Alla ricerca dell'identità europea

Alla ricerca dell'identità europea

Avendo trattato in classe i paesi europei nel Medioevo, abbiamo preferito approfondire quest' argomento con la lettura di alcune ine tratte dal libro "L'Europa medievale e il mondo moderno" dello storico Jacques Le Goff.

Dagli studi di Le Goff, il nome del continente Europa e venticinque secoli fa con un mito dell'antica cultura greca. lia di Agenore, re di Fenicia, Europa fu rapita da Giove, che, sotto le sembianze di un toro, la condusse a Creta; qui, dagli amori con Zeus, nacque Minosse.

Dal punto di vista geografico l'Europa non ha confini ben definiti con l'Asia.

I Greci sapevano che c'è un'opposizione precisa tra i due continenti. Secondo il celebre medico greco Ippocrate (V - IV sec.), gli europei sono coraggiosi ma bellicosi, tengono alla loro libertà e prediligono democrazia - Le elezioni - I gruppi parlamentari - Il governo - La Corte Costituzionale" class="text">la democrazia. Invece gli asiatici sono buoni, colti ma privi di energia.

La civiltà greca rileva alcuni dei valori fondamentali cha ancor oggi rimangono per gli europei strumenti intellettuali ed etici: l'idea di natura, di ragione, di scienza, di libertà e soprattutto il concetto di dubbio e la sua pratica. Ques'ultimo in particolare è segno di libertà.

L'impero romano conquistando molti paesi, ha lasciato un'impronta che è ancora visibile in moltè città europee, poiché è prevalentemente urbana. L'impero romano diffonde la lingua latina e abitubini che si ritroveranno sempre nei costumi europei.

La grande novità religiosae ideologica dell'Europa occidentale (dal IV sec.) è il cristianesimo. Ben presto questo si scinde in cristianesimo latino e cristianesimo greco, rendendo più profonda l'opposizione tra le due parti.

Il Medioevo si è dimostrato conquistatore e innovatore nell'ambiente della tecnologia perché ha saputo migliorare e diffondere tecniche già esistenti, anche se in un mono accellerato. Si hanno miglioramenti dal punto di vista delle fonti energetiche, dei trasporti terrestri, ma soprattutto si hanno grandi progressi nell'ambito marino. Ci sono innovazioni anche in ambito agricolo, artigianale e industriale.

Tradizionalmente, l'inizio dell'età moderna viene fatta risalire al XVI secolo con il grande fenomeno della "scoperta" del quarto continente, cioè l'America. Un altro fenomeno è l'apparire della Riforma, perché ormai c'è un'Europa protestante e un'Europa cattolica. Queste due metà entrano in un conflitto spesso feroce. Ma nonostante ciò, con l'andare del tempo oggi si percepisce meglio come tutta l'Europa sia un unico tessuto di valori cristiani che persistono.

Nella storiografia il Rinascimento è stato definito da una rivoluzione intellettuale e artistica. Un settore dove meglio si afferma la modernità è la produzione libraria con l'invenzione e diffusione della stampa. Ma ancora più importante è la lettura individuale a bassa voce che è una svolta nel rapporto dell'europeo col libro. La filosofia e la scienza non hanno alcuna svolta rivoluzionaria, se non con Gallileo.

Secondo Henri Hauser (XIV sec.) la modernità è stata individuata attraverso <<cinque rivoluzioni>>: una intellettuale, una religiosa, una morale, una politica <<nuova>> e una <<nuova>> economia.

Il XIX secolo aveva lasciato l'idea della democrazia parlamentare. In Europa realizzare la democrazia è più che mai all'ordine del giorno.

Prima unita dall'impero, l'Europa deve oggi inventare un'altra forma di unità. Quest'orientamento risponde alle sfide esterne che essa ritrova sotto forma diversa nel mondo attuale.

Oggi viene riconosciuta l'importanza per tutte le forme di potenza e di sviluppo, dell'istruzione e della ricerca. L'Europa beneficia del più vecchio capitale di alfabetizzazione. Rimane il luogo principale dell'immovazione in materia di ricerca e anche se non dispone dei mezzi neccessari per sfruttare le proprie miniere di intelligenza.