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Borghesia In origine, il termine definiva l'insieme dei cittadini liberi delle città europee durante il Medioevo; in seguito divenne sinonimo di ceto medio.
Storia
Il termine fu applicato inizialmente in Francia agli abitanti delle città medievali o dei borghi che occupavano una posizione sociale intermedia tra i contadini e la nobiltà terriera. Queste persone erano generalmente mercanti, commercianti e artigiani, in seguito anche banchieri e imprenditori. Con lo sviluppo delle città medievali come centri di commercio, la borghesia cominciò a emergere quale importante classe socio economica. Spesso si riuniva in associazioni o corporazioni per proteggere il proprio interesse dai più potenti proprietari terrieri.
La fine del Medioevo vide sorgere nell'Europa occidentale stati nazionali governati da monarchie assolute (Vedi Assolutismo). La borghesia generalmente sosteneva la corona nella sua lotta contro l'ordine feudale, aumentando così la propria influenza. Con la trasformazione della società feudale (Vedi Feudalesimo) in società capitalista, la borghesia divenne la punta di diamante del progresso nell'industria e nella scienza, nonché del cambiamento sociale.
Dal XVII secolo la classe media sostenne i principi del diritto naturale e del governo costituzionale contro le teorie del diritto divino e i privilegi del sovrano e della nobiltà. Così, i membri della borghesia guidarono la rivoluzione inglese del XVII secolo e le rivoluzioni americana e francese del tardo XVIII secolo che aiutarono a stabilire diritti politici e libertà personale per tutti i cittadini liberi.
La borghesia e la teoria marxista
La rivoluzione industriale del XIX secolo introdusse alcuni dei mutamenti più significativi nella storia economica: lo sviluppo dell'energia meccanica e del sistema industriale con la conseguente crescita dei centri urbani. A livello sociale, allora, la classe borghese, numericamente già aumentata, sviluppò al proprio interno notevoli diversificazioni tra i capitalisti e il crescente numero di piccoli borghesi, negozianti, tecnici e impiegati. I capitalisti tendevano a possedere e dirigere le industrie e ad associarsi con le classi superiori.
Fu in questo periodo che Karl Marx sviluppò la teoria della lotta di classe. Marx identificò la borghesia con la classe capitalista - cioè con il padronato - e la considerò una forza reazionaria che per mantenere la propria supremazia impediva l'avanzamento del proletariato, cioè la classe lavoratrice. Egli predisse che questa sarebbe un giorno insorta impossessandosi dei mezzi di produzione per sostituire la borghesia quale classe economica dominante.
Tempi moderni
Oggi il termine 'borghesia' viene usato raramente nel suo significato originario, tranne che dagli storici dell'economia. È generalmente intercambiabile con il termine classe media. Nella società moderna questo gruppo è composto da professionisti, impiegati, agricoltori e da ure sociali analoghe, tutti lontani dalla classe capitalista della teoria marxista.
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