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Francia
Convertitosi al cattolicesimo, Enrico IV conquistato il consenso della burocrazia statale e il suo primo problema fu quello di ricostruire l'autorità e le strutture dell'amministrazione pubblica. Durante il regno d'Enrico IV crebbe l'ostilità dei nobili nei confronti della borghesia perché questi erano sempre più legati all'acquisto di cariche pubbliche che comportavano un titolo di nobiltà di toga (minacciando così l'antica dinastia della 'nobiltà di spada').
Il 14 Maggio 1610 Enrico IV viene ucciso da un cattolico fanatico. (occasiono d'oro per la nobiltà per riaffermare il proprio potere contro lo stato assolutista).Il giorno successivo l'erede al trono Luigi XIII (9 anni) nominò reggente la madre Maria de'Medici.
Dopo anni di tensione fra nobiltà di spada e nobiltà di toga, nel 1620 Luigi XIII assunse il potere e nel 1624 nomino primo ministro il cardinale Richelieu. L'assolutismo del re si avviò a diventare una realtà.
Per attuare i suoi progetti d'assolutismo Richelieu nominò ed inviò nelle provincie dei commissari straordinari. Questi intendenti divennero una nuova burocrazia tanto che verso il 1640 sostituì i titolari degli uffici di finanza e di giustizia. La guerra dei 30 anni fece (1635) crescere di moto il carico fiscale sulle masse contadine. Grandi rivolte contro il fisco scoppiarono in tutto il paese, impegnando il governo in una difficile opera di repressione.
Non era ancora conclusa la guerra dei 30 anni che nel 1642 morì Richelieu seguito nel 1643 da Luigi XIII. L'erede al trono Ligi XIV (1638-l715) aveva 5 anni e le redini del governo vengono prese dal cardinale Mazarino. Fu questi che diresse abilmente le trattative e che stipulò la pace di Westfalia, Con la quale si sanciva la preponderanza politico-militare francese in Europa.
Tra il 1648 e il 1653, il malcontento generale sembra coagularsi in una serie di rivolte contro la politica della monarchia questo a causa della causa della crisi economica e degli inasprimenti fiscali questa rivolta prese il nome di 'FRONDA' (fionda) e portò il paese ad un passo dalla rivoluzione.
Una prima fronda (1648-49) fu diretta dal parlamento di Parigi e puntò all'abolizione degli intendenti. Mazarino lasciò Parigi in rivolta insieme alla corte e si preparò ad assediare la capitale. La fronda parlamentare venne a combaciare con la grave carestia del 1649 (di fronte alle minacce di rivolte contadine il parlamento riapre le porte a Mazarino (marzo 1649))
La seconda fronda esplose nel 1650 ma questa volta guidata dalla grande nobiltà. Questa si opponeva all'assolutismo e all'ascesa della nuova nobiltà in toga di origine borghese. Nel febbraio 1651 Mazarino lascia di nuovo la capitale. La nobiltà riuscì ad avere l'appoggio del popolo parigino ma il suo accordo con i magistrati del parlamento fu precario e di breve durata.
Nel 1652 Mazarino rientrò a Parigi e poté darsi alla repressione dei resti della fronda nobiliare che duravano nelle provincie.
Inghilterra
La dinastia dei Tudor si estinse nel 1603 con Elisabetta, che era morta senza eredi diretti. La corona passò quindi al suo erede più prossimo, Giacomo VI, re di Scozia e lio di Maria Stuart. Divenuto re Giacomo I d'Inghilterra (1603-25) unificò per la prima volta le corone d'Inghilterra e di Scozia.
La struttura della chiesa anglicana era rigida: il re nominava i vescovi e questi a loro volta controllavano i parroci, mentre tutti i fedeli erano tenuti ad usare come libro di culto il libro di preghiere.
Fuori dalla chiesa ufficiale esistevano molti gruppi dissidenti che volevano un distacco più netto dalla tradizione cattolica papista (questi erano per lo più calvinisti di rigida osservazione chiamati per questo PURITANI.
All'avvento del nuovo sovrano Carlo I (1625-49) nascono tensioni di origine conflittuale fra re e parlamento che gli impedì di imporre tasse senza il proprio consenso.
Nel 1628 Carlo I sciolse il parlamento e non ne convocò più per 11 anni arricchendosi con espedienti contrari alle tradizioni del paese.
Nel 1638 in Scozia scoppiò un'insurrezione che le truppe del re non riuscirono a suadere a causa della reazione politica religiosa del sovrano.
Nel 1640 Carlo I fu costretto a convocare di nuovo il parlamento che cominciò ad emanare leggi contro l'assolutismo.
Nel 1641 Carlo I deve fronteggiare la rivolta dell'Irlanda
Nel 1642 il sovrano si fuggì da Londra e si preparò a combattere con la forza il parlamento ribelle. A favore del re si affianco la chiesa anglicana mentre il parlamento poté contare dell'appoggio dei puritani e di tutti dissidenti religiosi.
La guerra civile si concluse nel 1646 con la sconfitta di Carlo I che fu fatto prigioniero e con l'abolizione della strutture episcopale della chiesa.
Alla fine di ottobre del1647 Carlo I riuscì a fuggire da suo stato di prigionia. Comincia una seconda guerra civile che durò fino alla cattura del re (settembre 1648). Sottoposto al processo per alto tradimento Carlo I fu condannato alla decapitazione il 30 giugno 1649.
Cromwell fu determinante nel suo ruolo nel processo rivoluzionario che condusse all'abolizione della camera dei Lord e alla proclamazione della repubblica. Nel 1653 il parlamento venne sciolto e Cromwell assunse il titolo di Lord protettore. Due nuovi parlamenti furono eletti nel 1653 e nel 1655 ma furono sciolti in pochi mesi perché in conflitto con Cromwell.
In questi anni fu duramente repressa la rivolta irlandese e nel 1651 fu proclamato un 'Atto di navigazione' che riservava esclusivamente alle navi inglesi i commerci con le isole britanniche a discapito degli olandesi. La guerra fu inevitabile e si concluse nel 1654 con la sconfitta degli olandesi.
Alla morte di Cromwell l'Inghilterra si trovo nella più grande incertezza politica. L'esercito conferì il titolo di Lord al lio di Cromwell che dopo pochi mesi lasciò il potere. Il vecchio e lungo parlamento eletto nel 1640 richiamato in carica preparò la restaurazione della monarchia richiamando dal suo esilio Carlo II lio del sovrano condannato 11 anni prima questo ritorno comportò la restaurazione della chiesa anglicana e vescovile e della camera dei Lord.
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