storia |
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Hiroshima (Giappone).
"Il 14 Luglio (1945) tutto era finalmente pronto . .e quando Oppenheimer
(responsabile scientifico) e Groves (responsabile militare) decisero di
procedere con la prova, fummo chiamati e ci recammo ai nostri posti . Fermi e io
eravamo ad un osservatorio aperto a circa quattordici chilometri
dall'esplosione, dove non correvamo ripari. Per precauzione
peròo' eravamo coricati a terra e
rivolti in direzione opposta a quella dell'esplosione.Avevamo gli occhiali neri
scurissimi per proteggerci gli occhi [ . ]e alle 5,30 del 16 Luglio, la
bomba fu fatta esplodere. Mancava poco all'alba e l'impressione
immediata piùu
forte fu quella di una luce brillantissima.
Avevamo assistito in aprile, in condizioni
simili, all'esplosione di una catasta di d'esplosivo
comune; la quantitàa'
non era piccola: 100 tonnellate, ma la luce
dell'esplosione atomica era inabilmente superiore e rimanemmo affascinati
dal nuovo grandioso spettacolo . MalgradoNonostante
gli occhiali neri sembrava che tutto il cielo brillasse di una luce assai
più viva di quella del sole splendente. I nostri occhi erano abituati
all'oscurità e quindi anche la luce del sole ci sarebbe apparsa
più splendente del solito, ma sappiamo da misure precise che la luce era
molte volte più brillante di quella del sole. In una piccolissima
frazione di secondo, a quella distanza, ricevemmo abbastanza luce da prendere
una bella scottatura.
Io ero accanto a Fermi al momento dell'esplosione, ma non ricordo che sia stato detto nulla. Per un momento mi passò per la testa l'idea che l'atmosfera potesse incendiarsi, causando la fine del mondo, per quanto sapessi che ciò non era possibile. Il margine di sicurezza contro una catastrofe del genere era stato calcolato molte volte e non c'era ragione plausibile per temere, ma c'è sempre l'imprevisto.
Subito dopo l'esplosione Fermi si alzòo'
in piedi e fece cadere a terra alcuni pezzetti di carta, come
coriandoli.Aveva preparato un suo semplice esperimento per misurare l'energia
sviluppata dall'esplosione. I pezzi di carta sarebbero caduti verticalmente
nell'aria quieta , ma all'arrivo dell'onda d'urto (alcuni secondi dopo la luce) invece di
cadere verticalmente si sarebbero spostati di d'alcuni
centimetri nella direzione di proazione dell'onda.Dalla distanza della
sorgente e dalla grandezza di questo spostamento si puòo'
calcolare l'energia dell'esplosione . Questo anedottoaneddoto
e'è
stato narrato molte volte, ma e'è
cosìi'
caratteristico della persona che non puòo'
essere omesso .
Circa un'ora dopo Fermi indossòo'
una speciale tuta di protezione e munito di un misuratore di radiazioni
salìi'
su un carro armato particolarespeciale
protetto da schermi di piombo e si avvicinòo'
al luogo dell'esplosione per raccogliere materiale.Della torre
non c'era piùu' traccia e
la sabbia alla sua base era stata fusasi era fusa e
trasformata in vetro."
Il 6 agosto del 1945 gli Stati Uniti fanno esplodere la prima bomba atomica usata in guerra su Hiroshima.Il 9 agosto ne fanno esplodere un'altra su Nagasaki. I morti sono centinaia di migliaia e gli effetti delle radiazioni, a distanza di 50 anni circa, non sono ancora terminate.
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