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STILE NORMANNO, STILE GOTICO

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STILE NORMANNO


Gli esempi di architettura inglese preromanica giunti fino ai nostri giorni sono molto rari, anche perché prima del X secolo si costruiva solitamente in legno; gli edifici in pietra dei secoli X e XI sono di piccole dimensioni e di forma relativamente semplice, come la torre annessa alla chiesa di Ognissanti (inizio dell'XI secolo) di Earls Barton, nella contea di Northampton. Con l'arrivo di Guglielmo il Conquistatore nel 1066, allo stile sassone subentrò il romanico normanno. Tra il 1120 e il 1200 furono eretti molti edifici monumentali, tra cui le cattedrali di Ely, Durham, Lincoln, Winchester e Gloucester, e le vaste chiese abbaziali di Fountains Abbey nello Yorkshire e di Malmesbury nel Wiltshire. La navata centrale era coperta da un tetto ligneo a vista, poi sostituito da volte a crociera costolonata in pietra, come nella Cattedrale di Durham; quelle laterali avevano invece volte a crociera. Altre caratteristiche dello stile normanno inglese sono le mura e i pilastri massicci, gli ambienti lunghi e stretti, le absidi rettangolari, i doppi transetti e i portali a sguanci profondi, decorati con modanature a motivi geometrici.








STILE GOTICO


GoticoGotico Stile dell'architettura, della pittura, della scultura e delle arti decorative, sviluppatosi dalla prima metà del XII secolo nell'Ile-de-France e diffusosi nel giro di pochi anni in tutta Europa: in Italia si protrasse sino ai primi decenni del Quattrocento, mentre nei paesi nordici perdurò sino agli inizi del XVI secolo. Il termine 'gotico', derivato dal nome della popolazione dei goti, venne coniato dagli artisti e dai teorici del Rinascimento italiano, e usato con accezione negativa per indicare l'arte dei tre secoli precedenti, considerata di scarso valore, opera di popoli 'barbari'; già allora qualificava e ancora oggi designa il periodo della storia dell'arte successivo allo stile romanico. Il gotico è attualmente riconosciuto come una delle maggiori espressioni dell'arte europea.



ARCHITETTURA

L'ambito artistico nel quale lo stile gotico conobbe le manifestazioni più significative è rappresentato dall'architettura religiosa. In evidente contrasto con gli stilemi del romanico, caratterizzato dall'uso dell'arco a tutto sesto, da strutture robuste e da finestre di dimensioni ridotte, il gotico si distingue per la presenza di archi a sesto acuto, guglie slanciate, grandi vetrate e strutture slanciate. La nuova articolazione architettonica fu resa possibile dall'innovazione strutturale della volta a costoloni; questa, sostenuta da pilastri di pietra e costituita da archi tra loro intrecciati, assorbe le spinte statiche alleggerendo il peso sulle pareti laterali, e consente quindi di innalzare l'edificio molto più di quanto fosse possibile nel periodo romanico. Altra fondamentale innovazione fu lo sviluppo del sistema dei contrafforti e l'introduzione degli archi rampanti, che permisero di ridurre lo spessore dei muri, nei quali potevano inoltre essere aperte ampie finestre con vetrate colorate. Le imponenti cattedrali erette nella Francia del Nord a partire dalla seconda metà del XII secolo determinarono un radicale mutamento nello stile architettonico rispetto al romanico.

In genere le cattedrali gotiche erano a tre navate, con poche differenze sostanziali nella pianta rispetto a quelle romaniche; l'organizzazione dello spazio interno fu tuttavia rielaborata, conferendo maggiore importanza ad alcune parti della chiesa, come ad esempio il presbiterio, quasi sempre arricchito di deambulatorio, cappelle radiali e abside poligonale. Del tutto nuovo fu inoltre l'effetto slanciato ottenuto attraverso l'impiego di alti e sottili pilastri a fascio, nervature parallele, archi a sesto acuto, che conferiscono alle cattedrali gotiche il tipico verticalismo pregno di significati mistici e simbolici.

La facciata delle chiese era scandita nella parte inferiore da tre o cinque portali, spesso riccamente scolpiti, corrispondenti alle navate interne; era inoltre sormontata da guglie e si apriva al centro in un grande rosone, posto sopra il portale centrale.

La prima fase del gotico

Il gotico maturo

Il gotico rayonnant




SCULTURA

Numerose sculture a soggetto religioso adornano i portali delle cattedrali gotiche francesi. Nei portali occidentali della cattedrale di Chartres si ammirano i più antichi esempi a noi pervenuti di statue addossate a colonne, alte ure realizzate in uno stile severo e lineare ancora molto debitore del romanico, intrise di intensa spiritualità. Queste sculture esercitarono una profonda influenza su una delle maggiori opere gotiche dell'arte plastica snola, il gruppo del Portico della Gloria della cattedrale di Santiago de Compostela (completato nel 1188).

Se nel primo gotico la scultura conserva chiari caratteri romanici, a partire dall'ultimo ventennio del XII secolo essa si caratterizza per una maggiore sinuosità di linee, leggerezza e grazia di forme.

A partire dal 1210 circa, con il Portale dell'Incoronazione della cattedrale di Notre-Dame a Parigi, e dopo il 1225, con il portale della cattedrale di Amiens (in particolare nella statua di Cristo nota come Le beau Dieu), il ricco drappeggio classicheggiante che avvolge le ure venne sostituito da un movimento di linee meno rilevate, sopra volumi più solidi. A partire dal quarto decennio del XIII secolo la scultura cominciò ad acquisire maggiore autonomia rispetto alla struttura architettonica, come si nota già nella decorazione della facciata occidentale della cattedrale di Reims e negli Apostoli della Sainte-Chapelle a Parigi: i volti dal sorriso accentuato, con gli occhi a mandorla, i capelli ricci, e le pose delicate testimoniano di una sintesi di elementi naturalistici, raffinata affettazione e compostezza ispirata. A metà tra le tendenze manieristiche e il crescente realismo si colloca pure la Vergine del portale inferiore della Sainte-Chapelle, ritratta in atteggiamento materno, secondo un modello compositivo destinato a essere ripreso con infinite variazioni in tutta Europa.



PITTURA

Sino al XIII secolo la pittura gotica fu caratterizzata da estrema stilizzazione e ricchezza di elementi decorativi. Poco interessati a una rappresentazione realistica della profondità spaziale, quanto invece preoccupati di rendere chiaramente il valore dei soggetti sacri rafurati, gli artisti elaborarono composizioni in cui le dimensioni dei singoli personaggi erano proporzionali alla loro importanza, non agli elementi del contesto o alle altre ure. In Italia si sviluppò una tradizione indipendente rispetto al resto d'Europa, che dapprima si rifece all'eredità classica e bizantina, e in seguito accolse le innovazioni introdotte da Cimabue, Giotto e dalla pittura senese del XIII-XIV secolo (Duccio di Buoninsegna, Simone Martini, Pietro Lorenzetti e suo fratello Ambrogio): se le sperimentazioni dei due fiorentini sulla resa del volume e della profondità aprirono la strada all'arte rinascimentale del Quattrocento, le esperienze dei senesi avrebbero avuto una grande influenza sullo sviluppo del gotico internazionale.




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