STORIA ROMANA
Parte I: "I popoli dell'Italia antica e le origini di
Roma".
Dal III al I
millennio a.C.: incremento demografico, siti dislocati un po' ovunque, sviluppo
della cultura appenninica.
Tra il XVIII e il
XII secolo a.C.: sviluppo della cultura terramaricola,
caratterizzata da insediamenti di capanne che poggiavano su un'impalcatura di
legno.
Tra l'VIII e il V
secolo a.C.: fenomeno di espansione di popolazioni provenienti dall'Appennino
centro-meridionale, i Sabini
s'intromettono nei territori dei Latini.
Tra l'VIII e il VII
secolo a.C.: si colloca archeologicamente l'origine etnica degli Etruschi.
Tra il VII e il VI
secolo a.C.: fase della massima espansione etrusca in Italia.
VIII secolo a.C.:
inizio della nascita di Roma.
VI secolo a.C.:
influenza etrusca su Roma.
Dal 754 al 509 a.C.: periodo monarchico
a Roma.
530 a.C.: prima battuta d'arresto dell'espansionismo etrusco, bloccati da
una battaglia con i Focei ( greci
d'Asia Minore), che avevano fondato una colonia in Corsica.
474 a.C.: arresto dell'espansionismo etrusco verso l'Italia meridionale,
fermati a Cuma dai greci di Siracusa.
396 a.C.: presa della città di Veio
da parte dei romani.
Parte II: "La Repubblica di Roma
dalle origini ai Gracchi".
509 a.C.: creazione del regime repubblicano. Primo trattato tra Roma e Cartagine.
496 a.C.: battaglia del lago Regillo, i romani scongono la Lega Latina.
494 a.C.: prima rivolta degli schiavi. Creazione del concilium plebis, dei tribuni e degli edili della plebe.
493 a.C.: Roma stipula un trattato di alleanza con la
Lega Latina: il foedus Cassianum.
486 a.C.: tentativo di rivoluzione del console Spurio Cassio. Stipula del trattato di alleanza fra Roma e gli Ernici.
Dal 483 al 474 a.C.: prima guerra contro
Veio: l'esercito della gens Fabia
viene sconfitto sul fiume Cremera e
gli etruschi s'impadroniscono di Fidene.
460 a.C.: l'attacco dei Sabini comandati da Appio Erdonio è sventato grazie all'aiuto degli alleati
latini di Tusculo.
Dal 451 al 450 a.C.: due successive
commissioni di decemviri elaborano le
Leggi delle XII tavole, il loro
tentativo di mantenere la carica viene sventato.
449 a.C.: leggi Valerie Orazie:
equipara i plebisciti del concilium plebis alle leggi votate dall'intera
cittadinanza.
445 a.C.: il plebiscito Canuleio
riconosce la legittimità dei matrimoni fra patrizi e plebei.
444 a.C.: a partire da quest'anno i tribuni militari con poteri consolari si
alterneranno ai consoli al vertice dello stato.
443 a.C.: creazione della censura.
440 a.C.: il plebeo Spurio Melio
distribuisce grano tra i poveri di Roma, viene accusato di aspirare alla
tirannide e viene giustiziato.
Dal 437 al 426 a.C.: seconda guerra
contro Veio: i romani prendono e distruggono Fidene.
431 a.C.: vittoria dei romani sugli eserciti coalizzati degli Equi e dei Volsci.
Dal 405 al 396 a.C.: terza guerra contro
Veio: la città viene distrutta e il suo territorio è annesso allo
stato romano insieme a quello di Capena.
Durante la guerra è istituito il tributum
per il amento dello stipendio ai soldati.
400 a.C.: il primo plebeo viene eletto tribuno militare con poteri
consolari.
390 a.C.: i Galli Senoni invadono
l'Italia centrale, mettono in fuga l'esercito romano sul fiume Allia e s'impadroniscono di Roma.
387 a.C.: il territorio di Veio e Capena viene diviso in lotti.
381 a.C.: Tusculo viene annessa a Roma senza perdere la sua autonomia:
è il primo municipium
dell'Italia romana.
367 a.C.: le leggi Licinie Sestie
mettono fine agli scontri fra patrizi e plebei: viene aperto il consolato alla
plebe, sono presi provvedimenti in favore dei debitori e viene fissato un
limite nel possesso del terreno demaniale.
366 a.C.: elezione del primo console plebeo. Viene creata la pretura urbana, inizialmente è
riservata solo ai patrizi, creazione della carica di edile curule, destinata ad essere ricoperta ad anni alterni da
patrizi e plebei.
358 a.C.: i Volsci e gli Ernici
sono costretti a cedere parte dei loro territori.
356 a.C.: Caio Marcio Rutilio fu
il primo plebeo ad essere nominato dittatore.
354 a.C.: Tivoli e Preneste si arrendono. Trattato fra Roma
ed i Sannniti: riconosce il fiume Liri come confine fra le zone
d'influenza delle due potenze.
351 a.C.: Rutilio è il primo plebeo eletto alla censura.
343 a.C.: i Sanniti attaccano Teano e
la Lega Campana, che chiede
il soccorso di Roma. Prima guerra sannitica.
342 a.C.: un plebiscito impone che almeno uno dei due consoli eletto sia un
plebeo.
341 a.C.: termina la prima guerra sannitica: a Roma viene riconosciuto il
possesso della Campania, ai Sanniti quello di Teano. Si ribaltano le alleanze:
latini, campani, volsci e aurunci
coalizzati contro Roma e i Sanniti.
339 a.C.: la legge Publilia impone
al senato, privandolo fondamentalmente del suo diritto di veto, di ratificare
un provvedimento legislativo prima che questo venga votato.
338 a.C.: termina la grande guerra latina. Viene riorganizzato il sistema di
egemonia sull'Italia.
336 a.C.: Quinto Publilio Filone
è il primo plebeo ad essere eletto pretore.
326 a.C.: a causa delle divisioni interne di Napoli, scoppia la seconda
guerra sannitica. La legge Petelia
abolisce la schiavitù per debiti.
321 a.C.: i romani sono sconfitti dai Sanniti alle Forche Caudine: conclusione di una pace o tregua tra le due
potenze.
316 a.C.: si riaccendono le ostilità con i Sanniti intorno alla
città di Saticula.
315 a.C.: i romani sono sconfitti dai Sanniti a Lautulae, ma riescono a conquistare Saticula.
Dal 312 al 311 a.C.: censura di Appio Claudio Cieco: costruzione del
primo tratto della via Appia tra Roma e Cuma.
308 a.C.: gli Etruschi scendono in guerra a fianco dei Sanniti e sono
costretti a siglare una tregua con i romani.
304 a.C.: i Sanniti sono costretti a siglare la pace. L'edile Cneo Flavio
pubblica le formule giuridiche ed il calendario.
300 a.C.: viene emanata la legge Valeria
sulla provocatio ad populum. Il
plebiscito Ogulnio consente ai plebei
l'ingresso nei due collegi sacerdotali dei pontefici e degli auguri.
298 a.C.: i romani accorrono in aiuto dei Lucani attaccati dai Sanniti: scoppia la terza guerra sannitica.
295 a.C.: i romani scongono i Sanniti.
293 a.C.: i romani scongono nuovamente i Sanniti in una battaglia
campale.
290 a.C.: i romani invadono il Sannio
ed impongono la pace ai Sanniti.
287 a.C.: la legge Ortensia
stabilisce che i plebisciti votati dall'assemblea della plebe abbiano automaticamente
valore per tutta la cittadinanza romana: la legge segna la fine delle lotte fra
patrizi e plebei.
283 a.C.: viene bloccato un tentativo dei Galli d'invadere l'Italia.
282 a.C.: contravvenendo ad un trattato siglato con Taranto i romani pongono una guarnigione a Turi e penetrano con una flotta nel golfo di Taranto: la reazione
tarantina segna lo scoppio della guerra.
280 a.C.: il re dei Molossi, Pirro, giunto in aiuto di Taranto,
sconge i romani ad Eraclea.
279 a.C.: nuova vittoria di Pirro su Roma, falliscono le trattative di pace.
Pirro decide di spostarsi in Sicilia in soccorso a Siracusa, mentre Roma e
Cartagine stipulano un trattato difensivo.
275 a.C.: Pirro torna in Italia, senza aver riportato una vittoria decisiva
in Sicilia, e viene sconfitto dai romani a Benevento.
Pirro abbandona l'Italia, lasciando un piccolo presidio a Taranto.
272 a.C.: Pirro muore ad Argo. I
tarentini si arrendono a Roma.
264 a.C.: i Mamertini di Messina chiedono aiuto a Roma contro il
presidio cartaginese che s'era installato nella città. Scoppia la prima
guerra punica.
263 a.C.: il re di Siracusa, Ierone,
abbandona l'alleanza con i cartaginesi e si schiera con i romani.
262 a.C.: i romani conquistano Agrigento.
260 a.C.: i romani scongono la flotta cartaginese presso Milazzo.
256 a.C.: i romani scongono la flotta cartaginese presso Capo Ecnomo e sbarcano con l'esercito in
Africa.
255 a.C.: l'esercito romano è battuto dai cartaginesi in Africa, i
superstiti periscono in un naufragio.
249 a.C.: i romani perdono altre due flotte.
242 a.C.: creazione della pretura
peregrina.
241 a.C.: i romani bloccano le piazzeforti cartaginesi di Sicilia, e ne
scongono la flotta alle isole Egadi: Cartagine è costretta alla pace.
Creazione della provincia di Sicilia. Le tribù rustiche divengono 31 e
quelle urbane 4.
Dal 241 al 237 a.C.: Cartagine è
impegnata nella guerra contro i mercenari.
237 a.C.: Cartagine cerca di recuperare la Sardegna, che i mercenari
avevano consegnato a Roma, di fronte l'ultimatum romano Cartagine è
costretta a cedere. Sardegna e Corsica formano la seconda provincia romana.
232 a.C.: il tribuno della plebe Caio Flaminio propone di distribuire ai
singoli cittadini romani l'ager Gallicus
strappato ai Senoni.
229 a.C.: le scorrerie dei pirati illiri provocano lo scoppio della prima
guerra illirica. Roma stabilisce un protettorato sulle città greche
della costa adriatica orientale.
227 a.C.: creazione di due nuovi pretori posti al governo delle due
provincie.
226 a.C.: un trattato stabilisce che i cartaginesi non si possano spingere
in Sna a nord del fiume Ebro.
225 a.C.: le popolazione galliche dei Boi
e degli Insubri penetrano in Etruria ma sono sconfitte. Incursione
romana nella Gallia cisalpina.
220 a.C.: costruzione della via Flaminia fra Roma e Rimini.
219 a.C.: seconda guerra illirica contro Demetrio
di Faro. Roma estende il suo protettorato a Faro, mentre Demetrio fugge
presso il re di Macedonia Filippo V.
218 a.C.: l'attacco di Annibale contro Sagunto,
città alleata di Roma, provoca lo scoppio della seconda guerra punica.
Annibale penetra in Italia e sconge due volte i romani. Una lex Claudia impedisce ai senatori di
dedicarsi al grande commercio.
217 a.C.: Annibale sconge nuovamente i romani, che abbracciano la tattica
attendista del dittatore Quinto Fabio
Massimo.
216 a.C.: i romani tentano di schiacciare Annibale con la loro
superiorità numerica, ma vengono nuovamente sconfitti.
215 a.C.: Siracusa, alla morte di Ierone, passa di nuovo dalla parte di
Cartagine. Annibale si allea con Filippo V: scoppia la prima guerra macedonica.
212 a.C.: Taranto si allea con Cartagine, ma un presidio romano controlla la
città. I romani riacquistano il controllo di Siracusa e della Sicilia.
211 a.C.: i romani riconquistano Capua. I fratelli Publio e Cneo Cornelio
Scipione sono sconfitti ed uccisi in Sna.
209 a.C.: il nuovo comandante delle forze romane in Sna, Publio Cornelio Scipione, s'impadronisce
di Nova Carthago.
208 a.C.: Scipione sconge Asdrubale,
ma non riesce ad impedire che porti aiuto ad Annibale in Italia.
207 a.C.: Asdrubale è sconfitto ed ucciso, prima che riesca a
raggiungere Annibale.
206 a.C.: Scipione sconge definitivamente i cartaginesi della penisola
iberica.
205 a.C.: Scipione assume il consolato ed inizia i preparativi per l'invasione
dell'Africa. Roma conclude una pace con Filippo V che lascia la situazione
immutata.
203 a.C.: Scipione e Massinissa
scongono i cartaginesi nella battaglia dei Campi Magni. Le trattative di pace falliscono ed Annibale è
richiamato in patria.
202 a.C.: Annibale viene sconfitto nei pressi di Zama.
201 a.C.: Cartagine è costretta a concludere la pace, con la quale
cede la Sna
ai romani. Filippo V è sconfitto dalle flotte di Pergamo e Rodi a Chio, ma sconge Rodi nelle acque di Lade. Attalo I, re di Pergamo, chiede aiuto ai romani.
200 a.C.: Filippo respinge l'ultimatum di Roma: scoppia la seconda guerra
macedonica.
198 a.C.: Tito Quinzio Flaminio
costringe Filippo a ritirarsi dalle sue posizioni in Epiro. Falliscono le
trattative di pace.
197 a.C.: Filippo è battuto a Cinocefale
e costretto a sgomberare tutti i suoi presidi dalla Grecia. Creazione delle
provincie di Sna Citeriore ed Ulteriore.
196 a.C.: Flaminio proclama ai giochi istmici la libertà e
l'autonomia delle città della Grecia.
Dal 195 al 194 a.C.: camne di Marco Porcio Catone nella Sna
Citeriore.
194 a.C.: l'esercito romano abbandona la Grecia.
192 a.C.: la guerra fredda tra Roma ed Antioco
III, di Siria, sfocia in aperto
conflitto quando la Lega Etolica invita il re
di Siria a liberare la Grecia.
191 a.C.: Antioco è sconfitto alle Termopili.
190 a.C.: il console Lucio Cornelio
Scipione porta la guerra in Asia Minore e sconge Antioco nella battaglia
di Magnesia.
188 a.C.: con la pace di Apamea,
Antioco cede tutta l'Asia Minore ad ovest ed a nord del Tauro, che viene spartita tra gli alleati di Roma, Pergamo e Rodi.
187 a.C.: costruzione della via Emilia, tra Rimini e Piacenza. Lucio
Cornelio Scipione viene accusato di essersi impossessato di parte
dell'indennità di guerra versata da Antioco.
186 a.C.: proclamazione del senatus
consultum de Bacchanalibus.
184 a.C.: il veto di un tribuno della plebe impedisce la condanna di L.
Cornelio Scipione. Anche Scipione l'Africano viene posto sotto accusa e si
ritira nelle sue proprietà.
180 a.C.: la legge Villia regola
la carriera magistratuale.
Dal 180 al 178 a.C.: azione di Tiberio Sempronio Gracco, padre
dell'omonimo tribuno della plebe, nella Sna Citeriore.
179 a.C.: muore Filippo V, gli succede il lio Perseo dopo aver ucciso il fratello Demetrio, filo romano.
172 a.C.: per la prima volta entrambi i consoli eletti sono plebei. A
seguito delle denunce di Eumene di
Pergamo, i romani decidono di dichiarare guerra a Perseo: terza guerra
macedonica.
168 a.C.: l'esercito di Perseo è sconfitto a Pidna.
167 a.C.: la Macedonia
viene suddivisa in quattro repubbliche indipendenti. Anche l'Illirico è divisa in tre
distretti. L'enorme bottino di guerra consente a Roma di eliminare il tributum.
166 a.C.: viene creato un porto franco nell'isola di Delo.
151 a.C.: i cartaginesi reagiscono con forza all'ennesimo attacco di
Massinissa di Numidia, ma sono
sconfitti. Roma accusa Cartagine di aver violato la pace.
149 a.C.: un esercito romano sbarca in Africa, i tentativi di Cartagine di
evitare la guerra falliscono. Viene istituito un tribunale particolare per
giudicare il reato di concussione, la quaestio
perpetua de repetundis. In Macedonia l'usurpatore Andrisco sconge le milizie repubblicane: quarta guerra
macedonica.
148 a.C.: costruzione della via Postumia fra Genova ed Aquileia. Andrisco
è sconfitto da Quinto Cecilio
Metello. Le dure imposizioni alla Lega
Achea provocano lo scoppio della guerra acaica.
Dal 147 al 139 a.C.: nella Sna
Ulteriore si combatte una guerra contro i Lusitani.
146 a.C.: Corinto, principale
città della Lega Achea, viene distrutta. Le città della Grecia
vengono sottoposte al controllo del governatore della nuova provincia di
Macedonia. Publio Cornelio Scipione
l'Emiliano conquista e distrugge Cartagine.
137 a.C.: il console Caio Ostilio
Mancino è costretto a condurre una pace umiliante sotto le mura
della città di Numanzia.
133 a.C.: Numanzia è conquistata e distrutta da Scipione Emiliano.
Parte III: "La crisi della
Repubblica e le guerre civili (dai Gracchi ad Azio".
140 a.C.: Caio Lelio propone un
provvedimento che limitava l'estensione del terreno demaniale che un privato
poteva occupare, ma, davanti all'opposizione senatoria, preferì
ritirarlo.
Dal 140 al 132 a.C.: prima rivolta
servile in Sicilia.
139 a.C.: la lex Gabinia tabellaria
introduce il voto segreto nell'elezioni.
137 a.C.: la lex Cassia tabellaria
estende il voto segreto ai giudizi popolari.
133 a.C.: Ti. Sempronio Gracco, eletto tribuno della plebe, fa passare una
legge agraria che limita il terreno demaniale occupabile da un privato. Il re
di Pergamo Attalo III muore,
lasciando il suo regno in eredità al popolo romano. Ti. Gracco
ripresenta la sua candidatura a tribuno della plebe, ma è ucciso in un
tumulto suscitato dai suoi avversari.
131 a.C.: la lex Papiria tabellaria
introduce il voto segreto nei comizi legislativi.
129 a.C.: Scipione Emiliano muore dopo aver assunto il patrocinio dei Latini
e degli alleati italici. Il console
Aquilio doma la rivolta suscitata da Aristonico
nei territori dell'ex regno di Pergamo.
126 a.C.: il regno di Pergamo viene definitivamente organizzato nella
provincia romana d'Asia.
125 a.C.: il console Marco Fulvio
Flacco propone di concedere la cittadinanza a tutti gli alleati che ne
facciano richiesta; la proposta suscita una feroce opposizione e non viene
nemmeno discussa. Ribellione di Fregelle,
che viene distrutta. Flacco interviene nella Gallia meridionale in difesa di Marsiglia.
123 a.C.: tribunato di Caio Sempronio
Gracco, che fa passare un ampio programma di colonizzazione, una legge
frumentaria ed un provvedimento che affida ai cavalieri il tribunale permanente
per il reato di concussione. Vengono conquistate le Baleari.
Dal 122 al 121 a.C.: vittorie di Cneo Domizio Enobarbo e di Quinto Fabio Massimo contro Allobrogi ed
Averni nella Gallia meridionale, premessa per la creazione di una nuova
provincia.
122 a.C.: Caio Gracco è di nuovo tribuno della plebe. Costretto ad
allontanarsi da Roma, la sua posizione politica s'indebolisce. Gracco è
sconfitto alle elezioni per il tribunato l'anno successivo.
121 a.C.: Caio Gracco e Fulvio Flacco tentano di opporsi al provvedimento di
abrogazione della colonia di Cartagine. Un senatus
consultum ultimum affida tutti i poteri ai consoli, nei tumulti Gracco e
Flacco muoiono.
119 a.C.: Caio Mario, appoggiato
dalla famiglia dei Metelli, diviene tribuno della plebe.
118 a.C.: il re di Numidia Micipsa
muore, si apre una contesa fra i tre li: Iempsale,
Aderbale, Giugurta.
116 a.C.: eliminato Iempsale, Giugurta attacca Aderbale, che chiede aiuto a
Roma: il regno viene diviso in due parti.
113 a.C.: i romani sono sconfitti dai Cimbri
e dai Teutoni.
112 a.C.: Giugurta attacca la capitale del regno di Aderbale, dove fa
uccidere il fratello e i romani e gli italici residenti. Mitridate IV assume il pieno controllo sul Ponto.
111 a.C.: Roma scende in guerra contro Giugurta.
110 a.C.: Cimbri e Teutoni invadono la Gallia minacciando la provincia narbonese.
109 a.C.: il comando della guerra giugurtina è affidato al console Quinto Cecilio Metello, che ha come suo
legato C. Mario. Metello sconge Giugurta, ma non riesce a concludere la
guerra.
107 a.C.: eletto console, Mario riesce ad ottenere il comando delle
operazioni contro Giugurta. Mario arruola i capite
censi ( i nullatenenti) nel suo esercito.
105 a.C.: il re di Mauretania, Bocco, tradisce Giugurta e lo consegna
in mano ai romani, che nel frattempo sono sconfitti ad Orange da Cimbri e
Teutoni.
104 a.C.: Mario viene rieletto console, in vista dello scontro con Cimbri e
Teutoni.
Dal 104 al 100 a.C.: seconda rivolta
servile in Sicilia.
102 a.C.: Mario stermina i Teutoni. Camna del pretore Marco Antonio contro i pirati nel
Mediterraneo orientale.
101 a.C.: Mario annienta i Cimbri.
100 a.C.: il tribuno della plebe Saturnino
propone una nuova legge agraria ed impone ai senatori di giurarne l'osservanza.
Un alleato politico di Saturnino, Caio
Servilio Glaucia, si candida al consolato. Il senato affida i poteri al
console Mario, che è costretto a liquidare i suoi stessi avversari.
98 a.C.: una legge stabilisce un intervallo di tre nundinae (giorni di mercato a cadenza settimanale) tra la
presentazione di una proposta di legge e la sua votazione.
92 a.C.: il governatore Publio
Rutilio Rufo è condannato per concussione da una giuria di
cavalieri. Il pretore Silla
ristabilisce il regno di Cappadocia togliendolo a Mitridate.
91 a.C.: il tribuno della plebe Marco
Livio Druso propone un vasto programma legislativo di contenuto popolare,
restituisce il controllo dei tribunali permanenti ai senatori, e propone
l'ammissione in senato di numerosi cavalieri. Presenta un provvedimento per la
concessione della cittadinanza romana agli italici. Druso è assassinato
e la sua opera legislativa annullata. A causa dell'uccisione di un pretore e di
tutti i cittadini romani residenti ad Ascoli, inizia una guerra sociale fra
Roma e gli alleati italici.
90 a.C.: una lex Iulia de civitate
concede la cittadinanza romana agli alleati rimasti fedeli. Aquilio viene
inviato in Oriente per ristabilire i regni di Bitinia e Cappadocia.
89 a.C.: una lex Plautia Papiria
dispone di concedere la cittadinanza agli italici che si fossero registrati
entro 60 giorni dalla sua promulgazione presso il pretore di Roma. La lex Pompeia concede il diritto latino
agli abitanti della Transpadana. Le
misure contribuiscono a circoscrivere la rivolta degli alleati. Nicomede IV di Bitinia, convinto di
avere il sostegno dei romani, attacca il Ponto.
88 a.C.: Mitridate reagisce all'attacco di Nicomede e s'impadronisce di
tutta l'Asia ed invade la Grecia. Il
senato affida il comando della guerra mitridatica al console Silla, impegnato
nell'assedio degli ultimi insorti italici, ma il tribuno della plebe Publio Sulpicio Rufo fa trasferire il
comando a Mario. Silla marcia su Roma: Sulpicio Rufo è ucciso e Mario fugge
in Africa. Dopo aver introdotto alcuni provvedimenti di stampo conservatore,
Silla parte per l'Oriente.
87 a.C.: Silla assedia e conquista Atene, che si era schierata dalla parte
di Mitridate. Il console Lucio Cornelio
Cinna richiama Mario a Roma e scatena una violenta repressione contro i
sostenitori di Silla.
86 a.C.: Silla sconge le truppe pontiche a Cheronea e ad Orcomeno.
Mario, rieletto per la settima volta al consolato, muore poco dopo essere
entrato in città. Cinna invia in Oriente un nuovo esercito contro
Mitridate.
85 a.C.: Mitridate è costretto dall'azione congiunta dei due
eserciti a chiedere la pace, siglata a Dardano:
egli conserva il suo regno, ma è costretto a sgomberare il resto
dell'Asia. Silla riesce ad inglobare le truppe mariane nel suo esercito.
84 a.C.: Cinna, rieletto console, fa distribuire i nuovi cittadini nelle 35
tribù, è ucciso durante una rivolta militare.
83 a.C.: Silla sbarca a Brindisi, dove è raggiunto da Cneo Pompeo.
82 a.C.: Silla sconge i mariani a Preneste, dove muore Mario il giovane. Iniziano le
proscrizioni. Silla viene nominato dittatore legibus scribundis et rei publicae constituende a tempo
indeterminato. Il mariano Quinto Sertorio
assume il governo della Sna Citeriore.
79 a.C.: dopo aver portato a termine un ampio programma di riforme, Silla
si ritira a vita privata.
78 a.C.: Silla muore. Il console Marco
Emilio Lepido propone di richiamare i proscritti dall'esilio, ripristinare
le distribuzioni frumentarie e restituire ai vecchi proprietari le terre confiscate.
77 a.C.: Lepido fa causa comune con i ribelli dell'Etruria, richiedendo un
secondo consolato e il ripristino dei tribuni della plebe. Un senatus consultum ultimum affida un imperium eccezionale a Pompeo. La
rivolta viene stroncata e Lepido muore.
76 a.C.: Pompeo riceve un nuovo comando straordinario per combattere contro
Sertorio in Sna.
75 a.C.: il console Caio Aurelio
Cotta abolisce il divieto di prosecuzione della carica per chi avesse
rivestito il tribunato della plebe stabilito da Silla.
74 a.C.: viene affidato un comando particolare a M. Antonio per combattere
i pirati. Nicomede morendo lascia il suo regno ai romani. Mitridate occupa la Bitinia e contro di lui
vengono inviati i consoli Marco Aurelio
Cotta e Lucio Licinio Lucullo.
73 a.C.: terza rivolta servile, scoppia a Capua ed è capeggiata da Spartaco e da Crisso. Una lex Terentia
Cassia frumentaria ristabilisce le distribuzioni granarie a prezzo
politico.
72 a.C.: Sertorio è ucciso da Marco
Perpenna, che aveva condotto in Sna i seguaci di Lepido. Gli schiavi
ribelli resistono agli attacchi degli eserciti romani.
71 a.C.: Pompeo sconge rapidamente Perpenna ed elimina la resistenza in
Sna. Il pretore Marco Licino Crasso
sconge Spartaco. Dopo una serie di successi Lucullo costringe Mitridate a
ritirarsi dal genero Tigrane.
70 a.C.: Pompeo e Crasso, eletti consoli, ripristinano i poteri dei tribuni
della plebe. Il pretore Lucio Aurelio
Cotta affida i tribunali permanenti a giurie miste composte da: senatori,
cavalieri e tribuni aerarii.
69 a.C.: Q. Cecilio Metello riprende Creta ai pirati. Lucullo attacca
l'Armenia e conquista la capitale.
68 a.C.: Lucullo muove verso Artaxata,
ma la sua marcia è bloccata dal malcontento dei soldati, stanchi della
guerra, e dai finanzieri romani, colpiti dai provvedimenti coi quali Lucullo
aveva cercato di alleviare la situazione in Asia.
67 a.C.: Lucullo è privato dei suoi poteri, ne approfittano
Mitridate e Tigrane per riaprire le ostilità. A seguito di una proposta
del tribuno della plebe Aulo Gabinio,
vengono affidati a Pompeo poteri straordinari per combattere i pirati nel
Mediterraneo.
66 a.C.: Pompeo libera i mari dalla minaccia dei pirati. Su proposta del
tribuno Caio Manilio viene affidato a
Pompeo il comando della guerra contro Mitridate. Il re del Ponto si rifugia in Crimea; la Bitinia ed il Ponto
formano una nuova provincia. Lucio Sergio
Catilina si presenta per la prima volta alle elezioni per il consolato, ma
la sua candidatura è respinta per indegnità.
64 a.C.: Pompeo conferma sul trono d'Armenia Tigrane, ma lo priva delle
conquiste in Siria, che diviene una provincia romana. Catilina si ripresenta alle
elezioni per il consolato, contando sull'appoggio di Crasso e di Caio Giulio Cesare, ma viene battuto da Marco Tullio Cicerone.
63 a.C.: Mitridate viene tradito dal lio Farnace e si uccide. La Palestina è ridotta ad uno stato
tributario di Roma. Catilina presenta un programma basato sulla cancellazione
dei debiti, nuovamente sconfitto, progetta una cospirazione. Il console
Cicerone scopre la congiura e Catilina è costretto a fuggire in Etruria,
dove cadrà in battaglia.
62 a.C.: Pompeo rientra a Roma: i suoi avversari politici riescono ad
impedire la ratifica dei suoi provvedimenti in Oriente e la concessione di
terre ai suoi veterani.
60 a.C.: Pompeo si avvicina a Crasso ed a Cesare coi quali stringe un
accordo politico.
59 a.C.: consolato di Cesare, il quale fa votare provvedimenti per la
distribuzione di terre ai veterani di Pompeo ed ai nullatenenti e la ratifica
degli atti di Pompeo in Oriente. Una lex
Vatinia assegna a Cesare per cinque anni il proconsolato sulla Gallia
Cisalpina e l'Illirico, cui si aggiunge anche la Gallia Narbonese.
58 a.C.: legislazione del tribuno della plebe Publio Clodio Pulcro: Cicerone viene esiliato per aver condannato a
morte i catilinari senza concedere loro il diritto d'appello. Cesare sconge
gli El che cercano d'invadere le
terre degli Edui, e marcia contro il
re degli Svevi e lo sconge. Cesare
torna in cisalpina lasciando le sue truppe nel territorio dei Sequani.
57 a.C.: i Belgi cercano di
cacciare i romani dalla Gallia, ma sono sconfitti e sottomessi da Cesare. Publio Licinio Crasso, suo legato,
riduce all'obbedienza Normandia e Bretagna. Cicerone torna a Roma con il
sostegno di Pompeo, grazie all'appoggio dell'oratore, Pompeo ottiene per cinque
anni la cura annonae.
56 a.C.: accordi di Lucca fra Cesare, Pompeo e Crasso: Cesare ottiene una
proroga del comando in Gallia per altri cinque anni. Pompeo e Crasso decidono
di presentare la propria candidatura al consolato, al termine della carica
avrebbero avuto rispettivamente la
Sna e la
Siria.
55 a.C.: primo sbarco di Cesare in Britannia, operazioni in Bretagna ed
oltre il Reno.
54 a.C.: seconda spedizione di Cesare in Britannia. Giunto in Siria, Crasso
cerca di inserirsi nella lotta per la successione sul trono dei Parti ed invade
la Mesopotamia. Pompeo
decide di rimanere a Roma, amministrando le provincie snole tramite legati.
53 a.C.: seconda camna di Cesare oltre il Reno. L'esercito romano
è sconfitto dai Parti: Crasso viene ucciso.
52 a.C.: in Gallia scoppia una grande rivolta guidata da Vercingetorige. Cesare inizialmente
viene sconfitto, ma poi riesce a scongere i rivoltosi ed a catturare
Vercingetorige. A Roma si verificano scontri fra le bande di Tullio Annio Milone e di Clodio, che
rimane ucciso. Pompeo è nominato console unico. Cesare ottiene il
privilegio di poter presentare la candidatura al consolato in assenza.
51 a.C.: Cesare delinea la nuova provincia della Gallia Comata; a Roma crescono i contrasti politici intorno alla
scadenza del proconsolato di Cesare in Gallia.
50 a.C.: il tribuno della plebe Caio
Scribonio Curione propone che tutti i comandi speciali siano revocati. La
mozione ottiene un'ampia maggioranza in senato.
49 a.C.: il tentativo di conciliazione fallisce, Cesare varca il Rubicone, dando inizio alla guerra
civile, mentre Pompeo si ritira in Grecia. Cesare sconge le truppe pompeiane
di Sna nella battaglia di Ilerda.
Gli abitanti della Transpadana ricevono la cittadinanza romana.
48 a.C.: Cesare, assunto il consolato, sbarca in Grecia. Sconge
definitivamente a Farsalo Pompeo, che
fugge in Egitto e che lì viene ucciso. Giunto in Egitto, Cesare si trova
coinvolto nella contesa dinastica fra Tolomeo
XIII e la sorella Cleopatra VII,
egli si schiera dalla parte di quest'ultima. A Roma assume la dittatura per un
anno.
47 a.C.: Tolomeo trova la morte in battaglia, Cleopatra da un lio a
Cesare, Tolomeo Cesare. Farnace,
lio di Mitridate, è sconfitto da Cesare, che dopo una sosta a Roma,
riparte per l'Africa dove i pompeiani s'erano organizzati.
46 a.C.: Cesare console per la terza volta. I pompeiani ed il loro alleato Giuba di Numidia sono battuti nella
battaglia di Tapso. La Numidia è
trasformata nella provincia dell'Africa
Nova. Cesare, dopo aver ottenuto la dittatura per dieci anni, è
costretto a ripartire per la
Sna, dove si erano ritirati Cneo e Sesto lio di
Pompeo.
45 a.C.: Cesare assunto il consolato per la quarta volta, sconge
definitivamente i pompeiani nella battaglia di Munda.
44 a.C.: Cesare console per la quinta volta e dittatore a vita. Alla
vigilia della partenza di una spedizione contro i Parti, cade vittima di una
congiura. Marco Antonio, console con
Cesare, riesce ad impossessarsi delle sectiune del dittatore e cerca di diventare
il suo erede politico. Giunge a Roma l'erede legale e lio adottivo di
Cesare, Caio Ottavio.
43 a.C.: alla scadenza del consolato Antonio marcia sulla Gallia Cisalpina,
che il cesaricida Decimo Giunio Bruto
rifiuta di consegnargli. Un esercito è inviato in soccorso a Bruto,
capeggiato da tre consoli, fra cui C. Ottavio. Antonio è battuto a
Modena e si ritira in Gallia, unendo le sue forze con quelle del console Marco Emilio Lepido. Due dei tre consoli
muoiono, il comando rimane nelle mani di Ottavio che si fa nominare console ed
assume il nome di Caio Giulio Cesare
Ottaviano e raggiunge un'intesa con Antonio e Lepido: il triumvirato rei publicae constituendae.
Nelle proscrizioni che seguono perde la vita Cicerone.
42 a.C.: nella battaglia di Filippi,
Antonio ed Ottaviano scongono i cesaricidi Marco Giunio Bruto e Caio
Cassio Longino, che si erano impadroniti dell'Oriente. Antonio assume il
controllo sulle provincie orientali, Lepido sull'Africa ed Ottaviano sulla
Sna, cui si aggiunge il compito di assegnare terre in Italia ai soldati
congedati dall'esercito.
41 a.C.: le espropriazioni di terre da assegnare ai veterani scatenano il
malcontento contro Ottaviano, alla cui testa si mettono il fratello e la moglie
di Antonio, che intanto allaccia una relazione con Cleopatra.
40 a.C.: l'esercito di Ottaviano espugna Perugia, dove si erano rinchiusi
gli antoniani. Ottaviano ed Antonio raggiungono una nuova intesa a Brindisi:
Ottaviano assume il controllo dell'Occidente (tranne l'Africa riservata a
Lepido) ed Antonio dell'Oriente. L'accordo è sancito dal matrimonio fra
Antonio ed Ottavia, sorella di Ottaviano. I Parti invadono la Siria e l'Asia Minore.
39 a.C.: Sesto Pompeo, ultimo
lio di Pompeo, grazie al controllo sulla Sicilia, blocca i riferimenti di
Roma. Nell'incontro di Miseno,
Ottaviano ed Antonio gli riconoscono la Sicilia, la Sardegna, la Corsica ed il Peloponneso. L'antoniano Publio Ventidio Basso riesce a
respingere i Parti.
38 a.C.: Sesto Pompeo riprende le scorrerie contro l'Italia. Ottaviano
ripudia la moglie Scribonia, vicina
ai pompeiani, e sposa Livia Drusilla.
37 a.C.: negli accordi di Taranto Ottaviano ottiene da Antonio rinforzi
navali, con la promessa di fornirgli truppe di terra per la sua camna contro
i Parti. Il triumvirato viene rinnovato per cinque anni. Antonio incontra di
nuovo Cleopatra e riconosce i gemelli da lei avuti.
36 a.C.: a Milazzo Sesto Pompeo viene sconfitto da Marco Vipsanio Agrippa. Ottaviano riprende il controllo sulla Sicilia,
Lepido, abbandonato dal suo esercito, viene privato dei suoi poteri, Ottaviano
s'impadronisce anche dell'Africa. Una spedizione di Antonio contro i Parti
finisce con un fallimento.
35 a.C.: Ottaviano spedisce ad Antonio, oltre che Ottavia 2000 dei 20000
soldati promessi, Antonio rimanda a casa le truppe e la moglie.
Dal 35 al 34 a.C.: camne di Ottaviano
in Pannonia e Dalmazia.
34 a.C.: Antonio conquista l'Armenia e riconosce a Cleopatra e a Tolomeo
Cesare il regno d'Egitto, Cipro e Celesiria.
32 a.C.: i due consoli antoniani chiedono la ratifica dell'operato di
Antonio in Oriente; Ottaviano si oppone ed Antonio risponde ripudiando Ottavia.
Rivelando il testamento di Antonio, Ottaviano convince l'opinione pubblica
delle provincie occidentali e dell'Italia che Antonio è ormai uno
strumento nelle mani di Cleopatra. Antonio è privato dei suoi poteri ed
Ottaviano fa dichiarare guerra a Cleopatra.
31 a.C.: vittoria di Agrippa nella battaglia navale di Azio. Antonio e Cleopatra si rifugiano in Egitto.
30 a.C.: Ottaviano avanza su Alessandria, Antonio e Cleopatra si uccidono.
L'Egitto diviene provincia romana.
Parte IV: "L'impero da Augusto
alla crisi del III secolo".
29 a.C.: Ottaviano rientra a Roma, celebrando una triplice vittoria per le
camne in Dalmazia, di Azio ed in Egitto.
Dal 29 al 28 a.C.: Ottaviano procede ad
una prima revisione delle liste dei senatori.
27 a.C.: restaurazione della repubblica. Il senato assegna ad Ottaviano il
compito di governare le provincie non ancora pacificate, per dieci anni, e gli
conferisce il cognome di Augustus.
Dal 27 al 25 a.C.: Augusto si reca in
Gallia e nella Sna settentrionale.
25 a.C.: sottomissione della Valle d'Aosta.
23 a.C.: dopo una grave malattia, Augusto depone il consolato, che aveva
detenuto dal 31 a.C.,
il senato gli concede l'imperium
proconsolare sulle provincie assegnategli nel 27 a.C. e i poteri propri di
un tribuno della plebe. Ad Agrippa viene assegnato un imperium proconsolare
delle provincie d'oriente.
22 a.C.: grave carestia a Roma, Augusto rifiuta la dittatura, ma assume la
cura dei rifornimenti alimentari di Roma.
Dal 22 al 19 a.C.: le trattative
diplomatiche condotte da Augusto consentono di recuperare le insegne delle
legioni di Crasso e di Antonio catturate dai Parti.
20 a.C.: matrimonio fra Agrippa e Giulia, lia di Augusto, nasce un
lio, Caio Cesare.
19 a.C.: ad Augusto vengono assegnati i poteri dei censori ed alcune delle
prerogative dei consoli.
18 a.C.: l'imperium proconsolare di Agrippa e di Augusto viene rinnovato
per altri cinque anni. Anche ad Agrippa viene assegnata la tribunicia potestas. Nasce il secondo lio di Agrippa e Giulia, Lucio Cesare. Seconda e più
radicale revisione delle liste dei senatori, il cui numero viene riportato a
600.
17 a.C.: Augusto adotta Caio e Lucio Cesare. Celebrazione dei ludi saeculares.
Dal 16 al 15 a.C.: i liastri di
Augusto, Tiberio e Druso maggiore, completano la conquista
della Rezia, della Vindelicia e del Norico.
Dal 14 al 9 a.C.: camne per la
conquista della Pannonia.
12 a.C.: muore il pontefice massimo Lepido, Augusto viene eletto suo
successore. Muore anche Agrippa.
9 a.C.: Druso maggiore conquista la Germania fino all'Elba, ma trova la morte durante
la camna. Tiberio prosegue le camne militari in Germania.
6 a.C.: Tiberio si ritira a Rodi.
2 a.C.: il senato, i cavalieri e il popolo assegnano ad Augusto il titolo
di padre della patria.
2 d.C.: muore Lucio
Cesare.
4 d.C.: se
anche Caio Cesare. Augusto richiama da Rodi ed adotta il liastro Tiberio,
designandolo come suo successore, Tiberio a sua volta adotta Germanico, lio del fratello Druso.
6 : viene istituita
una cassa speciale per are i premi congedo ai veterani, la cassa è
finanziata con i proventi dell'imposta sull'eredità. In Germania ed in
Pannonia scoppiano rivolte contro il dominio romano.
8 : Augusto
istituisce un servizio stabile per l'approvvigionamento di Roma, con a capo il
prefetto dell'annona.
9 : la frontiera
del dominio romano viene arretrata al Reno. La rivolta in Pannonia viene domata
da Tiberio che rende la regione provincia romana.
13 : Tiberio
celebra il trionfo sui Germani e riceve un imperium pari a quello di Augusto.
14 : Augusto muore
in Campania. Tiberio accetta con riluttanza i poteri che erano stati del padre
adottivo.
16 : Germanico
ottiene significativi successi in Germania, viene poi inviato in Oriente.
19 : Germanico
muore ad Antiochia. Il governatore di Siria Cneo
Calpurnio Pisone è accusato di essere il mandate dell'omicidio.
20 : Pisone si
ammazza prima che sia emessa la sentenza sull'uccisione di Germanico.
23 : il prefetto
del pretorio Lucio Elio Seiano inizia
a costruirsi un potere personale.
26 : Tiberio decide
di ritirarsi a Capri, lasciando a Seiano campo libero a Roma.
29 : Agrippina, vedova di Germanico, viene
esiliata.
31 : viene scoperta
una congiura ordita da Seiano, viene messo a morte.
33 : l'impero
è colpito da una grave crisi finanziaria.
37 : Tiberio muore,
gli succede il pronipote Gaio, detto Caligola, lio di Germanico ed
Agrippina.
Dal 39 al 40 :
contrasto con i Giudei di Alessandria
e della Palestina.
41 : ucciso
Caligola, gli succede lo zio Claudio.
42 : annessione
della Mauretania, organizzata in due provincie.
43 : la Britannia meridionale
viene ridotta a provincia.
48 : Claudio tiene
un discorso per la concessione del diritto di accesso al senato ai notabili
della Gallia Comata. Messalina, terza
moglie dell'imperatore, accusata di aver ordito una congiura, viene messa a
morte.
49 : Claudio sposa
la nipote Agrippina minore.
50 : Claudio adotta
il lio di Agrippina, Lucio Domizio
Enobarbo, che prende il nome di Nerone
Claudio Druso.
54 : Claudio muore,
forse avvelenato da Agrippina, che riesce ad assicurare il trono a Nerone.
Dal 58 al 63 :
camne contro i Parti e gli Armeni di Cneo
Domizio Corbulone.
59 : Nerone fa
uccidere la madre Agrippina, ripudia Ottavia
e sposa Poppea.
62 : muore Afranio Bruto, prefetto del pretorio e
consigliere di Nerone, Seneca viene
allontanato.
64 : riduzione del
peso e del fino del denario. Incendio di Roma, del quale sono accusati i cristiani.
65 : congiura
pisoniana.
66 : il re
d'Armenia Tiridate giunge a Roma per
farsi incoronare da Nerone. In Palestina scoppia una grave rivolta a sedare la
quale viene mandato Vespasiano.
67 : viaggio di
Nerone in Grecia. La Gallia Lugdunense si ribella
a Nerone.
68 : la ribellione
si estende alla Sna Terraconense.
Abbandonato anche dai pretoriani Nerone si toglie la vita. Galba viene proclamato imperatore.
69 : anno dei
quattro imperatori: Galba, Otone,
Vespasiano e Vitellio. Vespasiano emerge
vincitore dalle guerre civili.
70 : Tito, lio di Vespasiano, conquista
Gerusalemme e distrugge il tempio. In Gallia viene sedata la rivolta.
71 : Vespasiano si
associa al potere il lio Tito.
Dal 73 al 74 :
viene presa la fortezza di Masada, dove
si erano rifugiati gli ultimi ribelli ebrei.
79 : Vespasiano
muore, gli succede il lio Tito. Un'eruzione del Vesuvio distrugge Ercolano
e Pompei. Muore Plinio il vecchio.
81 : Tito muore,
gli succede il fratello Domiziano.
85 : i Daci, guidati dal re Decebalo, attaccano l'impero.
88 : controffensiva
romana contro i Daci, al comando di Domiziano.
89 : la rivolta
della Germania superiore impedisce a
Domiziano di concludere la spedizione contro i Daci. Viene conclusa una pace
provvisoria.
96 : Domiziano cade
vittima di una congiura, gli succede Nerva.
97 : in risposta ai
problemi economici che assillano l'impero, Nerva adotta ed associa al potere il
senatore snolo Marco Ulpio Traiano.
Legge agraria per l'assegnazione di terre ai nullatenenti.
98 : alla morte di
Nerva sale al trono Traiano.
99 : l'imperatore
torna a Roma dopo aver provveduto al consolidamento della frontiera renana.
100 : Plino il giovane pronuncia il panegirico di Traiano.
Dal 101 al 102 :
prima guerra dacica: Decebalo è costretto ad accettare che una
guarnigione romana si installi nella capitale.
Dal 105 al 106 :
seconda guerra dacica: Decebalo si uccide e la Dacia è ridotta a provincia romana. Il
territorio dei Nabatei è
trasformato in provincia d'Arabia.
Dal 111 al 113 :
Plinio governatore di Bitinia.
Dal 114 al 117 :
Traiano intraprende una camna contro i Parti, che porta alla conquista
dell'Armenia, dell'Assiria e della Mesopotamia. I Giudei di Cirene e della
Palestina si sollevano contro i romani.
117 : una rivolta
in Mesopotamia vanifica le vittorie ottenute da Traiano. L'imperatore muore
dopo aver adottato come successore Publio
Elio Adriano, che decide di abbandonare le provincie orientali e di
affidarle a re clienti.
118 : Adriano
inizia la costruzione della grande villa a Tivoli.
Dal 121 al 125 :
primo viaggio di Adriano: in Britannia (dove inizia la costruzione del vallo),
in Gallia, in Sna, in Africa, in Asia Minore ed in Grecia.
128 : viaggio di
Adriano in Africa.
Dal 129 al 134 :
secondo grande viaggio di Adriano, che tocca la Grecia e le provincie
orientali.
132 : scoppia in
Palestina una grave rivolta a seguito della fondazione sul sito di Gerusalemme
di una colonia romana di nome Elia
modulina.
136 : Adriano
adotta Lucio Ceionio Commodo che
prende il nome di Lucio Elio Cesare.
138 : Elio Cesare
muore. Adriano sceglie come successore il senatore della Gallia Narbonese Tito Aurelio Antonino, che adotta a sua
volta il lio di Elio Cesare, che assume il nome di Lucio Aurelio Vero e suo cugino Marco
Annio Vero. Alla morte di Adriano inizia il regno di Antonino.
142 : in Britannia
viene eretto il Vallum Antonini.
152 : viene domata
una ribellione in Mauretania.
161 : alla morte di
Antonino, gli succede M. Annio Vero, detto Marco
Aurelio, che condivide il potere con il fratello adottivo Lucio Vero.
Scoppia una guerra contro i Parti, il comando è affidato a Lucio Vero.
166 : Lucio Vero
conclude vittoriosamente la camna contro i Parti, l'esercito romano torna
dall'oriente portando con sé la peste. Commodo,
lio di Marco Aurelio, riceve il titolo di Cesare.
167 : i Quadi ed i Marcomanni oltrepassano il Danubio e invadono le provincie di
Pannonia, Rezia e Norico.
169 : muore Lucio
Vero.
175 : dopo una
serie di camne Marco Aurelio riesce a respingere al di là del Danubio
Quadi e Marcomanni. Il governatore della Siria Avidio Cassio si proclama imperatore ma viene ucciso dalle sue
truppe.
177 : Marco Aurelio
associa al trono il lio Commodo. Persecuzione contro i cristiani di Lione.
180 : alla morte di
Marco Aurelio, sale al trono Commodo.
182 : il prefetto
del pretorio Tigidio Perenne assume
di fatto il controllo del governo.
185 : Perenne viene
ucciso, il suo ruolo è assunto dal liberto Cleandro.
189 : Cleandro
viene fatto giustiziare da Commodo per placare il malcontento della plebe.
192 : Commodo viene
eliminato in una congiura; gli succede Publio
Elvio Pertinace.
Parte V: "Crisi e rinnovamento
(III-IV secolo)".
193 : Pertinace
è assassinato dai pretoriani, che acclamano imperatore Didio Giuliano, contro di lui si sollevano,
in Britannia D. Clodio Albino, in
Pannonia Lucio Settimio Severo ed in
Siria Caio Pescennio Nigro.
194 : Settimio
Severo sconge Pescennio Nigro.
197 : anche Albino
viene eliminato, Settimio Severo inizia una camna contro i Parti.
198 : Settimio
Severo conquista la capitale dei Parti.
208 : Settimio
Severo parte per la
Britannia, minacciata dalle incursioni dei Caledoni.
211 : Settimio
Severo muore a York, gli succedono i li Caracalla
e Geta.
212 : Geta viene
eliminato da dal fratello. Constitutio
Antoniniana: Caracalla concede la cittadinanza a tutti gli abitanti
dell'Impero.
215 : Caracalla
intraprende una spedizione contro i Parti.
217 : Caracalla
viene assassinato a Carre. Viene eletto imperatore il prefetto del pretorio Marco Opellio Macrino.
218 : Giulia Mesa, zia di Caracalla, riesce a
far proclamare imperatore Elagabalo.
Macrinio viene sconfitto ed ucciso.
221 : Elagabalo
adotta il cugino Bassiano e lo
associa al trono.
222 : Elagabalo
viene eliminato da una congiura dei pretoriani, che impongono sul trono
Bassiano, che assume il nome di Severo
Alessandro.
224 : in Persia
alla dinastia partica dei Arsacidi
succede quella persiana dei Sasanidi.
I persiani scatenano un'offensiva contro la Mesopotamia e la Siria.
Dal 231 al 232 :
controffensiva romana nelle provincie orientali.
235 : una congiura
militare porta all'uccisione di Severo Alessandro. Viene nominato imperatore un
ufficiale di origine tracica Massimino.
238 : in Africa
è proclamato imperatore il proconsole della provincia Gordiano, che si associa il lio Gordiano II. Il senato riconosce i due
gordiani, che però sono sconfitti dalle truppe di Massimino, che marcia
sull'Italia, ma viene ucciso dai suoi stessi soldati. Il senato nomina
imperatori Balbino e Pupieno, mentre i pretoriani impongono
come cesare il nipote di Gordiano I. Balbino e Pupieno sono uccisi e Gordiano III rimane unico imperatore.
241 : il re
persiano Sapore attacca la Mesopotamia e la Siria.
242 : Gordiano
inizia una camna contro i persiani.
244 : Gordiano III viene
eliminato, gli succede il prefetto del pretorio Filippo l'Arabo che si affretta a concludere la pace con Sapore.
248 : Filippo
festeggia il millenario della fondazione di Roma.
249 : l'esercito
acclama imperatore il prefetto urbano A.
Messio Decio, impegnato sul fronte danubiano contro i Goti. Filippo è sconfitto ed ucciso.
Dal 250 al 251 :
Decio scatena una dura persecuzione contro i cristiani.
251 : Decio muore
combattendo contro i Goti. Le truppe della Mesia
acclamano imperatore Treboniano Gallo,
che si associa il lio Volusiano.
253 : ancora una
volta le truppe della Mesia acclamano imperatore Emiliano, dopo che questi aveva sconfitto i Goti. Treboniano Gallo
è sconfitto e muore. Gli eserciti renani acclamano imperatore il
senatore Valeriano, che si associa il
lio Gallieno. Emiliano è
ucciso dai suoi soldati.
260 : Valeriano,
dopo esser stato sconfitto e catturato dai persiani, muore in prigionia.
Gallieno rimane unico imperatore. Secessione della Gallia, sotto Postumo, che costituisce l'Imperium Gallorum, esteso anche alla
Britannia e alla Sna.
262 : il principe
di Palmira, Odenato, riesce a respingere i persiani. Gallieno lo nomina corrector dell'Oriente.
267 : Odenato viene
assassinato, gli succede il lio Vaballato,
sotto la tutela della madre Zenobia. La Palmira assume
progressivamente il controllo delle provincie orientali.
268 : morte di
Postumo. Gallieno viene ucciso da una congiura ordita dai suoi soldati, mentre
assedia l'usurpatore Aureolo a
Milano. Gli succede il comandante della cavalleria, Claudio II detto Gotico.
I palmireni occupano l'Egitto.
269 : Claudio
sconge più volte i Goti, prendendo il cognome di Gotico.
270 : Claudio muore
di peste a Smirnio, gli succede
Aureliano.
272 : Aureliano
sconge Vaballato e Zenobia, ponendo fine allo stato separatista di Palmira.
274 : Aureliano
batte anche l'ultimo imperatore delle Gallie, Tetrico, ricomponendo l'unità dell'impero.
275 : Aureliano
viene ucciso, gli succede, per un breve periodo, il senatore Tacito.
276 : alla morte di
Tacito viene proclamato imperatore Probo.
282 : Probo viene
ucciso alla vigilia di una camna contro i Persiani, gli succede il prefetto
del pretorio Caro, che si associa i
li Carino e Numeriano.
283 : Caro
intraprende la spedizione contro la
Persia, ma dopo alcune conquiste muore. Gli succedono i due
li: Carino in Occidente e Numeriano in Oriente.
284 : Numeriano
viene ucciso in una congiura. L'esercito d'Oriente proclama imperatore Diocleziano.
285 : Carino muore
nello scontro con Diocleziano. Questo, rimasto unico imperatore, nomina come
suo cesare il generale Massimiano.
286 : Massimiano
viene elevato al rango di augusto per l'Occidente.
293 : Costanzo Cloro e Galerio sono nominati cesari, rispettivamente di Massimiano per
l'Occidente e di Diocleziano per l'Oriente.
Occidente Oriente
Augusto: Massimiano Augusto: Diocleziano
(Italia, Africa,
Sna) (Oriente)
Cesare: Costanzo Cloro Cesare: Galerio
(Gallia e
Britannia) (Illirico)
298 : Galerio
sconfitti i persiani li costringe a firmare una pace gravosa.
301 : Diocleziano
tenta di imporre un calmiere dei prezzi delle merci e dei servizi (edictum de pretiis).
Dal 303 al 304 :
grande persecuzione anticristiana.
305 : Diocleziano e
Massimiano abdicano a loro succedono come augusti Costanzo Cloro e Galerio, che
scelgono come cesari Severo e Massimino Daia.
Occidente Oriente
Augusto: Costanzo Cloro Augusto: Galerio
(Britannia, Gallia,
Sna) (Asia
Minore)
Cesare: Flavio Valerio Daia Cesare: Massimino Daia
(Africa, Italia,
Pannonia) (provincie
orientali ed Egitto)
306 : Costanzo
Cloro muore, l'esercito proclama imperatore suo lio Costantino. Anche Massenzio,
lio di Massimiano, rivendica il trono. Galerio riconosce a Costantino il
titolo di cesare e proclama Severo come augusto per l'Occidente. Massenzio
è dichiarato usurpatore.
307 : nello scontro
con Massenzio, Severo è sconfitto ed ucciso.
308 : convegno di Carnuntum, Licinio è proclamato Augusto per l'Occidente, Massimiano
Daia cesare per l'Oriente.
Occidente Oriente
Augusto: Licinio Augusto: Galerio
(Illirico e solo
nominalmente (Asia Minore)
Africa e Italia che
sono in mano
Di Massenzio)
Cesare: Costantino Cesare:
Massimino Daia
(Gallia e
Britannia) (provincie
orientali ed Egitto)
311 : Galerio
muore, dopo aver ordinato di cessare la persecuzione contro i cristiani.
Massimino Daia si proclama augusto a Nicomedia.
Occidente Oriente
Augusto: Licinio Augusto: Massimino Daia
(Illirico e solo nominalmente (Asia
Minore provincie
Africa e Italia che
sono in mano orientali
ed Egitto)
Di Massenzio)
Cesare: Costantino
(Gallia, Sna e
Britannia)
312 : Costantino,
nel segno di Cristo, sconge
Massenzio nella battaglia di ponte Milvio e si impadronisce di Roma.
313 : a Milano
Costantino e Licinio si accordano per una politica religiosa di tolleranza nei
confronti dei cristiani. Licinio sconge Massimino Daia e si impadronisce
dell'impero d'Oriente.
314 : Costantino
convoca il sinodo di Arles, cercando
di risolvere i contrasti che si erano aperti nella chiesa tra moderati e
rigoristi su coloro che avevano abiurato la fede durante le persecuzioni di
Diocleziano.
324 : sconfitto
Licinio ad Adrianopoli, Costantino riunisce tutto l'impero sotto il suo potere.
325 : il concilio di Nicea, presieduto dallo
stesso Costantino, condanna la dottrina ariana,
che negava la natura divina alla persona di Cristo.
330 : inaugurazione
della "nuova Roma", Costantinopoli.
332 : Costantino
conclude con i Goti Tervingi un
trattato secondo il quale essi riconoscono il patronato dell'impero e si
impegnano a fornire truppe.
335 : Dalmazio, nipote di Costantino, è
proclamato cesare.
337 : Annibaliano, altro nipote di Costantino,
riceve il titolo di re dei re.
Costantino muore poco dopo essersi fatto battezzare. Gli succedono i li Costantino II, in Gallia, Sna e
Britannia, Costante, in Italia ed in
Africa, e Costanzo II, in Oriente.
L'esercito acclama i nipoti di Costantino, Dalmazio ed Annibaliano.
340 : Costantino II
attacca il fratello Costante, ma viene sconfitto ed ucciso. Costante riunisce
sotto di se tutta la parte occidentale dell'impero.
350 : Costante
viene deposto ed ucciso dall'usurpatore Magnenzio.
351 : Magnenzio
è battuto da Costanzo II.
353 : Magnenzio
nuovamente battuto si uccide.
355 : rimasto unico
signore dell'Impero, Costanzo II nomina suo cesare il cugino Giuliano.
357 : Giuliano
sconge gli Alamanni sul Reno.
Costanzo II fa rimuovere l'ara pacis
dal senato di Roma.
360 : l'esercito
della Gallia proclama Giuliano augusto.
361 : la morte di
Costanzo II impedisce uno scontro con Giuliano, che rimane unico imperatore.
362 : effimero
tentativo di Giuliano di restaurare il
anesimo.
363 : Giuliano
muore nel corso di una spedizione contro i persiani. Gli succede Gioviano, che conclude una pace
disonorevole con la Persia.
364 : alla morte di
Gioviano viene proclamato imperatore l'ufficiale Valentiniano, che immediatamente associa al trono il fratello Valente, cui affida la parte orientale
dell'impero.
374 : Ambrogio diviene vescovo di Milano.
375 : Valentiniano
muore in Pannonia. Viene proclamato augusto suo lio Graziano insieme al fratello minore Valentiniano II.
378 : premuti dagli
Unni, i Goti penetrano nei Balcani e
scongono Valente ad Adrianopoli, nella battaglia Valente perde la vita. I
Goti dilagano nella penisola balcanica.
379 : Graziano si
associa al trono il generale Teodosio,
per fronteggiare la situazione in Oriente.
380 : Teodosio
proclama il cristianesimo religione ufficiale dell'impero.
381 : nel concilio di Costantinopoli Teodosio fra
promulgare severi provvedimenti contro i ani.
382 : Teodosio
conclude un trattato con i Goti col quale gli consente di stabilirsi in Tracia
a condizione che essi forniscano truppe all'impero.
383 : il comandante
snolo Magno Massimo si ribella,
Graziano, abbandonato dalle sue truppe, si ammazza, e Massimo si impadronisce
della Gallia.
384 : controversia
sull'ara pacis tra il prefetto dell'urbe Simmaco
ed Ambrogio.
388 : Teodosio interviene
in aiuto di Valentiniano II, attaccato in Italia da Massimo, l'usurpatore viene
sconfitto ed ucciso.
390 : Ambrogio
costringe Teodosio ad una pubblica penitenza, dopo che questi aveva ordinato un
massacro a Tessalonica per reprimere
una rivolta.
392 : Valentiniano
II viene eliminato, è proclamato imperatore Eugenio, sostenuto dal generale franco Arbogaste e da alcuni ani di Roma.
394 : Teodosio
attacca Eugenio e lo sconge.
395 : Teodosio
muore e gli succedono i li Arcadio,
cui spetta l'Oriente, ed Onorio, al
quale tocca l'Occidente. I due sono affidati alla tutela del generale vandalico
Stilicone.
Parte VI: "La fine dell'Impero
romano d'Occidente e Bisanzio".
397 : Stilicone
reprime la prima rivolta di Gildone
in Africa.
399 : a Costantinopoli
una rivolta capeggiata dal goto Gainas
viene repressa dalla popolazione.
402 : Stilicone
sconge i Visigoti di Alarico, che avevano invaso l'Italia.
406 : Stilicone
sconge anche gli Ostrogoti di Radagaiso. La frontiera renana viene
travolta dalle popolazioni barbariche di Vandali,
Alamanni, Burgundi, Franchi, Svevi ed Alani, che invadono la
Gallia; Svevi, Alani e Vandali passano in Sna, mentre la Britannia si distacca
dall'impero.
408 : il piano
d'intesa con i Goti concepito da Stilicone suscita l'opposizione della corte
imperiale. Stilicone viene ucciso. Alla morte di Arcadio gli succede il lio Teodosio II.
410 : Alarico
saccheggia Roma, e scende nell'Italia meridionale dove muore.
414 : Galla Placida, sorella di Onorio, viene
data in sposa ad Ataulfo, successore
di Alarico. I Visigoti si spostano in Sna.
415 : Ataulfo viene
assassinato.
417 : Galla Placida
sposa il generale Flavio Costanzo.
418 : Vallia fonda il regno Visigoto di
Tolosa, comprendente la
Francia meridionale.
421 : Costanzo si
proclama imperatore, ma muore poco dopo.
423 : alla morte di
Onorio, a Roma è proclamato imperatore Giovanni, che però non viene riconosciuto dall'impero
d'Oriente.
425 : Giovanni
è battuto dall'esercito dell'impero d'Oriente. Viene proclamato imperatore
Valentiniano III, lio di Galla
Placida.
429 : dalla Sna
meridionale i Vandali si spostano nell'Africa settentrionale.
430 : ad Ippona,
assediata dai Vandali, muore Agostino.
438 : viene
promulgato il codice Teodosiano.
439 : anche
Cartagine cade nelle mani dei Vandali.
443 : i Burgundi
danno vita ad un regno autonomo in Borgogna.
450 : alla morte di
Teodosio II gli succede sul trono dell'impero d'Oriente Marciano, scelto dal senato di Costantinopoli.
451 : il generale Ezio sconge gli Unni, che avevano
invaso la Gallia. Nel
concilio di Calcedonia viene ribadita
la coesistenza in Cristo di una natura umana e di una natura divina, contro la
dottrina di Eutiche, il monofisismo, secondo la quale Cristo
aveva solo una natura divina.
452 : il re degli Unni,
Attila, invade l'Italia ma viene
fermato da papa Leone I.
453 : alla morte di
Attila il regno degli Unni si disgrega rapidamente.
454 : Ezio viene
eliminato.
455 : Valentiniano
III è ucciso, gli succede per pochi mesi Petronio Massimo. Una flotta di Vandali approda alle foci del
Tevere: Roma è saccheggiata per la seconda volta; Massimo muore nella
fuga. Eparchio Avito è
proclamato imperatore ad Arles.
456 : Eparchio
Avito è deposto e nominato vescovo di Piacenza.
457 : alla morte di
Marciano diviene imperatore d'Oriente Leone.
Dal 457 al 461:
sotto Maggiorano l'impero d'Occidente
tenta la sua ultima riscossa.
460 : l'offensiva
di Maggiorano contro i Vandali finisce in un disastro.
461 : il generale Ricimero fa assassinare Maggiorano e
proclama imperatore Libio Severo.
465 : anche Libio
Severo viene liquidato da Ricimero.
467 : viene
proclamato imperatore d'Occidente Procopio
Antemio.
Dal 467 al 516 :
regno di Gundobaudo sui Burgundi,
durante il quale viene proclamata la lex
Romana Burgundionum, che disciplinava giuridicamente le loro consuetudini con
delle codificazioni specifiche.
Dal 470 al 480 :
periodo di massima fioritura del regno visigotico di Tolosa, che sotto il re Eurico domina su quasi tutta la Provenza e la Sna.
472 : Ricimero
assedia Antemio a Roma, la città cade ed Antemio viene ucciso. Poco dopo
moriranno anche Ricimero e l'imperatore Olibrio.
473 : sul trono
d'Occidente viene assunto Glicerio.
474 : morto Leone
gli succede sul trono d'Oriente Zenone.
L'imperatore d'Oriente oppone a Glicerio Giulio
Nepote.
475 : il generale Oreste impone sul trono d'Occidente il
lio Romolo Augustolo. Il re dei
Visigoti Eurico promuove l'allestimento di un codice, il codex Euricianus.
476 : il generale
barbaro Odoacre sconge Oreste,
depone l'ultimo imperatore d'Occidente, Romolo Augustolo, e rimanda le insegne
del potere imperiale a Zenone.
481: Clodoveo re dei Franchi.
488 : Zenone invia
in Italia il re degli Ostrogoti Teodorico,
con il compito di eliminare Odoacre.
491 : Anastasio succede a Zenone come
imperatore d'Oriente.
493 : Odoacre viene
sconfitto e ucciso da Teodorico. Inizia il regno ostrogotico in Italia.
Inizi del VI secolo
: nel regno visigotico di Toledo viene promulgata la lex Romana Wisigothorum o Breviarum
Alaricianum, raccolta di norme valide per la sola componente romana.
Dal 502 al 503 :
Anastasio blocca un'offensiva dei persiani.
507 : sconfitti dal
re dei Franchi, Clodoveo, i Visigoti sono costretti a ritirarsi in Sna.
518 : morto
Anastasio, sul trono d'Oriente sale Giustino.
526 : Teodorico
muore, lasciando il regno alla lia Amalasunta.
La collaborazione fra Ostrogoti, di fede ariana, e romani si incrina.
527 : Alla morte di
Giustino diviene imperatore d'Oriente Giustiniano.
529 : viene
pubblicata la raccolta di costituzioni imperiali nota come Codex Iustinianus. Giustiniano fa chiudere la scuola filosofica di
Atene.
532 : rivolta di Nika contro Giustiniano.
533 : è
pubblicato il Digesto, una raccolta
delle sentenze dei più famosi giureconsulti romani, e le Istituzioni, un manuale che riportava le
linee fondamentali del diritto romano.
534 : il generale
bizantino Belisario sconge
l'ultimo re dei Vandali, Gelimero,
recuperando l'Africa settentrionale, la Sardegna e la Corsica. I Franchi conquistano
il regno dei Burgundi.
535 : Amalasunta,
prima di venire assassinata dal marito Teodato,
chiede aiuto a Giustiniano. I Bizantini
invadono l'Italia, dando inizio ad una guerra contro gli Ostrogoti.
552 : Narsete, succeduto a Belisario,
sconge il re degli Ostrogoti Totila.
553 : Giustiniano
convoca un concilio ecumenico per
cercare di sanare il contrasto tra ortodossi
e monofisiti. Narsete batte anche l'ultimo sovrano degli Ostrogoti, Teia, mettendo fine al loro dominio
sull'Italia.
554 : la Prammatica sanzione estende all'Italia bizantina
la legislazione giustinianea.
565 : muore
Giustiniano.
568 : i Longobardi invadono l'Italia.