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Appunti per la Verifica di Storia
La Francia
Luigi XIV prese il potere nel 1661. Egli dichiarò subito che il suo governo sarebbe stato assolutistico, e che i funzionari direttamente sotto di lui avrebbero avuto una funzione puramente consultiva. Per controllare il potere nelle province egli elesse degli intendenti, che avevano potere che sovrastava quello delle autorità locali. Lo stato era così organizzato dall'alto verso il basso:
-Consiglio supremo di Stato, formato dal re e dai ministro degli Esteri, della Guerra e delle Finanze.
-il Gran Consiglio, con compiti giudiziari
-il Consiglio dei Dispacci, che sbriga gli affari correnti
-gli intendenti
-i governatori provinciali e i Parlamenti
In questo periodo dove l'economia francese è fortemente segnata da una dipendenza dall'agricoltura, arriva Colbert, successore al ministero delle Finanze di Fouquet. Egli rivoluzionò letteralmente l'economia francese:
Per recuperare denaro alla nazione istituì nel marzo 1662 una camera di giustizia, col compito di ricercare malversazioni e ruberie compiute ai danni dello stato. Andarono sotto inchiesta numerosi funzionari corrotti o scorretti. I risultati furono molto brillanti, rientrarono nelle casse della corona 120 milioni di franchi.
Attuò il mercantilismo: il sistema fiscale doveva essere in grado di reperire risorse da tutti gli strati sociali e lo stato doveva proteggere le imprese nazionali dalla concorrenza straniera. Quindi puntò a un sistema produttivo più possibile autosufficiente: limitò le importazioni e creò manifatture di articoli di lusso da esportare.
Si lanciò in un grande riarmo della flotta. Furono cercati alberi adatti, sistemati i porti e comprate attrezzature varie. Questo progetto non fu molto conveniente: dopo 20 anni di sforzi la Francia aveva solo poco meno di 500 navi.
Istituì diverse comnie di commercio navale nelle zone più gettonate sia in America che in Europa, ma la Francia, pur guadagnando enormi capitali, non riusciva a minacciare le grandi potenze Europee con la sua economia.
Il re a questo punto decide di prendere con la forza quello che non è riuscito ad avere con l'economia.
Rivendicando il trono di sua moglie Maria Teresa in Sna, Luigi XIV dichiara guerra al paese. Infatti il regno di Filippo IV doveva passare al lio di secondo letto Carlo II. Secondo il trattato stipulato tra il re di Francia e il re di Sna, il primo, in cambio di una cospicua somma di denaro come dote della moglie, non avrebbe dovuto richiedere il diritto di governo su quelle terre, ma la somma non fu mai versata totalmente. In secondo luogo la norma del passaggio dei possedimenti andrebbe sempre e solo al lio di primo letto. Nel 1667 Luigi attacca la Sna penetrando nei paesi bassi, dopo aver preso accordi con Carlo II d'Inghilterra, al tempo in guerra con l'Olanda. Il maresciallo Turenne occupò senza difficoltà il territorio delle Fiandre e della Franca Contea. Intimoriti dall'Espansione francese però, Olanda e Inghilterra stringono una alleanza nel 1668, alla quale si aggiunge anche la Sa. La Francia è costretta a cedere e a firmare nel maggio 1668 la pace di Aquisgrana.
Nei primi giorni dell'aprile 1672, Luigi XIV attacca le province unite: si allea con Francia e Sa e scende in campo contro gli olandesi. Quest'ultimi sono con le spalle al muro e gli alleati filofrancesi continuano l'avanzata. Il potere dell'Olanda passa a Guglielmo II d'Orange, statolder e generale supremo, di soli 22 ma grandissimo capo politico e militare. Questo ordina una mossa decisiva, fa rompere le dighe travolgendo letteralmente l'esercito francese e riportando numerose vittoria negli scontri sul mare. In questo clima di rivalsa firmò varie alleanze con paesi che si sentivano minacciati dall'espansionismo francese e nel 1678 venne firmata la pace di Nimega. Ecco con che clausole:
Le province unite che la Francia ha puntato a distruggere, mantengono la loro integrità territoriale
La Sna duramente colpita, perde la franca contea e parti dell'Artois e delle Fiandre (Luigi rafforza così le frontiere)
La Sa riottene dal Brandeburgo i territori perduti.
Tra il 1681 e il 1684 la Francia conquista territori nell'Alsazia, nella Lorena e nel Lussemburgo. Conquista poi Strasburgo e Casale Monferrato. Bombarda e umilia Genova.
Nel 1686 Sna, impero, numerosi principi tedeschi, Olanda e Sa, si riuniscono nella Lega d'Augusta. Nel 1688 la Francia dichiara guerra all'Olanda, ma nel frattempo Guglielmo d'Orange diventa re d'Inghilterra, unificando le due flotte. Altri paesi si uniscono poi alla lega come Austria e Baviera. Negli scontri terrestri la Francia riesce sempre ad avere la meglio mentre in mare la potenza egemone è la flotta Anglo-olandese. Non riuscendo a sopportare una guerra lunga e molto contesa, scossa dalle pressioni fiscali ed economiche, la Francia è costretta a cedere. Firma prima nel 1696 con Vittorio Amedeo II di Savoia un accordo che prevede l'uscita dalla Lega di questo in cambio di territori nel Piemonte, e poi nel 1697 con i trattati di Rijswijck la pace con Olanda e Inghilterra.
La Sna alla fine del XVII secolo ha una bruttissima situazione interna. Infatti il re ha sia problemi fisici e mentali, e non ha eredi. Questo gli impone ad eleggere un erede, scegliendo nel 1700 Filippo d'Angiò, nipote del re di Francia. Alla morte di Carlo II Filippo d'Angò sale al trono di Sna come Filippo V dando inizio alla dinastia dei Borbone. Luigi XIV però, crea legami di tipo commerciale con la Sna approfittando dei legami familiari, col risultato di un'alleanza tra Inghilterra, Olanda e Impero nel 1701, per poi espanderli l'anno successivo a Brandeburgo, Danimarca. Lo schieramento opposto è formato da Francia, sna, Portogallo e Piemonte. Il conflitto si chiude nel 1713 con gli accordi di Utrecht e Rastaldt. (vedi libro)
La religione Francese è Cattolica, il re, lio prediletto di Roma, è il braccio armato del papato.
Il 1^ settembre 1715 Luigi XIV muore nella reggia di Versailles. La Francia è in festa, sollevata dalla fine di questo regno lungo e oppressivo. Il corteo funebre fu preso d'assalto dal popolo.
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