze osservabili che ricorrono con considerevole frequenza; dobbiamo, tuttavia, essere cauti nel prenderle in considerazione, sia perché non sono documentate, sia perché presentano un maggior numero di eccezioni:
tendenza presente nelle ragazze ad avere un comportamento più responsabile, e a mostrare maggiore disponibilità verso gli altri
le femmine, inoltre, sembrano più propense a conformarsi al volere e agli ordini degli adulti
i ragazzi, d'altro canto, tentano spesso di esercitare una supremazia sugli altri per raggiungere i propri scopi
nel gioco entrambi mostrano una preferenza per il proprio genere
sembra, inoltre, che i ragazzi giochino in gruppi allargati, mentre le cerchia delle ragazze sia più ristretta
i maschi, infine, mantengono di più le distanze rispetto alle femmine
sia le cause biologiche sia le cause sociali concorrono alla formazione delle differenze tra maschi e femmine; esse però sono spesso difficili da distinguere
occore tener presente, inoltre, che i ricercatori non possono condurre esperimenti pratici sulle persone che sono oggetto di osservazioni (es: il comportamento dei genitori non può essere alterato per scoprire cosa succederebbe se i bambini e le bambine venissero trattati esattamente nello stesso modo)
sebbene si sia dimostrato che sono più numerosi i casi in cui il comportamento aggressivo è sollecitato nel maschio piuttosto che nella femmina, nella maggior parte delle società non esistono differenze nell'educazione all'aggressività alla base di alcune differenze comportamentali legate al genere potrebbe esservi un insegnamento sociale indiretto
si è poi sottolineata l'esistenza di convinzioni diffuse ma infondate, come quella per cui le ragazze sarebbero più dipendenti, più socievoli e più passive dei ragazzi
non esistono società che trattino la sessualità come una cosa naturale: tutte possiedono infatti delle regole che stabiliscono quale sia la condotta 'conveniente'; non sempre, inoltre, il grado di limitazione delle norme imposte da una società rimane identico per tutto l'arco della vita dell'individuo o vale per ogni aspetto della sessualità; gli atteggiamenti, inoltre, cambiano nel corso del tempo; il sesso extraconiugale è piuttosto diffuso; in molte società esiste una notevole differenza tra il codice repressivo e le effettive pratiche sessuali; le donne sono più soggette a restrizioni; la privacy nel momento del coito è un requisito pressoché universale; il periodo e la frequenza del coito sono variabili; poco si sa delle pratiche omosessuali nelle società molto repressive, forse perché in molti casi tali società negano l'esistenza stessa del fenomeno; laddove vi è più tolleranza la diffusione dell'omosessualità varia
nelle società in cui vengono imposti dei limiti riguardo ad un dato aspetto della sessualità eterosessuale, tali limiti vengono estesi anche ad altri aspetti; tuttavia, laddove vi siano forti restrizioni riguardo alla vita eterosessuale, non necessariamente si impongono limiti a quella omosessuale:
SFERA OMOSESSUALE: è più probabile riscontrare l'intolleranza nei confronti dell'omosessualità maschile nelle società in cui sono vietati alle donne sposate l'aborto e l'infanticidio; l'omosessualità sarebbe poco accettata nelle società che, aspirando ad un incremento demografico, tollererebbero male i comportamenti che potrebbero ridurre l'aumento della popolazione; è più probabile riscontrare un'accettazione dell'omosessualità nelle società colpite da carestie e da forti penurie di cibo; in questi casi, infatti, poiché le condizioni esistenti determinano una forte pressione della popolazione sulle risorse, l'omosessualità e altre pratiche che riducono la crescita della popolazione sono non solo tollerate, ma addirittura incoraggiate; la pressione demografica spiega, inoltre, perché recentemente la nostra società sia diventata più tollerante nei confronti dell'omosessualità
SFERA ETEROSESSUALE: più aumenta l'ineguaglianza sociale e più crescono le disparità economiche tra i vari gruppi, tanto più i genitori si preoccupano di evitare che i li contraggano matrimonio con individui 'inferiori' a loro; il controllo dell'accoppiamento potrebbe, dunque, essere un metodo per vigilare sulla proprietà
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