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HIBACHI E SERVIZIO DA FUMO

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HIBACHI E SERVIZIO DA FUMO


Una suppellettile immancabile nella casa giapponese, della più altolocata alla più miserabile, è lo hibachi. Si tratta di un recipiente parzialmente colmo di cenere impalpabile che, quando viene usato, viene riempito di carboni ardenti. Il recipiente può essere di bronzo, di ferro, di porcellana, di coccio o di legno foderato di rame, oppure una cassetta di legno che contiene un vaso di terracotta. Lo hibachi di tipo più comune è una cassetta di legno quadrata, foderata internamente di rame, con un isolamento di argilla o di gesso fra legno e rame. Un tipo molto economico e diffuso è una cassetta di legno che contiene un vaso cilindrico di terracotta nera non smaltata.

Un paio di bacchette di ferro, generalmente collegate fra loro a una estremità con un grosso anello, servono da molle e vengono maneggiate come i bastoncini che si adoperano per mangiare. Le molle rimangono infilate nella cenere, oppure, se la cassettina contiene separatamente il braciere, in una canna di bambù che può essere fissata in un angolo. Lo hibachi di bronzo ha sui fianchi delle maniglie, o degli anelli, che consentono di trasportarlo comodamente. Lo hibachi a cassetta quadrata ha inchiodate sui lati opposti delle strisce di rinforzo che servono come maniglie, o, più frequente, ha delle fessure per infilare le dita. Gli hibachi di bronzo e di ferro sono prodotti di grande abilità artistica e tecnica, e gli esemplari che si potrebbero trovare in una qualsiasi casa giapponese sarebbero considerati tesori da uno dei nostri collezionisti di antiquariato. Anche gli hibachi di legno sono spesso oggetti di un gusto squisito.



Lo hibachi di legno è fatto con un unico pezzo di quercia, o di qualche altro legno duro, modellato in forma cilindrica, con le venature accentuate grazie a uno speciale trattamento e con l'interno foderato di rame. Apprezzatissimi sono gli esemplari antichi che hanno assunto una patina scurissima e sono levigati nel tempo. Lo hibachi può essere molto grande e servire anche da fornello. In questo caso è munito di un cerchio in ferro con tre gambe, o di una griglia da mettere di traverso sulla cassetta, per sorreggere il bollitore del tè, o dei pesci da cucinare. Lo hibachi è una specie di focolare portatile attorno a cui si raduna la famiglia, per chiacchierare, bere il tè o scaldarsi le mani. Molte famiglie, per motivi sentimentali, tengono il fuoco dello hibachi sempre acceso; ed è successo che una famiglia di Tokyo lo ha tenuto vivo ininterrottamente per più di duecento anni. Quando si dà un ricevimento in inverno, gli hibachi vengono preparati in anticipo dai domestici, che ne distribuiscono uno a ogni ospite; e spesso i posti a sedere vengono indicati da un cuscinetto di stoffa quadrato.

Ogni volta che si va in visita da un amico, sia d'inverno che d'estate, il primissimo gesto di benvenuto sarà quello di posarvi davanti lo hibachi. Anche nelle botteghe si trova questo scaldino, oppure lo si fa venire e lo si posa sui tatami quando entra un cliente. Per gli ospiti è ugualmente diffuso un tipo di hibachi più piccolo, chiamato tabakobon. È un servizio da fumo che generalmente si presenta come una cassettina di legno quadrata, che contiene una ciotolina di terracotta con delle braci e un pezzo di canna di bambù e può essere munito di coperchio o meno. Il pezzo di bambù è una sputacchiera portatile, che viene adoperata con molta discrezione, girando il capo o facendosi schermo con la mano. Rispetto a quello dei giapponesi il nostro modo di usare la sputacchiera sembra volgare. A volte il tabakobon è ricavato da una escrescenza di una quercia che forma un incavo naturale. Questo tipo si trova sovente nei libri illustrati giapponesi. Questi servizi di fumo hanno molti disegni diversi, e alcuni sono veramente originali. Per riempire lo hibachi di carboni ardenti si adopera una padella di ferro poco profonda, chiamata daijuno. Sul fondo è saldata un a fascia di ferro ricurva che a sua volta è fissata a un supporto di legno. La padella è munita di una incassatura di ferro nella quale è infilato un manico di legno. Con questo recipiente il domestico porta i carboni ardenti.

Finita la preparazione dello hibachi, è consuetudine tracciare nella piramide di cenere ammucchiata sopra i tizzoni una serie di righe a raggiera. Il carbone per alimentare il fuoco di solito è tenuto in una cesta, ma a volte si usa una profonda cassa di legno provvista di maniglia. Le ceste sono sempre eleganti, spesso di un marrone scurito negli anni. Nella cesta si trova una coppia di bacchette di ottone ossidato o di rame, che servono per afferrare il carbone. Sul mucchio di cenere viene infilato verticalmente un unico pezzo di carbone che arde per diverse ore.

Il carbonaio usa uno strano sistema per riutilizzare i frammenti e la polvere di carbone: mescola la polvere con un'alga speciale e forma delle palle rotonde grosse come un'arancia, modellandole con lo stesso movimento che si fa per fare le palle di neve, e poi le mette a seccare al sole. Sembra che brucino molto bene. Quando si va a cavallo per le strade si vedono spesso delle vaschette piene di queste palle nere esposte ad essiccare.




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