storia |
Giovanni Battista Belzoni: ovvero un gran viaggiatore Il 5 novembre del 1778 in un quartiere popolare di Padova, venne appeso un fiocco azzurro per annunciare la nascita di un pargoletto: vi si leggeva ricamato il nome "Giovanni Battista". Ben presto il pargoletto cominciò a lavorare come barbiere col padre che per intrattenere i clienti, metteva a disposizione testi e riviste; così anche nel tempo libero Belzoni cominciò a leggere e a sognare di poter visitare alcuni di quei posti affascinanti. A 13 anni dunque, decise di scappare con il fratellino Francesco: la sua meta era Roma dove pensava di scoprire l'antica cultura di questa città. Visitò Ferrara, poi Bologna ma verso la strada per Firenze fu costretto a tornare indietro a causa della nostalgia provata dal piccolo Francesco. Tornò quindi ma con l'intenzione di ritentare l'avventura. Infatti, riorganizzò a 16 anni il viaggio a Roma; anche qui lavorò come barbiere e nel tempo libero si dedicò ad approfondire le proprie conoscenze su Roma antica visitando catacombe, monumenti e scavi archeologici. Soddisfatte le sue curiosità, tornò a Padova che era comunque per lui una città "troppo stretta". Partì poi per l'Olanda per conoscere nuove civiltà e per migliorare le sue condizioni economiche; divenne commerciante e socio in affari con un altro fratello. Decise, poi, di partire per l'Inghilterra; abbandonò il mondo del commercio e lavorò in quello dello spettacolo, prima nel teatro poi, essendo alto e robusto, lavorò come liaccio in fiera e successivamente come presentatore. Conobbe inoltre l'amore, infatti si sposò con un'inglese Sarah. Il matrimonio non riuscì in ogni modo a fermare, la sua sete di avventure e di viaggi. Perciò continuò i suoi spostamenti andando in Portogallo ma, complice la guerra, si trovò in Egitto: era il 1815. Qui conobbe il Drovetti, soldato napoleonico e console francese a Il Cairo, egli lo presentò a Mohammed-Alì che gli chiese di progettare una pompa idraulica per irrigare i campi. Il loro progetto non ebbe molto successo poiché toglieva lavoro a molti uomini e pertanto non venne realizzato. Giovanni Battista cominciò allora ad interessarsi all'archeologia del posto; partì con la sua famiglia con l'intento di visitare i siti archeologici egizi. Il 22 giugno arrivarono a Tebe dove ritrovarono il busto all'entrata del tempio funerario chiamato Memnonium, dedicato a Ramsete II: il busto rappresentava un giovane, giudicato da Hamilton il pezzo di scultura egiziana più bello e perfetto. |
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Belzoni riuscì, dimostrando impegno e capacità non indifferenti, il 12 agosto, a trasportare il busto, attraverso il Nilo, fino in Inghilterra Un anno dopo ritornò a Tebe per raccogliere reperti archeologici e il 2 marzo 1818 entrò perfino nella piramide di Chefren!!! La nostalgia della sua città natale cominciò a rattristarlo per cui decise, l'anno successivo, di ritornare a Padova. Non ci ritornò comunque a mani vuote, infatti donò alla città due statue di basalto nero, provenienti da Tebe, che rappresentavano una divinità con il corpo di donna ed il volto di leone (attualmente si possono vedere al museo cittadino degli Eremitani di Padova).Le due statue rappresentano la stessa dea: Sekhmet, dea della guerra, molto temuta, che proteggeva il faraone in periodo di guerra. Nel 1820, Belzoni, scrisse un libro sulla propria vita, per farsi conoscere in tutta Europa. Partì successivamente con l'intenzione di risalire fino alle sorgenti ancora sconosciute del Niger, con Sarah che però si fermò a Fez. Nel giugno del 1823 raggiunse la catena dell'Atlante, lì conobbe un mercante inglese ma si ammalò gravemente; chiese di poter spedire i propri averi e di venderli per avere i soldi per poter tornare a casa. Intraprese poi il suo ultimo viaggio ma il giorno dopo la partenza morì: era il 3 dicembre 1823 BIBLIOGRAFIA: G. ANSELMI, Giovanni Battista Belzoni - DAL PORTELLO ALLE PIRAMIDI UN PADOVANO ALLA SCOPERTA DELLE ANTICHITA' EGIZIE., "AMICI DEL BELZONI", PADOVA, 1987 |
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Giovanni Battista Belzoni:
or a big traveller
The 5
November of 1778 in a popular district in
To 13
therefore, definite to escape with his little brother Francesco: their
destination was
It visited
He returned therefore but with the intention to retry the adventure.
In fact, he
reorganized to 16 the trip to
Definite,
then, to depart for England; it abandoned the world of the commerce and he
worked in that some show, first in the theater then, being tall and strong, he
worked as clown in fair and subsequently as presenter. He knew besides the
love, in fact he married him an English Sarah. The marriage didn't succeed in
every way in stopping, its thirst of adventures and trips. Therefore it
continued his moves going to
Here it knew the Drovetti, Napoleonic soldier and French consul to The Cairo, he introduced him to Mohammed-Alì that he asked him to a hydraulic pomp to irrigate the fields. Their project was not successful since it removed job from many men and therefore it was not realized.
Giovanni
Battista started then to interest himself in the archaeology of the place; it
departed with his family with the intent to visit the sites archaeological
Egyptians. On June 22 they reached Tebe where they found again the bust to the
entrance of the called funeral
Belzoni
succeeded, showing appointment and not indifferent ability, on August 12, to
transport the bust, through the Nile, thin in
Later one year returned to Tebe to pick up archaeological finds and March 2 nd 1818 entered even the pyramid of Chefren!!!
The
homesickness of his city native started to sadden him for which definite, the
following year, to return to
In 1820,
Belzoni, wrote a book on his own life, to make to be known in
It
subsequently departed with the intention to go up again up to the sources still
ignored of the
In June of 1823 it reached the chain of the atlas, there it knew a merchant English but he seriously got sick; churches to be able to send his/her own possessions and to sell them to have the money to be able to return home.
Undertaken then his last trip but the day after the departure it died: it was December 3 rd 1823.
BIBLIOGRAPHY:
G. ANSELMI, Giovanni Baptist Belzoni - From the Porthole Á. the Pyramids A
PADOVANO Á the Discovery Of the Antiquities' Egyptian.,
'Friends Of the BELZONI',
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