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GLOSSARIO DELLE COSTRUZIONI MEDIEVALI
ARCHITETTO: ura centrale del cantiere al quale è affidata la responsabilità progettuale dell'edificio e la conduzione d'ogni aspetto del lavoro. Definito dalle fonti magister lathomus, magister operis, maitre d'oecvre, werkmeister. Il suo status si modifica nel Medioevo, passando per ruoli d'alta e complessa manualità, a fuunzioni eminentemente intellettuali e di progettualità in qualche misura astratta.
CANTIERE: per cantiere si intende l'insieme delle attività pratiche di durata pluriennale che concorrono alla realizzazione di un edificio. Nel corso del Medioevo si tratta d'edifici di spicco prevalentemente ecclesiastici, ma anche profani. Il termine comprende anche attività di rilevanza collettiva, come la costruzione di mura, strade, impianti portuali ecc.. Esso indica, innanzi tutto, il luogo fisico delle operazioni e l'edificio in corso d'opera, passando poi per espansione a comprendere: 1) il finanziamento e l'amministrazione della fabbrica; 2) l'organizzazione della forza-lavoro; 3) le tecniche costruttive e gli strumenti di lavorazione; 4) l'approvvigionamento e il trasporto dei materiali. Cuore del cantiere è la struttura coperta che serve da officina agli scalpellini e alle altre maestranze.
COPERTURE: nel Medioevo gli edifici presentano due tipi sostanziali di coperture: a carpenteria lignea e a volta. Le volte possono essere a botte o a crociera. Quest'ultimo sistema prevedeva comunque un'ulteriore struttura lignea di completamento per le falde del tetto, coperte da tegole e coppi, o, più raramente, scandole o lastre di pietra. Si poteva anche ricorrere per esigenze d'assoluto isolamento dall'acqua di displuvio alla copertura di piombo.
DISEGNO: la fase progettuale di un elemento architettonico o decorativo passava dapprima attraverso il disegno di questo sulla parete o sul pavimento dell'edificio stesso al quale era destinato. Le molte incisioni conservate, su muri lisci, costituiscono il diretto referto di questa progettazione in scala 1:1. Si passa in seguito ad uno stadio intermedio tra progettazione ed esecuzione, e col XIII secolo e il disegno del progetto, cioè un disegno esatto in scala ridotta. Fino ad allora esistevano unicamente schizzi schematici sul tipo della pianta dell'abbazia carolingia di San Gallo, oppure modelli tridimensionali in legno o terracotta, come appaiono nei ritratti dei donatori.
GRANDI BLOCCHI: impiego dei blocchi nelle loro maggiori dimensioni possibili, disposti in filari irregolari, in uso nell'XI secolo a Spira e in altre chiese dell'impero. I blocchi venivano sbozzati immediatamente prima della loro messa in opera; preparazione e montaggio sono quindi operazioni praticamente sincrone. Col tempo si raffina, tenendo a rispettare almeno l'allineamento orizzontale dei filari.
MACCHINE DI CANTIERE: per sollevare e posizione conci sempre più grandi si diffonde, dalla metà del XII secolo, l'impiego di macchine da cantiere, soprattutto gru ed elevatori, testimoniate da forme scritte sia dal taccuino di Villard de Honnecourt.
MATERIALI DA COSTRUZIONE: nella costruzione medievale vengono impiegati, fondamentalmente, quattro tipi di materiali, in proporzioni variabili a seconda della natura del territorio circostante il cantiere: i materiali lapidei, i laterizi come mattoni, il legno e i metalli.
MATTONE: la produzione dei laterizi nella parte occidentale dell'Impero Romano viene sostanzialmente a cessare con il suo collasso economico, mentre nella parte orientale continua a costruire l'elemento fondamentale delle costruzioni. Il ruolo del mattone, frutto di una organizzazione industriale rilevante, aspirava ad essere assimilato a quello della pietra e la finitura delle superfici con striature parallele, simile a quelle dei conci murari.
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