storia |
Il nome di Cheope, secondo sovrano della IV dinastia (2600-2480 a. C.) lio di Snofru, nella forma tramandata da Erodoto, appartiene al bagaglio storico del mondo intero.La più vistosa testimonianza del suo regno è costituita dalla monumentale piramide che egli fece edificare nella piana di Giza come sua sepoltura, affiancandola con le piramidi delle regine e le mastabe dei li e dei funzionari. Sepolte in grosse buche accanto alla piramide di C. sono state rinvenute le famose "barche solari", monumentali barche che erano servite al grande faraone nei suoi viaggi e come altri oggetti erano state sepolte vicino a lui, nella convinzione che gli servissero nel suo viaggio verso l'eternità. Poco ci è noto della vita del costruttore della grande piramide, salvo qualche testimonianza materiale del suo autocratico potere. Il cartiglio che racchiude il nome di Khufwey ( il vero nome di Cheope) è stato trovato in varie cave di pietra, nelle tombe dei famigliari e dei cortigiani e in alcune iscrizioni di data posteriore.Ma nessun documento contemporaneo al faraone può vantare un genuino valore storico, eccetto la narrazione dei funerali della madre, Hetephras, moglie di Snofru, la cui tomba fu scoperta nei pressi della piramide da Reisner nel 1925. Non esiste alcun serio fondamento critico per stabilire la durata del regno di Cheope: il Canone di Torino dà ventitré anni, mentre Manetone, basandosi forse solo su congetture, gliene assegna non meno di sessantatré.
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