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Biografia dettagliata del Che
ERNESTO GUEVARA de la SERNA - Nasce a Rosario (Argentina) il 14 giugno 1928, lio primogenito di Ernesto Guevara Lynch e Celia de la Serna. Una famiglia agiata, con radici aristocratiche ma di idee socialiste.
A due anni di età soffre del suo primo attacco d'asma. La famiglia si trasferisce nel 1932 nella città di Alta Gracia, sulle colline di Còrdoba, dietro suggerimento del suo medico.
Celia, la mamma del Che, insegnò le prime lettere a suo lio, che non poteva frequentare la scuola per l'asma. Frequentò regolarmente solo il secondo e il terzo anno; nel quinto e sesto studierà a casa. Lesse con passione per tutta la vita. La biblioteca di casa sua riuniva migliaia di volumi: libri di autori classici della letteratura universale, di storia, di filosofia, psicologia, arte, avventure, alcuni in francese. C'erano opere di Marx, Engels e Lenin, quelli con cui più tardi meglio familiarizzò. Amò la poesia dall'infanzia e fu sua comna per tutta la vita; con il suo diario in Bolivia, si trovò un quaderno delle sue poesie predilette.
Nel 1941 la famiglia Guevara si trasferisce nella città di Córdoba perché Ernesto possa cominciare i suoi studi superiori.
Nel 1942 conosce Alberto Granado durante una partita di calcio.
A 15 anni di età intraprende un viaggio verso le provincie del nord dell'Argentina su una bicicletta alla quale ha aggiunto un piccolo motore. La sua prodezza sportiva non passa inosservata, e una società lo fotografa e divulga il manifesto di quel giovane atletico che impugna con fermezza il manubrio.
Nel 1947 la famiglia Guevara si stabilisce a Buenos Aires e Ernesto entra nella Facoltà di Medicina.
Continua gli studi universitari dimostrando speciale interesse per la ricerca relativa ai problemi dell'asma, dell'allergia, della lebbra e della nutrizione. Fa' praticantato all' Istituto di Ricerca sulle Allergie e già sta pensando di dedicare la sua vita a curarle.
Durante il 1952, fa' il suo primo viaggio attraverso l' America Latina insieme a Alberto Granados su una vecchia moto, una Norton. Attraversano alcune provincie dell'Argentina, Cile, Perù, Colombia e Venezuela.
La visita alle miniere di rame di Chuquicamata (Cile) è particolarmente rivelatrice, perché in nessun luogo come in quello avevano avuto un impatto con un tale grado di sfruttamento degli operai, di discriminazione dei nativi rispetto ai nordamericani. Il dolore della nostra America scende nei nervi dello studente argentino: eccola la realtà neocoloniale messa a nudo e rivelata come nessun libro può descrivere.
Ritorna a Buenos Aires deciso a finire la sua carriera di medicina. Il 12 giugno 1953 si laurea.
Nel luglio 1953 inizia il suo secondo viaggio in America Latina. In questa occasione visita Bolivia, Perù, Ecuador, Colombia, Panama, Costa Rica, El Salvador e Guatemala.
Quando Ernesto percorre i paesi della costa pacifica dell'America del Sud, visitando le miniere di rame, i popoli indigeni e i lebbrosari, dove dimostra il suo profondo umanesimo, cresce e si ingigantisce il suo modo rivoluzionario di pensare e il suo fermo antimperialismo.
In Guatemala conosce Hilda Gadea, con la quale si sposa nell'estate del 1955; dalla loro unione nasce sua lia Hilda Guevara Gadea. Nello stesso anno conosce Fidel Castro.
[] In terra azteca mi incontrai nuovamente con alcuni elementi del 26 luglio che avevo conosciuto in Guatemala e feci amicizia con Raúl Castro, il fratello minore di Fidel. Egli mi presentò il capo del Movimento quando già stavano pianificando l'invasione a Cuba.[] Parlai con Fidel per tutta la notte. E all'alba già ero il medico della sua futura spedizione. In realtà, dopo l'esperienza vissuta attraverso i miei viaggi per tutta l'America Latina non ci voleva molto per incitarmi a entrare in qualsiasi rivoluzione contro un tiranno, ma Fidel mi impressionò: era un uomo straordinario. Le cose più impossibili erano quelle che affrontava e risolveva. Aveva una fede eccezionale che una volta partito verso Cuba, sarebbe arrivato. E che una volta arrivato avrebbe lottato. E che lottando, avrebbe vinto. Condivisi il suo ottimismo. Bisognava fare, lottare, concretizzare. E smettere di piangere e lottare. E per dimostrare al popolo della sua patria che potevano aver fede in lui, perché quel che diceva lo faceva, proclamò le famose parole: nel 56 saremo liberi o saremo martiri e annunciò che prima della fine dell'anno sarebbe sbarcato in un luogo di Cuba a capo della sua spedizione.
Il 31 dicembre 1958 è il trionfo della Rivoluzione.
Il 2 gennaio 1959 si trasferisce a La Habana. Il 9 febbraio Ernesto Guevara de la Serna, per i suoi meriti e i suoi servizi prestati a Cuba, è dichiarato dal Consiglio dei Ministri cittadino cubano.
Il 2 giugno 1959 si sposa in seconde nozze con la sua comna di lotta della Sierra del Escambray, Aleida March de la Torre, dalla quale avrà quattro li: Aleida, Camilo, Celia e Ernesto.
Durante la sua permanenza a Cuba si distingue nella organizzazione delle attuali Forze Armate Rivoluzionarie (FAR). Fonda la rivista Verde Olivo, su cui scrive numerosi articoli.
Fidel lo designa capo del Dipartimento dell'Istruzione e della Cultura, incarico che svolge simultaneamente ad altre diverse occupazioni e impegni personali, poiché oltre alla sua insaziabile sete di lettura era un amante degli sports sin dall'infanzia.
Deve porre a termine missioni fuori dal territorio cubano: diplomatiche, politiche, etc. E' incaricato alla riforma industriale. Poi, il 26 novembre 1959, Fidel decide di nominarlo presidente del Banco Nacional de Cuba, incarico che svolge con successo. Nei momenti difficili, di minaccia di aggressione, il Che compie missioni di straordinaria importanza come capo militare. Si distingue come dirigente politico, soprattutto per il suo stretto rapporto con le masse. Con la sua intelligenza era capace di intraprendere, con la massima sicurezza, qualsiasi compito di qualsiasi tipo, in qualunque direzione. Partecipa a numerose conferenze internazionali.
Alla fine del 1960 gli USA decretano un embargo commerciale totale contro Cuba e all'inizio del 1961 interrompono tutte le relazioni diplomatiche.
[9 ottobre 1967 La Higuera - Bolivia]
Dal marzo 1965 il Che smette di apparire in pubblico. Questo fatto mette in moto la proanda nemica che si si prodiga a lasciar circolare le più svariate versioni circa le cause della sua enigmatica sparizione. La sua missione come ambasciatore delle idee della Rivoluzione Cubana era arrivata alla fine. Nel 1966 con Fidel prepara una nuova missione nella Bolivia, dove arriva il 3 novembre.
L' 8 ottobre 1967 a La Higuera, il Che cade nelle mani dell'esercito. L'alto comando decide di fucilarlo immediatamente. Il 9 ottobre, un soldato Boliviano esegue l'ordine. Anche se la stampa internazionale offre 125.000 dollari per il diario del Che in Bolivia, i rivoluzionari boliviani si assicurarano che questo arrivi a Cuba quello stesso anno, facendo fallire il piano della CIA di fare proanda anticomunista con copie alterate o false delle parole del Che.
Il 1 luglio 1968 il diario è pubblicato a Cuba e distribuito gratuitamente. Il testo causa uno scandalo internazionale per la descrizione di come Bolivia e USA trattano i prigioni di guerra. L'esempio del Che ispira da allora centinaia di migliaia di giovani 'e di pensieri' nel mondo.
Il 28 giugno 1997 un gruppo di esperti Cubani e Argentini scopre una fossa comune a Vallegrande (Bolivia) con i resti del Che e di atri 6 guerriglieri.
Il 12 luglio 1997 è ricevuto all'aeroporto di San Antonio de los Baños dalla sua famiglia e dai comni. I resti del Che riposeranno temporaneamente nella sala Granma del Ministero delle Forze Armate e saranno traslate nel mese di ottobre in un mausoleo nella Piazza Ernesto Che Guevara a Santa Clara.
La prima grande battaglia: vincere l'asma
I primi due anni del piccolo Ernestito, così lo chiama la madre, trascorrono nell'agio e nell'affetto. Ma, un mattino del maggio 1930, Celia lo porta a fare il bagno in unfiume. Quando esce dall'acqua, il bimbo trema e batte i denti.Ernesto si ammala di polmonite. All'incidente segue ben presto ilprimo attacco d'asma, malattia che condizionerà la sua vitae quella di chi gli sta accanto. Negli anni successivi, igenitori, in cerca di un clima più salubre, sitrasferiscono di continuo; si stabiliscono infine nei pressi diCòrdoba, ad Alta Gracia, ai piedi della Cordigliera delleAnde.
Ma l'asma è particolarmente tenace: di crisi incrisi, Ernestito deperisce. 'Allora, perso per perso, si èdeciso di lasciarlo libero', ricorderà la sorella AnaMaria, 'e come un uccello al quale si apre la gabbia, il Che inerba, fino a quel momento confinato nella sua camera, scoprel'esterno, la natura'. Quasi a voler scongiurare il destino,Ernesto comincia a praticare intensamente gli sport, inparticolare il nuoto e il football.
In poco tempo il bambino gracile, fino ad allora rifugiatosi nei libri, diventa un ragazzo robusto, e può scorrazzarenella natura giocando con i piccoli indios dei dintorni.Già allora, a soli nove anni, la disparità socialelo sconvolge e lo indigna. Le condizioni di vita dei comni digioco sono estremamente povere. Lefamiglie indie accalcano diecipersone in un unico locale, e per proteggersi dal freddo i bambiniinfilano fogli di giornale sotto i loro cenci. Ernestito li portaspesso a casa sua. Siamo nel 1937.
Ernesto padre fonda un comitato di sostegno alla Repubblicasnola; Ernestito, invece, trasforma la casa di famiglia in casadel pueblo, la 'casa del popolo'.
Lo sportivo e l'intellettuale: anni di formazione
A quattordici anni Ernesto decide di giocare a rugby echiede ad Alberto Granado, sei anni più grande di lui efratello del suo comno di collegio Tomàs, di iniziarloallo sport. E una scelta che sconvolge i genitori: non solol'ostinato lio decide di combattere le proprie debolezzefisiche scegliendo uno sport violento, ma d'ora in poioccorrerà accomnarlo alle partite con un antiasmatico aportata di mano.
Oltre il rugby e il nuoto, la pelota basca e l'atletica,Ernesto ama il tennis e il golf. Quando non pratica sport, gioca a scacchi, passione intellettuale che coltiverà per tutta la vita. A quindici anni - mente sana in corpo sano - ribatte all'amico Alberto, appena uscito di prigione per avere partecipato a una manifestazione studentesca: 'Scendere in piazza per farmi pestare Se non mi danno uno schioppo, io non manifesto proprio nulla'.
Sportivo perfetto, Ernesto rimane comunque ciò che è sempre stato: un lettore appassionato. Legge Freud eKipling, Baudelaire e Shakespeare, Garcia Lorca e SofocleDotato di una sensibilità profonda, fin da giovane compone versi; la scrittura e la poesia sono passioni che non lo abbandoneranno più. A diciassette anni redige un trattato di filosofia ispirato a Voltaire e, nello stesso periodo, comincia a stendere un diario che continuerà per tutta la vita.
All'inizio del 1947, forse per curare se stesso, più probabilmente perché intenzionato a dedicarsi al prossimo,Ernesto decide di diventare medico. Anche se la sua'università' prediletta è la strada, o i campi incui lavorano i contadini, si reca a Buenos Aires per proseguiregli studi. Molto presto, però, gli si presenta l'occasionedi fare pratica. Alberto Granado, fresco di laurea in medicina eormai suo carissimo amico, gli propone di raggiungerlo durante levacanze nel lebbrosario in cui lavora, a San Francisco del Chanar,nella Cordigliera del 1948, Ernesto sistema alla meglio un motoresulla sua bicicletta e parte per raggiungere Alberto, a circaottocentocinquanta chilometri dalla capitale. Un primo viaggioche, a ben vedere, suona come un preludio.
Sul cammino della maturità
A ventitré anni, Ernesto e Alberto si avventurano inun progetto
più ambizioso: un viaggio di sette mesi, dicirca diecimila
chilometri, attraverso l'America Latina. A dire ilvero, i due
amici hanno riflettuto a lungo sulla destinazione.Dapprima
hanno pensato all'Europa, affascinati dalla cultura delvecchio
continente. Poi prevalgono le loro radici culturali: adattrarre
Ernesto come una calamita sono le grandi civiltàprecolombiane.
Il 29 dicembre 1951 i due partono da C6rdoba, nelcentro
dell'Argentina, sulla Poderosa II, la loro mitica moto.Visto a
posteriori, il viaggio lungo il cono sudamericano assumeun
evidente valore simbolico: coincide con lo spegnersi
dellecosiddette rivoluzioni tradizionali (incominciate nel 1819) e
conl'attizzarsi dei primi focolai rivoluzionari di Fidel Castro.
Neldiario che pubblicherà con il titolo Notas de viaje,Ernesto
trascrive le sue considerazioni sugli indios, suicontadini e sugli
operai oppressi.
Quando infine la Poderosa II muore per sfinimento, la
coppiaprosegue il peregrinaggio a bordo di camion o di treni
affollati,mescolata agli indigeni, a stretto contatto con la
miseria, larassegnazione, l'ingiustizia. Il Cile è il primo paese
incui si fermano. Un Cile sconcertante, come commenterà
poiErnesto nel suo diario: 'Da più di un anno rifletto suquesti
appunti, ma non riesco ancora a formulare un'idea compiutadel
Cile'. Tuttavia, la tappa cilena si riveleràfondamentale.
Nel marzo del 1952, Alberto ed Ernesto visitano le minieredi
rame della Braden Company, a Chuquicamata. E lì, difronte a
quelle vite spezzate, restano folgorati. Per Ernestoè ormai
chiaro: il suo avvenire saràpolitico.
Più i camion avanzano verso nord, più visalgono viaggiatori di
tipo europeo. Un giorno, un diluvio siabbatte sul pianale, e ai
bianchi viene offerto di ripararsi incabina. Sulle prime Ernesto e
Alberto, di fronte alle donne e aibambini bagnati fradici,
rifiutano con fermezza; ma poi, guardaticon sospetto per
l'incomprensibile rifiuto, finiscono peraccettare. Quella
rassegnata accettazione della superioritàdei bianchi li sconvolge
profondamente. Arrivati in Perù,si dirigono verso il Machu
Picchu, obiettivo primario dellaspedizione. L'ascesa della vetta
andina comincia il 3 aprile 1952.Fin dai tempi della conquista
snola, gli indios delle Ande nonhanno mai smesso di
ribellarsi. Una delle sommosse piùsignificative si svolse nel
1745 per iniziativa di JoséSantos Atahualpa. Discepolo dei
gesuiti, Atahualpa riuscì aeludere le trappole tesegli dagli
snoli per una quindicina d'anni. Trent'anni dopo, il meticcio
José Gabriel TupacAmaru Condorcanqui, rivendicando il titolo
di erede degli ultimiimperatori inca, si pose alla guida di una
rivolta contro ildominio iberico. Morto squartato, resta per gli
indios il simbolodella rivolta contro i bianchi. Di sommossa in
sommossa, il popoloindio- a cui Simon Bolivar concederà lo
statuto dicittadinanza solo nel 1825 - rimarrà il simbolo
viventedell'oppressione bianca e colonizzatrice.
Scesi di nuovo in Amazzonia, Ernesto e Alberto raggiungono
abordo di una piccola imbarcazione il lebbrosario di San Pablo
inPerù. Convinti che quel tipo di lebbra non sia contagioso,fanno
togliere le bende agli indios. I malati possono quindiesporre
all'aria il corpo e giocare a calcio con i due visitatori,scambiati
per esseri quasi soprannaturali. I due provvidenzialimedici
ripartiranno con la morte nell'anima, tristi per ildistacco dai loro
nuovi amici. Ernesto racconta la despedida inuna lettera ai suoi
genitori: 'Per darci l'addio, i malati hannoorganizzato una banda
musicale. Il fisarmonicista non avevapiù le dita della mano
destra e le aveva sostituite constecche di bambù legate al polso.
Il cantante era cieco equasi tutti erano surati dalla forma
nervosa che la malattiaassume in questa regione. Tutto ciò si
svolgeva alla lucedi falò e di lanterne. Uno spettacolo da film
dell'orrore,anche se resterà uno dei ricordi più belli della
miavita'. A bordo del Mambo-Tango, la zattera che i lebbrosi
hannocostruito per loro, Ernesto e Alberto proseguono il viaggio
sulfiume. A Leticia (Colombia), il porto amazzonico tra ilPerù e
il Brasile, si improvvisano allenatori-giocatori dicalcio. Dopo
due settimane prendono il volo per Bogotà, abordo di un aereo
militare.
La capitale colombiana non piace ai due. Ernesto la
giudica'tetra, quasi macabra' Il forte inquinamento gli scatena
nuoveviolente crisi d'asma. I due argentini hanno inoltre la
sensazioneopprimente di vivere in una città occupata, unacittà
in cui regna il terrore del governo di LaureanoGomez.
Discutendo con alcuni studenti, i due amici si rendonoconto del
clima politico e di come il timore della repressionescoraggi
qualsiasi velleità di opposizione.
Il paese è in piena Violencia, un particolare tipo dirivoluzione
cominciato il 9 aprile 1948 con l'assassinio di JorgeEliecer
Gaitàn, presidente populista. Nonostantel'inesistenza di prove,
si grida al complotto comunista e il paeseprecipita nella guerra
civile. Le cause della 'violenza' sonoprettamente politiche,
anche se coincidono con una sommossacontadina contro i
produttori di caffè. Il 26 luglio 1952,il viaggio di sette mesi
giunge al termine, e i due amici siseparano. Alberto resta a
Caracas, dove diventeràricercatore e fonderà un centro;
Ernesto ritorna a BuenosAires per portare a compimento gli
studi di medicina.
Tramite Hilda, Ernesto conosce Nico Lopez, detto el
Flaco('magro' in snolo), superstite dell'attacco della
Moncadacontro la dittatura cubana. Nico nutre una fede
incrollabile nellavittoria dei rivoluzionari cubani e parla di Fidel
Castro congrande passione.
Hilda ed Ernesto non abitano insieme ma condividono
unacomplicità feconda. Ninfa Egeria dei Latinos esiliati,Hilda
diventa la musa di Ernesto, che le dedica versi. Vanno ateatro,
parlano di Sartre e di Freud, dell'avvenire del mondo ingenerale
e di quello del socialismo in particolare, convinti delloro legame
indissolubile. Non sempre
concordano, ma ciascuno difende la propria idea con
moltaspontaneità, sapendosi ascoltato. Una sera discutono
delMuro di Sartre, dopodiché Ernesto regala a Hilda La pelledi
Malaparte e le fa conoscere gli scritti di Rimbaud.
Ma in Guatemala il tempo della rivoluzione volge al termine.Nel
febbraio 1954, il clima diventa fosco. Il vento dilibertà che
infiamma gli spiriti preoccupa il governoamericano. Per le
strade circolano notizie allarmanti: il paesesta per essere
invaso. Ernesto si esalta. Propone ad Arbenz diarmare i
contadini, di darsi alla macchia, e si impegna nellaguerra civile.
Il 18 giugno 1954, gli americani bombardano lacapitale. Ernesto,
fra i bagliori degli incendi, matura unadeterminazione
incrollabile
LES EVENNEMENTS DUGUATEMALA
Une vue généralde GUATEMALA
CITY qui auraitété bombardée par les avions rebelles.
23.584 INTERCONTINENTALE
Il 26 giugno, Arbenz depone le armi. La modulazionescatena
panico tra gli esiliati latinoamericani, che siprecipitano nelle
rispettive ambasciate. Ernesto scrive a sua ziaBeatriz: 'Gli
yankee hanno gettato una volta per tutte la mascherada buoni
che Roosevelt aveva messo loro, e ormai conducono ungioco
dietro le quinte non molto pulito. [] Mi sonoarruolato nelle
'brigate della gioventù per ricevere unaddestramento militare e
andare dove sarà necessario.[] Una missione militare
nordamericana ha incontrato ilpresidente Arbenz e lo ha
minacciato di radere al suolo il paesese non si ritira. A ciò si
aggiunge una dichiarazione diguerra dell'Honduras e del
Nicaragua, alleati degli Stati Uniti.[ . ] Sono in procinto di
partire per il Messico.Qualunque cosa succeda, prenderò parte
alla prossimarivolta armata'.
'!Aqui va un soldado deAmerica!'
Tornato in Argentina, Ernesto Guevara consegue la laurea
inmedicina a tempo di record. Ha voluto mantenere la promessa
fattaalla madre. Ma il viaggio lo ha messo a confronto con
lesofferenze della gente. Già nel maggio del 1953 smania
diriprendere la strada. Insieme a un nuovo comno, Calica, il
7luglio sale sul treno Yacuiba Pocitos che ha per destinazione
ilPerù. Carlos Ferrer, detto Calica, è lio deldottor Ferrer
Moratel, medico curante di Ernesto ad Alta Gracia.Celia li
accomna alla stazione Belgrano. Quando il treno parte,la
madre corre lungo la banchina. Ernesto sorridente si affacciaal
finestrino e grida parole rimaste storiche: '!Aqui va unsoldado
de America!'
Le nuove peregrinazioni non hanno per Ernesto lo
stessosignificato del primo viaggio. Studiare in loco le
condizionipolitiche dello sfruttamento non gli basta più. Ha
bisognodi agire. A Lima, i due argentini vengono a sapere che
ilGuatemala sta diventando terra d'asilo politico grazie;al
generaleJacobo Arbenz, fervido sostenitore delle idee
progressiste.Ernesto decide quindi di rinviare l'incontro con
Alberto Granado -previsto in Venezuela, dove imperversa la
dittatura di Marco PerezJimenez - e di imboccare la strada più
lunga per recarsi inGuatemala.
Dopo un percorso di alcuni mesi attraverso la Bolivia e ilPerù, i
due amici si separano. Calica ritorna a BuenosAires ed Ernesto
prosegue in direzione nord, verso l'Ecuador,insieme a un nuovo
comno argentino, Eduardo Garcìa dettoel Gualo. In ottobre i
due amici salpano dal porto ecuadoregno diGuayaquil per
Panama, a bordo di una nave della comnianordamericana
United Fruit. Raggiunta la Costa Rica, terra in cuitrovano asilo
molti profughi latinoamericani, Ernesto incontrarifugiati cubani,
oppositori del regime di Batista. Un incontropiù che decisivo. Ci
sono Calixto Garda, futuro comandantedell'armata ribelle, e
Severino Roselì, imminenteprotagonista della rivoluzione
cubana. Entrambi
hanno partecipato alla prima significativa operazione
armatacontro il dittatore cubano, il 26 luglio alla caserma di
Moncada.Ernesto interroga instancabilmente i cubani sul loro
capo, sulloro paese e sulla situazione politica. Incontra anche il
dottorRomulo Betancourt e Juan Bosch, futuri presidenti del
Venezuela edella repubblica di Santo Domingo. Sono tutte
occasioni perdiscussioni appassionate, occasioni per dimostrare,
fosse anchesolo a se stesso, che lui ha le doti per lanciarsi
nell'azionepolitica. Incontri premonitori. Il futuro Che intuisce
chel'occasione per agire non tarderà a presentarsi.
Profondamente colpito dal racconto degli uomini di
Castro,Ernesto scrive a sua zia Beatriz: 'Durante il viaggio nei
dominidella United Fruit [è il modo in cui sintetizza ilsistema
nordamericano], ho potuto verificare quanto siaterribile il loro
potere. Ho giurato di non fermarmi sino a quandonon vedrò
sterminate quelle piovre capitaliste. Ora sonodiretto in
Guatemala, dove voglio perfezionarmi per diventare unvero e
proprio rivoluzionario'.
Alla fine del 1953, quando raggiunge Città del Guatemala,
Ernesto sembra momentaneamente liberato dall'asma: ora può
respirare a pieni polmoni 'l'aria rivoluzionaria', a lui del tutto
congeniale. In una lettera alla madre confida:'Sento finalmente
che qualcosa si sta preparando'. In effetti, in Guatemala sta
fermentando una rivoluzione, sotto l'egida del presidente
Jacobo Arbenz. Da circa mezzo secolo il Guatemala è in balia
delle grandi comnie frutticole nordamericane(in particolare
la United Fruit). Il colonnello Arbenz ha tentato
coraggiosamente una riforma agraria, che favorisce i contadini
guatemaltechi, ma lede gli interessi capitalistici statunitensi.La
Casa Bianca, però, non è disposta a lasciarsisottrarre nulla. E
fin dall'autunno del 1953, sul piccolo statolibertario del
presidente Arbenz cominciano ad addensarsi moltenuvole.
Durante l'ultima settimana dell'anno, Ernesto incontra
laperuviana Hilda Cadea, sua futura moglie. È una Aprista
(daApra, Alianza Para la Revoluciòn Americana),
oratricebrillante, animata da un fervore rivoluzionario che
seduceErnesto. Dal loro primo incontro, il giovane rimane
affascinatodalla foga e dalla chiarezza dei suoi discorsi, mentre
Hilda simostra più circospetta: le sembra troppo bello per
crederlointelligente. Ernesto e Hilda si incontrano più volte.
Siscambiano libri: Tolstoj, Gor'kij, Dostoevskij, ma anche
Kropotkine Marx. Hilda lo aiuta a perfezionare la sua
educazione politicaprestandogli La nuova democrazia di Mao.
Breve biografia
14 Giugno 1928
nasce a Rosario de la Fe, una delle principali città dell'Argentina, da Ernesto Guevara
Lynch e da Celia de la Serna, ambedue cattolici non praticanti, dalle idee socialiste,
nonostante le origini aristocratiche.
La sua adolescenza coincide con i giorni turbolenti del peronismo. gli studenti
Cordoba entrano in sciopero. L'amico Alberto Granados è arrestato durante una
manifestazione e trasferito al commissariato centrale di Cordoba, dove Ernesto si
recherà più volte a visitarlo.
La famiglia si trasferisce a Buenos Aires, ma , nonostante la lontananza di 600 Km,
Ernesto trascorre molto del suo tempo con l'amico Alberto granados.
Ernesto si iscrive alla facoltà di medicina.
Ernesto conosce Berta Gilda Infante, conosciuta come Tita, membro della gioventù
comunista Argentina. Tra i due si instaura un rapporto di profonda amicizia. Insieme
leggono testi marxisti e discutono di attualità.
Mentre studia medicina, lavora per mantenersi: come infermiere nella flotta mercantile
statale sulle petroliere, come praticante all'ufficio di igene municipale, nel consultorio e
nel laboratorio di patologia del suo professore.
Dicembre 1951
A bordo di una vecchia motocicletta 'Norton' 500cc parte con Alberto Granados per
il primo viaggio nel Sud dell'Argentina e in America Latina.
17 Luglio 1952
Sono a Caracas. Ernesto qui trova il denaro inviatogli dalla famiglia: si separa
dall'amico e si imbarca su un aereo che lo riporterà in Argentina, dopo sette mesi di
viaggio.
11 Aprile 1953
Si laurea presso la facoltà di medicina di Buenos Aires con una tesi sull' allergologia.
Dicembre 1953
Ernesto , arrivato in Guatemala, ha una lettera di presentazione per Juan Angel Nunez,
membro del governo di Arbenz, e attraverso lui consce l'esiliata peruviana Hilda
Gadea, che sposerà qualche mese dopo. tramite Hilda entra in relazione con il gruppo
di rifugiati cubani appena arrivati in Guatemala, dopo l'assalto alla caserma Moncada.
Qui iniziano a chiamarlo 'Che'. lavora come medico al servizio del governo
costituzionale.
12 Febbraio 1954
scrive alla zia Beatriz che è entrato nel partito comunista guatemalteco e lavora anche
come medico dei sindacati.
10 maggio 1954
In una lettera alla madre scrive: 'in Guatemala potrei diventare molto riccometter
su una clinica e dedicarmi all'allergologiaFarlo sarebbe i più orribile tradimento ai due
Io che lottano in me, il socialista e il viaggiatore'
20 Giugno 1954
Scrive ancora alla madre, analizzando i pericoli che gravano sulla repubblica
democratica del colonnello Arbenz, osteggiata dalla United Fruit, che ha assoldato
mercenari onduregni e promuove bombardamenti sulla capitale.
settembre 1954
decide di partire per il Messico.
Dicembre 1954
E' assunto come redattore all'agenzia 'Prensa Latina'
Maggio 1954
Arrivano in Messico Fidel e Raùl Castro
Luglio - Agosto 1955
Che Guevara viene presentato a Fidel Castro a casa di Maria Antonia Gonzales de
Paloma. Dopo una notte passata a parlare, Fidel decide di arruolarlo come medico
della sua spedizione per la liberazione di Cuba.
24 Settembre 1955
Scrive alla madre delle ripercussioni in America Latina della caduta di Peròn. Poi
continua: 'ti comunico la nuova ufficialmente, perché tu la trasmetta agli altri: mi sono
sposato con Hilda Gadea e avremo tra poco un lio'
Marzo 1956
Scrive alla madre datando '25 della nuova era', per annunciare la nascita di Hildita, la
sua primogenita .
20 Giugno 1956
Viene arrestato con Fidel Castro, Universo Sanchez, Ramiro Valdès e con altri tra i
quali Maria Antonia Gonzales.
2 Luglio 1956
Al processo vengono liberati tutti i prigionieri tranne Castro, Guevara e Calixto Garcìa,
a causa del permesso di soggiorno scaduto.
10 luglio 1956
Dal carcere Ernesto scrive una lettera ai genitori nella quale rivela i suoi legami con i
rivoluzionari cubani e afferma di aver abbandonato la medicina.
31 Luglio 1956
Dopo l'avvenuta scarcerazione di Castro, anche Guevara e Garcìa vengono scarcerati.
25 Novembre 1956
Si imbarca sulla nave 'Granma'. La rotta prevedeva un giro a sud di Cuba lungo la
Giamaica e le isole del Gran Caiman e lo sbarco a Niquiero , nella provincia oientale.
5 Dicembre 1956
Dopo 10 Giorni dalla partenza, raggiunta Alegrìa del Pio, subiscono un attacco e forti
perdite. Anche il Che viene ferito.
17 Gennaio 1957
I 22 uomini di Castro attaccano la Caserma marina da guerra di La Plata,
conseguendo la prima vittoria
Marzo 1957
La colonna viene rinforzata con arrivi da Santiago.
28 Maggio 1957
Fidel riesce vittorioso a Uvero, sulla costa orientale.
Giugno 1957
Guevara e la sua 'Cuarta Columna' operano sulla Sierra Maestra Centrale attorno a El
Hombrito.
10 Settembre 1957
Vittoria a Pino de Agua.
6 Dicembre 1957
il che viene ferito ad Alto de Corado.
14 Dicembre 1957
Successo di Veguitas. Batista perde 170 Uomini
24 Febbraio 1958
Iniziano nella Sierra le trasmissioni di 'Radio Rebedele', organizzata da Guevara.
Agosto 1958
Castro stabilisce il suo quartier generale a La Plata. Il che è nominato comandante
dell'ottava colonna, cui è affidato l'obiettivo strategico di dividere in due l'isola.
18 Ottobre 1958
La colonna realizza azioni di disturbo per non permettere lo svolgimento delle elezioni.
16 Dicembre 1958
Guevara fa saltare il ponte sul Rio Falcon, isolando la città di Santa Clara. Muove
attacchi all'esercito di Batista in varie località.
21 dicembre 1958
Attacco simultaneo e vittorioso alle città di Cabaiguan e Guyos.
30Dicembre 1958
Il Che entra vittorioso a La Habana , mentre Fidel Castro entra a Santiago de Cuba.
9 Febbraio 1959
Il nuovo consiglio dei ministri lo dichiara cittadino Cubano.
2 Giugno 1959
Sposa Aleida March, che ha partecipato a tutta la camna sulle montagne
dell'Escambray. da lei avrà tre li: Aleidita, Celia e Camilito.
13 Giugno 1959
Parte come ambasciatore con l'incarico di stabilire relazioni economiche con paesi
afro - asiatici.
Ottobre 1959
Al suo rientro è nominato capo del movimento di industrializzazione dell'INRA.
Novembre 1959
E' nominato presidente del Banco Nacional.
Ottobre 1960
A capo di una delegazione commerciale compie una visita ufficiale in Cecoslovacchia,
Unione Sovietica e Cina.
15 Aprile 1961
Attacco aereo da parte di due bombardieri B26 alla pista di atterraggio di Ciudad
Libertad e alle basi aeree di Banos e di Santiago.
17 Aprile 1961
Oltre 1500 uomini, mercenari ed ex soldati di Batista, sbarcano a Playa Larga e a
Playa Giròn. In 72 Ore vengono catturati e condotti prigionieri a La Habana.
Agosto 1961
Dirige la delegazione cubana al primo incontro del CIES (Conferenza Interamericana
Economica e Sociale) a Punta del Este (Uruguay). Nel suo discorso ridicolizza la
spedizione mercenaria a Cuba, avvenuta in Aprile. Chiede trattori. Espone il suo tema
della rivoluzione continentale.
Luglio 1963
Visita l'Algeria di Ben Bella
9 dicembre 1964
Pronuncia un discorso all'Assemblea dell'ONU a New York: 'nel momento in cui
fosse necessario sarei disposto a dare la mia vita per uno qualunque dei paesi
dell'America Latina, senza chiedere nulla a nessuno, senza esigere nulla, senza
sfruttare nessuno'
14 Dicembre 1964
Parte per il Mali .
Gennaio - Febbraio 1965
Visita Congo, Brazzaville, Guinea, Ghana, Dahomey, Tanzania ed Egitto.
24 Febbraio 1965
E' ad Algeri per partecipare al secondo seminario economico dell'Organizzazione della
Solidarietà Afroasiatica. Pronuncia un discorso critico nei riguardi dell'URSS, che
rimprovera di abuso nei trattati economici.
14 Marzo 1965
Appare per l'ultima volta in pubblico.
Marzo 1965
Si reca come consulente militare in Africa.
3 Ottobre 1965
castro legge pubblicamente il discorso d'addio del Che.
3 Novembre 1966
e in Bolivia con un passaporto intestato a Adolfo Mena Gonzales. Il suo nome
di battaglia è Ramòn.
6 Novembre 1966
Raggiunge la fattoria base della guerriglia boliviana a Nancahuzu.
23 Marzo 1967
Primo scontro a fuoco con i militari boliviani.
8 Ottobre 1967
Il gruppo del Che è accerchiato da centinaia di uomini nel canalone El Yuro. Il Che,
ferito alle gambe, viene catturato. Trasportato nella scuola del villaggio di Higueras,
viene interrogato. Non risponde ad alcuna domanda.
9 Ottobre 1967
Viene ucciso con una raffica di fucile mitragliatore, alle ore 13, 10, dal sergente Mario
Teran per ordine del presidente boliviano Renè Barrientos.
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