storia |
In questo periodo l'economia europea aveva perduto il suo grande slancio. Guerre, pestilenze e il clima furono le gravi cause delle crisi. Ci fu un aumento delle piovosità che provocò grandi danni all'economia, in ogni modo, non fu questo il fattore principale. Molto più importanti furono i sistematici saccheggi che prima del '300 erano saltuarie. In questo periodo vari villaggi furono distrutti dalle guerre. Il crollo demografico portò a una diminuzione del prezzo dei cereali, il numero dei consumatori di cereali diminuì molto più di quello dei produttori, questo successe in tutta l'Europa a parte che nell'Italia settentrionale e dei Paesi Bassi. In Lombardia l'espansione agricola e pastorale fu aiutata da ceti di imprenditori; nei Paesi Bassi le attività mercantili, recupero di terre strappate al mare, progressi dell'allevamento garantiranno un forte slancio economico. Il contrario fu con i salari rurali, infatti, in precedenza l'espansione demografica aveva garantito un'abbondanza di manodopera nelle camne, adesso invece molti se ne andavano e quindi c'era carenza di manodopera. I contadini, inoltre, effettuavano prestazioni di manodopera e avano affitti ai loro padroni in questo modo accrescevano il loro potere contrattuale, i potenti cercarono di aumentare i canoni però questo era molto raro poiché raramente c'erano rinnovi di contratti a causa del dell'uso di stipulare contratti a lunga scadenza. Questa crisi ebbe effetti negativi anche in campo agricolo, infatti, il crollo dei prezzi, la crescita del costo della manodopera e il blocco dei traffici facevano diminuire gli introiti dei pedaggi e i mulini o andarono in rovina o rimanevano inutilizzati; inoltre le guerre obbligavano i signori a stare per lunghi periodi in combattimento e quindi lontani dalle loro aziende, quindi dovevano affidare ad amministratori i loro possedimenti. L'aumento dei costi e il calo dei profitti provocarono una caduta dei redditi signorili e il crollo del valore della terra, restarono fuori da queste le zone dell'Italia settentrionale che non ebbero comunque il problema della crisi. Al di fuori dell'Italia questo fu meno sentito grazie alla stabilità dei poteri. In questo periodo i nobili attaccarono gli ecclesiastici e occuparono varie funzioni importanti. Inoltre, troviamo nobili che ormai sono andati in rovina che si danno alle rapine i cosiddetti BANDITI NOBILI. In questo momento alcuni nobili capirono l'importanza di trovare una soluzione quindi recintarono le terre e iniziarono ad allevare bestiame questi erano i cosiddetti OPENFIELDS e le ENCLOSURES. La nobiltà medievale era in continuo cambiamento, infatti la maggior parte dei nobili erano poveri e non potevano neanche minimamente pensare di paragonarsi a nobili molto più ricchi, inoltre era in continua trasformazione. La preoccupazione maggiore per un nobile era di mantenere compatto il proprio patrimonio quindi lo dava al primo lio maschio tutti gli altri erano mandati in convento. In questo periodo iniziarono a svilupparsi nuovi individui molto importanti all'interno della nobiltà: questi erano borghesi e contadini che si arricchivano e diventavano parte integrante di una nuova nobiltà. Iniziarono grandi conflitti sociali causati dalla pressione esercitata dai signori sui contadini, dal clima di violenza, dai mali della guerra e dall'inasprimento delle tasse. Nel 1358, molti contadini dell'Ile-de-France si ribellarono questi erano le cosiddette JACQUERIE dal fondatore Jacques Bonhomme. La rivolta fu furiosa ma molto breve, il 28 maggio la rivolta iniziò e il 9 giugno i nobili la fermarono uccidendo più di 20.000 persone. Nel 1381 in Inghilterra la situazione delle camne era molto aspra anche a causa delle controversie fra signori. Per far fronte ai gravi problemi in Francia si mise in atto il POLL-TAX che creò gravi malcontenti. I contadini poveri volevano la confisca e la ridistribuzione dei territori del papato e i contadini ricchi richiedevano invece una diminuzione delle imposte. Volevano una nuova età dell'oro. L'episodio culminante della rivolta arrivò nel 1381 quando migliaia di contadini marciarono su Londra e la occuparono, allora Riccardo II ritenne opportuno accogliere le loro richieste così abolì la servitù, alleggerì le prestazioni. Questo alleggerì le tensioni e i contadini ritornarono ai propri poderi. I soldati riuscirono facilmente a reprimere le fazioni più bellicose. Uno degli aspetti più gravi della crisi del '300 fu la riduzione dei traffici commerciali e la crisi delle manifatture urbane. Questo provocò gravi crisi fra i lavoratori e i datori di lavoro. La più grave si ebbe a Firenze città che subì i contraccolpi della crisi economica. Con questa grave crisi la città uscì dai traffici commerciali europei. Nelle città dove l'attività economica era più intensa tutte le varie botteghe erano in mano ai potenti intenditori. Nella parte più bassa della società c'erano i lavoratori, retribuiti miseramente e privi di diritti che molte volte erano imprigionati a causa dei debiti che li opprimevano. I CIOMPI, cioè gli operai dell'Arte della lana, vivono una tragica situazione perché non avevano un'organizzazione ed erano sfruttati dai maestri delle botteghe, cercarono di darsi un'organizzazione autonoma ma il governo era intervenuto per difendere gli interessi padronali. Poco dopo Ciuto Brandini organizzò un'associazione tra i suoi comni e cominciò a raccogliere fondi per promuoverne l'azione quindi fu impiccato. In questo periodo furono molto frequenti i conflitti per le imposte e le crisi di approvvigionamento. La situazione precipitò nel 1378 con una rivolta causata da una crisi politica. Nel conflitto fra guelfi e ghibellini Salvestro de Medici cercò di far prevalere i ghibellini per questo molti palazzi signorili e monasteri furono mandati in fiamme nacquero così 3 nuove arti del popolo minuto. La gran borghesia le guardò con disprezzo. Così i padroni delle arti della lana proclamarono la serrata lasciando chiuse le loro botteghe. La lotta fu molto aspra ma quando riaprirono le botteghe furono sciolte e i capi imprigionati così fu ristabilito un governo oligarchico. Vari furono le cause: in primo luogo miravano a obbiettivi che riguardavano solo loro. Questo era il contrario di ciò che volevano i grandi borghesi. La popolazione non fu coinvolta in questo, infatti, una causa fu proprio questa. Una novità fu l'invenzione del tempo laico, prima il giorno era scandito dalle campane della chiesa adesso, invece, furono messi in circolazioni gli orologi, anche se poche persone potevano permetterseli.
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