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DAL 1861 AL 1876 - LA DESTRA ITALIANA
Il giovane Regno d' italia appena nato , si trovò davanti a questioni risorgimentali molto importanti , tra le quali primeggiva sicuramente il compimento dell ' unità territoriale totale ; Il Regno italiano , infatti , non poteva ancora contare su Venezia , repubblica indipendente , e su Roma , sotto il papato .
Sso Cavour , il posto di capo del Governo passò a Ricasoli , che però non seppe portare avanti la questione romana come il predecessore , così da arenarla ; lo stesso re Vittorio Emanuele 2 , che già tentennava su questa questione , abbandonò Ricasoi , che nel 1862 fu costretto alle dimissioni , lasciando via libera al Governo al leader della Sinistra piemontese Rattazzi .
Questi già pensava a conquistare i due territori mancanti , e già aveva preparato eserciti volontari di garibaldini , eserciti che comunque fu costretto a ritirare , poiche nè l' Austria , nè l' Inghilterra , nè soprattutto la Francia avrebbero assistito alla fine del potere pontificio senza intervenire .
Garibaldi era già pronto per invadere Roma ed aveva portato il suo esercito in Sicilia , ma ciò provocò l' ira di Napoleone 3 , il quale minacciò guerra ; Rattazzi fu costretto allora a dichiarare in stato d' assedio l' isola e ad inviare l' esercito contro Garibaldi stesso , che fu ferito ed imprigionato nella battaglia d' Aspromonte .
Caduto il governo di Rattazzi , a capo del governo passò il moderato Minghetti ( 1864 ) , che giunse alla Convenzione di settembre con Napoleone .
Quest' ultimo ritirava le truppe in difesa del papato , sostituite da quelle italiane , mentre la capitale italiana passava da Torino a Firenze .
Questa convenzione , però , scatenò gravi tumulti , così il governo di minghetti cadde ; il suo posto fu preso dal generale piemontese Lamarmora , che nell' estate del 1866 diede il via alla Terza Guerra d' Indipendenza con l' annessione di Venezia e del Veneto al Regno d' Italia .
Infatti allo scoppio della guerra fra Prussia ed Austria , l' Italia si trovò al fianco della Prussia .
L' annessione di Veneto e Trentino fu comunque possibile solo grazie alle vittorie dei nostri alleati , in quanto il nostro esercito subì gravi sconfitte a Custoza e Lissa , mentre i nostri alleati prevalsero a Sadowa . Con la pace di Vienna il Veneto passò all' Italia , mentre il Trentino rimase ( per ora ) sotto il controllo austriaco .
Tornato nel 1867 al potere Rattazzi , Garibaldi provò una nuova spedizione contro Roma , ma questa volta Napoleone inviò le sue truppe che portarono così ad un nuovo fallimento dei garibaldini .
L' occasione di rivincita arrivò il 2 settembre del 1870 , quando a Sedan l' esercito prussiano rifilò a quello francese una durissima sconfitta nella quale lo stesso Napoleone fu catturato : l' esercito italiano , sotto il governo di Lanza partì il 20 settembre verso Roma ed entrato attraverso la breccia di Porta Pia , costrinse il Papa Pio 9 alla fuga e portò l' annessione di Roma al Regno il 2 ottobre .
Il governo italiano cercò adesso di strappare parte del potere della Chiesa con due manovre ; la prima è datata 1871 , legge delle garanzie , legge che riorganizzava la vita della Chiesa dopo la fine del suo potere , la seconda , del 1874 , il non expedit , impedì ai cattolici italiani di partecipare alla vita politica .
Economicamente parlando , l' Italia era ancora un Paese fortemente agricolo ; la classe dirigente capì quindi che era necessaria la soppressione delle differenze tra i territori in primo luogo attraverso l' unificazione dell' ordinamento legislativo .
L' Italia infatti si trovava davanti ad una totale piemontesizzazione , poichè sia i codici civili che le procedure civili e di commercio rispecchiavano fedelmente quelli sabaudi .
Si cercò di creare un mercato interno stabile attraverso un nuovo sistema ferroviario che raggiunse i 2000 chilometri , concentrati però quasi tutti tra Piemonte e Lomberdia .
Occorreva quindi un forte investimento di capitali per portare l' Italia sulo stesso piano ;
L' Italia si trovò quindi ad imboccare tre strade per procurarsi il denaro necessario , ovvero l' aumento dell' imposizione fiscale , l' alienazione del patrimonio pubblico ed il rocorso al prestito ( estero ) .
Nel 1865 fu introdotta la tassa sulla ricchezza mobile , che si ggiungeva all' imposta fondiaria e la sovrimposta comunale sui terreni .
Nel 1868 toccò invece alla tassa sul macinato , la quale provocò violente sollevazioni popolari .
L' alienazione del patrimonio pubblico fu avviata nel 1864 con una convenzione stipulata con la Società anonima per la vendita dei beni del Regno d' Italia .
Il ricorso ai prestiti stranieri fu largamente praticato nei primi anni del regno ; nel 1866 il ministro delle finanze decise l' introduzione della cartamoneta .
Il secondo grave problema del Regno d' Italia fu quello del Mezzogiorno : questo si presentava non fertile , arretrato economicamente , gravato da antchi rancori , daa violenti e mai risolti contrasti sociali .
All' indomani della caduta dei Borbone , si era diffuso il fenomeno del brigantaggio , capeggiato da elementi sbandati del vecchio esercito napoletano .
Per sopprimere questa pecca il governo attuò manovre strettamente militari ; nel 1863 , una legge affidò ai tribunali militari il giudizio dei briganti .
Politicamente , il Regno italiano ereditava del Piemonte anche un sistema elettorale sul modello di quello francese di Orleans ( 1830 ) , modello fortemente censitario ; avevano diritto al voto tutti i cittadini di almeno 25 anni che sapevano leggere e scrivere. Per opporsi ad un governo in tile sabaudo in tutto il Regno , Farini e Minghetti proposero le autonomie locali , che tendeva a riconoscere un' ampia autonomia amministrativa a Comuni e Province .
Accantoato però questo progetto si preferì estendere in maniera definitiva a tutto il regno l' ordinamento amministrativo piemontese .
Furono create 59 nuove Province , a guida delle quali era posto un rappresentante del governo , un prefetto , da esso nominato , così come di nomina governativa erano i sindaci dei Comuni , scelti tra i consiglieri eletti con suffragio elitario. Con le elezioni del 1861 e fino al marzo del 1876 la maggioranza del Parlamento fu mantenuta dagli uomini della Destra , conservatrice del vecchio tronco della maggioranza liberal-moderata nella camera piemontese .
Aspetti altrettanto eterogenei presentava l' opposizione della Sinistra , che seguiva anch'essa il vecchio filone piemontese, e che presentava repubblicani di stampo garibaldino .
Il principale obbiettivi dell' opposizione era l' estensione del diritto di voto e il contrasto col i moderati a favore della Chiesa . In materia economica , pur condividendo il liberoscambismo della Destra , riteneva che le pressioni fiscali fossero troppo gravanti sui ceti meno abbienti .
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