storia dell arte |
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Il manifesto di questo movimento di avanguardia, scritto da Breton, viene pubblicato nel 1934, i presupposti per la sua nascita c'erano già prima ed è stato Apollinaire a coniare questo nome per descrivere il balletto Parade, le radici letterarie sono Baudelaire, Mallarmè e Lautremond.
Gli intellettuali che ne facevano parte sono:
Artaud
Batali
Eluard
Quenau
Hanno una grande apertura interdisciplinare, credevano nella rivoluzione socialista e i loro modelli erano Freud e Marx, questo movimento occupò la scena fino al secondo dopoguerra. Il filo conduttore fra le varie discipline era la lotta alla logica e l'accettazione di ogni aspetto dell'irrazionale.
Surrealismo: automatismo psichico puro attraverso cui si intende esprimere verbalmente o in altri modi il pensiero della mente e il dettato del pensiero senza il controllo della ragione, è al di là dell'estetica e della morale.
Breton era uno studente di medicina che arruolatosi finì nel centro neuropsichiatrico dove apprese i fondamenti della psicanalisi (arte è un mezzo per rimuovere i traumi), decise di andare a Vienna per conoscere Freud ma quest'ultimo non apprezzava l'arte moderna.
Metodi per garantire il flusso di coscienza:
scrittura automatica e automatismo psichico anche in pittura: scrivere e dipingere senza un progetto, lasciare fluire i pensieri e abbandonarsi al caso;
fotomontaggio
assemblage
frottage: inventato da Max Ernst, significa appoggiare su una superficie ruvida un foglio e passarci sopra il carboncino creando cose strane
manipolazione di pellicole cinematografiche
cadavres esquis: il primo faceva un pezzo di disegno, lo copriva, passava il foglio al secondo che ne faceva un altro pezzo e così via.
Nel 1925 a Parigi c'è la prima mostra surrealista a cui partecipano:
Harp
Ernst
Masson
Man Ray
Ricasso
Dechirico
Mirò
Nel 1942 a una mostra Duchamp costruisce in una sala un'immensa ragnatela di fili e bisognava passarci attraverso per raggiungere le opere, rappresentava la difficoltà del pubblico a leggere l'arte contemporanea.
Oggetto surrealista: non è il readymade dadaista, ha una valenza più emotiva per l'artista, ha un valore artistico per il solo fatto di essere stato scelto dall'artista, l'oggetto viene rielaborato perdendo la sua funzionalità e creando shok (per esempio una tazza ricoperta di pelliccia di Oppenheim o il telefono-aragosta di Dalì). L'artista proietta se stesso nell'oggetto, ma ci sono ance oggetti poetici come le scatole trasparenti con dentro bambole o oggetti importanti di Cornell.
Ernst sposa la miliardaria Peggy Gughenein, e fa opere come:
"La Madonna che sculaccia il bambino": soggetto sacro che viene dissacrato con tre teste, rappresentanti Ernst, Breton e Eluard, che assistono a questa scena blasfema;
"Vestizione della sposa": seminudo con mantello di piume e il copricapo di civetta che rappresenta la saggezza, di fianco c'è la verginità che viene cacciata e un uomo con il volto di un uccello fantastico che rappresenta il fallo maschile.
Tutti i surrealisti sono molto legati ai tabù sessuali, ai sogni proibiti e alla psicanalisi, volevano fare uscire le paranoie nel momento di veglia e la donna veniva vista in due modi o in senso ironico o in senso torbido e problematico.
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