I CELTI: eredi della cultura di Hallstatt

I CELTI: eredi della cultura di Hallstatt

I Celti sono erano una popolazione indoeuropea, stanziata in Europa centrale, che parlava una lingua di origine indoeuropea e che diede vita a una serie di migrazioni intorno al V e III secolo a.C. alla ricerca di nuovi territori da conquistare e abitare (visto il loro aumento demografico).

Sembra inoltre che la causa delle loro migrazioni fosse da attribuire anche alle tensioni con altri popoli contemporanei dei Celti che abitavano in Europa orientale.

I Celti raggiunsero l'Italia, la Gran Bretagna, la Francia, la Sna e la Germania.

Si occupavano di razzie, commercio di pellicce, metalli, oro, schiavi e ambra in cambio di prodotti agricoli e vasi, oltre che di agricoltura e caccia.

Al vertice della loro aristocrazia stavano i capi guerrieri delle loro varie tribù, durante il periodo monarchico il potere era incentrato nelle ure dei sacerdoti o druidi che esercitavano funzioni religiose e giudiziarie.

A capo dei druidi veniva eletto tra di loro un sommo druida, che si era distinto per bravura e saggezza nel governare.

Prima di diventare druida, un individuo dell'aristocrazia celtica deve prima studiare in una scuola speciale che insegnava astronomia, geografia, matematica e scienze naturali.

Le donne non erano esenti dalla vita politica ed era assai diffusa la monogamia tra uomini e donne.

Attraverso le rafurazioni artistiche dei celti siamo a conoscenza di parte del loro complesso sistema religioso che prende vita dal culto totematico all'interno delle comunità (o famiglie) e di divinità per lo più zoolatriche (sembianze simili a un animale).

I luoghi atti al culto religioso erano situati presso grandi spazi (per essere raggiunti da più genti) oppure erano appartati e circondati da protezioni e fossati ed erano utilizzati dalla comunità limitrofa.

Le divinità più importanti sono, Epona (dea dei cavalli) il dio dei cinghiali, e Cernunno ( dio dalla testa di cervo o montone).