storia dell arte |
Kandinskij ricorda il momento in cui gli si aprì la strada verso l'astrattismo, ricorda di essere entrato nel suo studio e di aver visto qualcosa di meraviglioso: era un quadro che aveva dipinto lui appoggiato sul cavalletto capovolto. Kandinskij giunge alla non rafurazione partendo da una pittura espressionista e quindi da una accentuazione del ruolo del colore.
Nel 1909 diede il via ai quadri intitolati improvvisazioni, nel 1910 alle composizioni e nel 1911 alle impressioni. Vedeva lo spazio urativo come un campo in cui si incontravano energie fisiche (colori, linee, superfici). La sua ricerca lo condussero a lavorare a più opere contemporaneamente.
La sua esistenza fu ricca e movimentata, nato in Russia, nel 1922 decise di accettare una cattedra di insegnamento alla Bauhaus, la scuola di Arti e Mestieri fondata da Walter Gropius a Weimer, vi insegnò fino alla sua chiusura e trascorse i suoi ultimi anni a Parigi. Durante questo periodo mutò sensibilmente il suo stile. Iniziò a dare alle opere un reticolo geometrico più severo. La pasta cromatica risulta più piatta e data in modo meno istintivo. Allo spettatore l'opera risulta totalmente piatta.Durante la sua permanenza in Francia studia Matisse e Seurat.
Sintesi della teoria pittorica:
La semplice linea retta produce una sensazione di freddezza e di piattezza;
La linea verticale produce una sensazione di calore;
La linea obliqua è instabile e dinamica;
La linea curva determina un effetto di tranquillità;
La linea spezzata determina effetto di nervosismo.
Il quadrato rappresenta la stabilità ed è associato al colore rosso;
Il triangolo rappresenta tensione e dinamismo e il colore associato è il giallo;
Il cerchio rappresenta la tensione e la calma ed è associato all'azzurro.
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