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Cronologia della politica razzista dopo l'avvento di Hitler al potere
I presupposti della politica di discriminazione e, in seguito, di sterminio degli ebrei furono:
L'ideologia razzista (esaltazione degli ariani, denigrazione dell'"uomo
inferiore" Untermensch, di cui l'ebreo è il peggior esempio). All'antisemitismo tradizionale di matrice cattolica si aggiunse quello biologico basato sul "darwinismo sociale": esisterebbero dunque razze intrinsecamente, geneticamente inferiori destinate a sparire e la cui presenza è deleteria per quelle superiori; l'idea della superiorità della razza ariana riprende antichi miti teutonici.
La necessità, tipica del totalitarismo, di trovare un avversario (nel caso
nazista l'ebreo, incarnazione del male) da contrapporre al popolo "eletto".
La ricerca di un capro espiatorio per la sconfitta tedesca del 1918
L'accusa del complotto ebraico-bolscevico internazionale, sostenuta da un'imponente
letteratura diffamatoria (es: Protocolli dei Savi Anziani di Sion).
Alle violenze disordinate (pogrom) commesse prima e dopo la conquista del potere seguirono:
Giornata del boicottaggio
Diretta contro titolari di aziende e di negozi, professori, maestri, studenti, avvocati e medici ebrei.
Prime leggi discriminatorie
Escludono gli ebrei dai pubblici uffici e dalle professioni medica e legale
Leggi di Norimberga
Legge sulla cittadinanza del Reich: i diritti politici spettano solo ai cittadini di sangue tedesco o affine, gli ebrei sono privati di ogni diritto costituzionale.
Legge per la difesa del sangue e dell'onore tedeschi: divieto di matrimonio e di rapporti extra matrimoniali fra ebrei e cittadini tedeschi o di stirpe affine; è proibito agli ebrei di esporre la bandiera del Reich e di impiegare personale femminile non ebreo di età inferiore ai 45 anni. I trasgressori di tali norme sono puniti con il carcere.
1936-l937 Istituzione del "servizio per le questioni ebraiche"
Viene istituito presso il comando delle S.S. e affidato ad un giovane sottufficiale nazista, Adolf Eichman.
In questi anni una buona parte degli ebrei, esclusa dalle professioni e dai mestieri, lascia la Germania e si rifugia nei paesi vicini per sfuggire alle persecuzioni.
1936-l938 13 disposizioni integrative della prima Legge di Norimberga
Escludono completamente gli ebrei dalla comunità statale.
Culmine della politica antisemita nazista prima della guerra
Le associazioni di culto ebraiche vengono inserite in registri speciali da parte delle autorità.
I patrimoni superiori ai cinquemila marchi devono essere denunciati.
Censimento delle attività professionali ebraiche.
Modificazione del nome e del cognome (aggiunta obbligatoria dei prenomi "Sara" per le donne e "Israel" per gli uomini).
Ritiro dei passaporti, nuovi passaporti contrassegnati da una "J", iniziale di Jude, ebreo.
Espatrio forzato di circa 17.000 ebrei polacchi dimoranti in Germania.
9-l0/11/38 Pogrom organizzati dalle S.S. in tutta la Germania
(Notte dei Cristalli)
Sono incendiate o distrutte oltre 200 Sinagoghe, profanati cimiteri, distrutti 7.500 negozi di ebrei, arrestati circa 26.000 ebrei e circa 40 uccisi.
Imposizione di un "tributo espiatorio" di un miliardo di Reichsmark
Come ritorsione per l'uccisione di Von Rath da parte di un ebreo polacco 30.000 ebrei circa vengono catturati e deportati nei campi.
1938-l941 Arianizzazione coatta
Espulsione degli ebrei dalla vita economica tedesca. Divieto di frequentare luoghi pubblici (teatri, stazioni turistiche, giardini, mezzi di trasporto). L'accesso alle scuole superiori è interdetto agli ebrei. Si formulano i primi progetti di deportare gli ebrei europei in un territorio lontano e isolato.
Obbligo per gli ebrei di portare una "Stella di David" gialla cucita sugli indumenti
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