I
recenti scavi archeologici hanno evidenziato che questa civiltà, fiorita
in Valcamonica per ottomila anni, può essere
posta alle radici della civiltà europea. Oltre 170 mila ure graffite
sulla roccia narrano con immediatezza e sintesi millenni di vita con tale
chiarezza che potrebbero essere considerati la " storia di una civiltà
preistorica". E un eccezionale
documentazione dell' attività creativa dell'uomo. La roccia
diventa un libro in cui ogni segno ha valore storico-culturale
e può essere riferito a un determinato periodo grazie all' evoluzione
stilistica dei segni. Fin dall' ottavo e settimo millennio a.C. l uomo Camuno ha segnato sulla pietra il passaggio. La grande
roccia di Naquane lunga cinquantaquattro metri
accogli ben 876 ure graffite nel corso di piu
generazioni, tra il quinto e il primo millennio a.C. Nella roccia a Foppe di Nadro, oltre duecento
impronte di piedi, le ure di animali, alci e cervidi,
in stile subnaturalista, fissati nel momento della
corsa o dell' uccisione, tipiche del periodo paleolitico (8000-5500 a.C. )
lasciano spazio alle ure umane proprie nel neolitico (5500-3200 a.C. ): l
uomo intento al lavoro agricolo, l adorazione del sole, il culto dei morti, la
danza. Nel 3200 a.C. coinvolge l uomo Europeo e quindi i Camuni,
che nelle statue menhir, pietre fissate verticalmente
nel terreno. Sulla mappa di Bedolina sono graffiti,
campi coltivati sentieri, abitazioni ben delimitate che danno il senso di un
nuovo tipo di acquisizione:la propieta. Con l
età del ferro (900-l6 a.C. ). Fuori dalla valle, è rappresentata
la lotta armata che porterà fatalmente i Camuni
a scontrarsi con i Romani e a soccombere.