storia |
I MOTI DEL 1831 E LE CONSEGUENZE DEL LORO FALLIMETO
Tra il 19831-31 Alcuni stati italiani erano in una incertezza politica per l'ascesa al trono di nuovi sovrani . In Piemonte Carlo Alberto succedette allo zio nel 1831. Il duca di Modena Francesco IV che intreccio contatti con i carbonari capeggiati dall'avv. Enrico Misley e da 1commerciante Menotti. Organizzarono una congiura che si estendeva dal ducato di Parma e alle Legazioni pontificie, sull'onda degli avvenimenti francesi del luglio 1830. Facendo arrestare un gran num di congiurati il moto insurrezionale scoppiò nel febbraio 1831: in Emilia Romagna vennero costituiti governi provvisori dopo che i principi Francesco Ive Maria Luisa e il Papa fuggirono. Le forze insurrezionali urtarono contro i particolarismi locali e il mancato appoggio della Franciaàaccorsi a Bologna 2nipoti di Napoleone compromessi con il movimento carbonaro. L'intervento dell'esercito austriaco soffocò il moto nel 31 vincendo l'ultima resistenza tentata a Rimini dal gen. Zucchi. Luigi e Carlo Napoleone riuscirono a salvarsi, molte condanne a morte e imprigionamenti. Gregorio XVI respinse l'invito di iniziare un rinnovamento dell'amministrazione dei suoi statiàavversione alle idee liberali.
I moti del 1830-l avevano messo i luce debolezze dell'att. cospirativa di tipo carbonaro che poteva rivolgersi solo a ristretti gruppi sociali. Si era infranto il principio del primato della Francia nella riv europeaàillusioni sull'0appoggio dei principi ai movimenti liberali che mostrano la necessità di sperare particolarismi locali e gelosie minimaliste. Presero forza 2forze politiche e ideologiche che si staccavano dalla tradizione carbonara: la tendenza mazziniana, unitaria, repubblicana e democratica; la tendenza liberale moderata.
Privacy
|
© ePerTutti.com : tutti i diritti riservati
:::::
Condizioni Generali - Invia - Contatta