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I NUOVI RE: IL MONDO ELLENISTICO DAL IV AL II SECOLO
L'IMPRESA DI ALESSANDRO: DA CONDOTTIERO DEI GRECI A MONARCA DIVINO
336 = - Alessandro succede al padre Filippo alla testa della monarchia macedone
- Dario III è proclamato re dell'impero persiano
La guerra tra le due potenze è già in corso: Parmenione sta operando in Asia minore con un esercito di Macedoni e Greci
Alessandro raccoglie intorno a sé i greci per quella che chiama la II guerra di Troia. PERCHE'?
La guerra è strumento per:
consolidare il recente dominio della sua monarchia
offrire a Macedoni e Greci uno sbocco nuovo verso terre
redistribuire le enormi ricchezze dell'impero persiano
ALESSANDRO MUOVE VERSO ORIENTE
= la spedizione di Alessandro è pronta ad avanzare
35.000 uomini:
la falange e la cavalleria sono macedoni
gli opliti e le 150 triremi sono greci
Dal canto suo l'esercito persiano è costituito da:
20.000 cavalieri persiani
400 navi
grandissimo numero di mercenari
Fiume Granico = primo scontro
Alessandro (con i greci) costringe i persiani alla ritirata
evacuano la parte occidentale dell'Anatolia
abbandonano l'Egeo
Alessandro ha liberato per la II volta le città dell'Asia minore
traccia i principi del suo governo:
protegge le città esistenti e ne fonda di nuove (alle poleis greche vecchie e nuove garantisce una certa autonomia interna)
riproduce il sistema persiano delle satrapie per:
il controllo amministrativo e militare delle regioni
la raccolta dei tributi
LA VITTORIA DI ISSO
= - Alessandro è a Gordio (capitale della Frigia)
marcia verso la Cilicia per forzare gli accessi montuosi alla Siria
- Dario va a sbarrargli la strada a Isso prendendolo alle spalle
Alessandro è costretto a sfondare lo schieramento persiano
la falange attacca e la fanteria aggira il fianco dei persiani all'interno
Dario fugge Þ l'esercito persiano è privo di ritirata (muoiono 100.000 persone)
= Macedoni e Greci occupano le grandi città della Fenicia (solo Tito resiste e quando sarà presa verrà totalmente distrutta)
si costruiscono
grandi macchine per demolire le mura
strumenti balistici (catapulte e balestre)
da Gaza Alessandro scende in Egitto
è incoronato Faraone a Menfi e celebra l'evento sia con l'uso locale (adorazione dei dio-toro Api) che con quello greco (giochi simili a quelli olimpici)
= Alessandro fonda in Egitto Alessandria
diventerà:
centro di scambi fra Oriente ed Occidente
capitale del nuovo mondo grecizzato che si stava formando sulle rovine di quello persiano
DIVINIZZAZIONE DI ALESSANDRO
Alessandro si trasforma da re macedone e condottiero dei greci nel monarca divino tipico della tradizione orientale (al santuario di Amon i sacerdoti gli dicono che il suo vero padre è Amon)
diventa faraone a tutti gli effetti
Davanti ad Alessandro sta un impero persiano vacillante per le sconfitte e le infedeltà
L'affiliazione di Amon è il simbolo del disegno di Alessandro (unire l'Oriente all'Occidente)
si chiude così la "crisi di sovranità" apertasi nel 1000 a.C. con il crollo degli imperi orientali
BATTAGLIA DECISIVA A GAUGAMELA
Attraversato l'Eufrate Alessandro trova Dario III ad attenderlo a Gaugamela, in Assiria
1/10/331 = battaglia decisiva
Dario fugge nella notte fino ad Ecbatana, inseguito dalla cavalleria di Alessandro
Babilonia si sottomette al nuovo re
a Susa (capitale politica dell'impero persiano) Alessandro si impadronisce di
9.000 talenti d'oro
40.000 talenti d'argento
a Persepoli (capitale religiosa dell'impero persiano):
il tesoro catturato raggiunge i 120.000 talenti d'argento
si conclude virtualmente la guerra contro l'impero persiano, ma Alessandro vuole di più.
= - sposa la principessa persiana Rossane per dimostrare che vuole unire i due imperi
- guida verso la valle dell'Indo un grande esercito e sconge il re indiano Poro
- è costretto a tornare verso Babilonia per il rifiuto di proseguire oppostogli dai suoi ufficiali e dalla falange macedone
L'IMPERO DI ALESSANDRO
L'impero di Alessandro va dall'Albania e dal Danubio fino al Caucaso e all'Indo, dalle coste del mar Nero fino all'alta valle del Nilo.
La sua intenzione resta quella di fondere intimamente i popoli e le culture dell'Occidente con quello dell'Oriente
presenta la sua ura come quella del monarca orientale
costringe anche i greci alla genuflessione
tenta di diffondere il modello delle poleis greche in Oriente
per i contadini orientali non cambia molto; non hanno cambiato altro che lo sfruttatore
per le grandi città dell'Oriente cambia molto:
la fusione tra popolazione indigena e greca è più stretta
l'unificazione di gran parte del mondo civile fa sentire i suoi effetti con una rapida accelerazione dei commerci internazionali
Alessandro muore il 13/6/323 nella reggia di Babilonia
SPARTIZIONE DELL'ORIENTE: I REGNI ELLENISTICI
Il rapido trionfo di Alessandro era stato possibile da:
l'efficienza dell'organizzazione greco-macedone
l'avanzata disgregazione dell'impero persiano Þ l'aristocrazia era sempre meno disposta a
sopportare il dominio del re
questi stessi motivi sono ancora all'opera nel regno di Alessandro dopo la sua morte
pochi Macedoni e Greci detengono il potere di un'immensa estensione di terra:
Il centro legale di ogni decisione è l'esercito macedone, diviso in due tronconi:
la maggior parte si trova a Babilonia
il resto in Macedonia
Il potere effettivo è tuttavia nelle mani di un ristretto gruppo di generali e di ministri un tempo legati alla corte di Alessandro; questo accade perché sono gli unici ad essere obbediti dall'esercito
I SUCCESSORI DI ALESSANDRO
in Macedonia e in Grecia = Antipatro
in Asia minore = Antigono Monoftalmo, satrapo della Frigia
in Africa = Tolomeo, satrapo dell'Egitto
a Babilonia = il ministro Perdicca e il generale Seleuco
sono i veri eredi di Alessandro Þ diadochi
= il lio illegittimo di Filippo, proclamato Filippo III viene assassinato
= la moglie (Rossane) e la sorella (Cleopatra) di Alessandro e il piccolo Alessandro vengono uccisi
REPRESSIONE DELLA RIVOLTA IN GRECIA
I diadochi dovettero far fronte ad una rivolta in Grecia
le città (Atene, ma non Sparta) non erano ancora rassegnate a considerare definitiva la loro sottomissione ai nuovi re
= a Crannone la falange obliqua dell'esercito di Alessandro vince gli opliti greci
le condizioni imposte ad Atene furono pesanti:
dovette accogliere una guarnigione macedone
la democrazia venne definitivamente soppressa e sostituita da un regime oligarchico
LA GUERRA DEI DIADOCHI
Questa lotta durò circa 40 anni.
PIANO ECONOMICO
I diadochi finanziarono le loro guerre con i soldi di cui si erano impadroniti durante la conquista dell'impero persiano
assoldarono moltissimi mercenari
costruirono flotte, fortezze e macchine d'assedio
Quest'improvvisa mobilità di uomini e denaro:
impoverì i contadini e la popolazione urbana
arricchì l'aristocrazia terriera e i ceti commerciali
PIANO POLITICO
Si consolidò la tripartizione del regno di Alessandro:
Antipatro (e suo lio Cassandro) = la Macedonia e la Grecia
Antigono Monoftalmo (e suo lio Demetrio) = tutta l'Asia, dall'Anatolia fino a Babilonia dal 321 al 301
si sono fatti proclamare re e divinizzare per primi ad Atene nel 306
per la prima volta la città accetta la tradizione orientale del carattere divino del monarca
Tolomeo = Egitto, Palestina e isole dell'Egeo
si fece proclamare re e divinizzare a Rodi nel 304
= Antigono e Demetrio vennero sconfitti da una coalizione degli altri due diadochi, nella quale emerse Seleuco, che assunse il controllo della Siria
LE NUOVE DINASTIE: LAGIDI, SELEUCIDI, ANTIGONIDI
= la situazione dell'Oriente mediterraneo è stabilizzata:
il regno più ricco e potente è quello egiziano fondato da Tolomeo (283-246). La dinastia dei Tolomei (Lagidi) governa l'Egitto fino al 30 a.C.
Asia minore, Siria, Mesopotamia sono sotto il regno dei discendenti di Seleuco, Antioco I e II (280-246). La dinastia dei Seleucidi regna fino al 64 a.C. E' più instabile dell'Egitto perché:
si trova permanentemente in conflitto con l'Egitto per il controllo della Palestina e della Fenicia
in Asia minore nascono dei regni periferici (Pergamo e Ponto)
al confine orientale il regno è premuto dai Parti
250 = i Parti vengono governati dalla dinastia degli Arsacidi
129 = i Parti riescono a togliere Babilonia ai Seleucidi
Macedonia e Grecia sono governate da Antigono Gonata, lio di Demetrio. La dinastia di Antigono dura fino al 168. Anch'essa vede formarsi un regno indipendente ad Occidente (regno d'Epiro)
281 = il re Pirro tenta di estendere il proprio dominio in Italia, ma senza successo
Nella prima metà del III secolo il consolidamento delle dinastie dei diadochi dipende da due fattori principali:
1) ORGANIZZAZIONE MILITARE DEI REGNI
Tutti i diadochi avevano maturato una grande esperienza come generali e organizzatori militari durante la spedizione di Alessandro. I loro eserciti
seguivano uno schema costante:
il nucleo era costituito dalla falange obliqua
fanteria e cavalleria erano composte da mercenari
gli elefanti da combattimento (novità)
non avevano alcuna base nazionale
erano legati esclusivamente alla persona del re
un re che non riuscisse a:
avere prestigio sui suoi uomini
arli con regolarità e generosità
era condannato a subire il tradimento e la disfatta
Sul mare i Tolomei non avevano rivali (poteva contare sulla tradizione navale dei greci, dei fenici e degli egizi)
avevano sempre il controllo delle attività militari e commerciali nel Mediterraneo orientale
2) L'APPARATO DI STATO
Un problema dei re era quello di circondarsi di buoni ministri e di abili amministratori
l'esperienza delle città greche e dei loro dirigenti vennero in aiuto ai nuovi monarchi
di importanza decisiva era la loro capacità di stabilire buoni rapporti con l'aristocrazia e il sacerdozio dei paesi sottomessi
I Tolomei furono quelli che ebbero maggior successo e questo spiega la stabilità del loro regno
SOCIETA' ED ECONOMIA NEL MONDO ELLENISTICO
La società ellenistica è divisa in strati e segmenti, con scarse comunicazioni reciproche; l'unico elemento che assicura la connessione tra queste parti separate è il re e il suo apparato burocratico-militare.
STRATIFICAZIONE DELLA SOCIETA' ELLENISTICA
La prima stratificazione è quella che taglia orizzontalmente l'intera società. Nel sottile strato superiore stanno i Greci e i Macedoni
continuano a vivere nelle vecchie poleis, ne costruiscono di nuove
Atene conserva e aumenta la sua potenza - pianta geometrica, regolare, centrate sull'agorà, sui templi
- conoscono un'enorme sviluppo soprattutto:
Antiochia e Seleucia (Siria)
Pergamo (Asia minore)
Alessandria (Egitto)
Le città ellenistiche sono:
sede di un'aristocrazia agiata e protetta grazie al potere regio
sede di un ceto numeroso di mercanti internazionali, banchieri, speculatori
si sono arricchiti grazie allo sviluppo dei traffici conseguito alla conquista di Alessandro
NUOVA CLASSE DOMINANTE E VECCHIA BASE SOCIALE
Al di sotto della linea orizzontale sta il vecchio mondo orientale
conserva sostanzialmente immutata la sua organizzazione:
al vertice stanno i grandi templi e i vecchi signori
alla base stanno le comunità contadine in cui il lavoro produce le ricchezze necessarie al mantenimento dell'antica piramide sociale. In più ora ci sono i greci e i macedoni
la loro condizione non fa che peggiorare. Il contadino orientale è immobile e schiacciato dal peso di una doppia dominazione
IL POTERE ASSOLUTO DEL RE
La società ellenistica è ulteriormente segmentata da divisioni verticali, che interessano lo stesso livello dei dominatori.
La prima scissione è quella che separa il mondo delle città greco-macedoni dal potere politico
si svolge la vita sociale:
risiede l'aristocrazia
si sviluppano la cultura e le scienze
Il potere politico è totalmente nelle mani del re, dei suoi ministri, dei suoi generali
il suo potere non è vincolato da nessuna legge
è riconosciuto divino prima in oriente e poi anche nelle città greche
è la "legge vivente"
il unico limite consiste nella potenza dell'apparato amministrativo e militare
SERVITU' UNIVERSALE
Questo potere assoluto porta ad una servitù universale
i filosofi di quest'epoca (Stoici) elaborano una filosofia consolatoria per alleviare il disagio che viene dato dal timore della servitù
gli uomini hanno un solo vero padrone: ZEUS
l'uomo saggio deve accettare questa realtà e sottomettersi alla legge divina
e sottomettersi al sovrano, principale agente ed interprete della legge
Attraverso queste filosofie l'aristocrazia delle città greche tenta di conciliare due spinte contraddittorie:
insoddisfazione per una sottomissione al potere monarchico
necessità di appoggiarsi su questo potere per mantenere i privilegi economici, culturali e sociali
SVILUPPO DEI COMMERCI
La seconda scissione riguarda l'attività economica.
Il commercio conosce uno sviluppo enorme
i nuovi regni sono in grado di aprire correnti di traffico tra Oriente ed Occidente, Nord e Sud
I re hanno ogni interesse ad incoraggiare e a proteggere i traffici, perché essi percepiscono dazi pesanti sulle merci in transito per le loro città, le loro strade e i loro porti
costituisce una delle fonti principali della loro ricchezza
carovane portavano.
Profumi, avorio e pietre preziose dall'Africa, dall'Arabia e dall'India
ambra dal Baltico
metalli dalle isole britanniche e dalla Sna
seta dalla Cina
pellicce e oro dalla Siberia e dalla Russia
spezie dall'Oriente
Uno sviluppo ancora maggiore fu conosciuto dal commercio degli schiavi che provenivano da: Britannia, Etiopia, Russia, Marocco, Persia, Sna, Armenia, Germania, Arabia, Africa, Siria, Grecia, Israele.
Gli schiavi venivano venduti soprattutto ad Antiochia, Alessandria, Atene, Roma e Cartagine
INFLAZIONE E ARRICCHIMENTO DI BANCHIERI E MERCANTI
Gli scambi commerciali furono attivati da un rapido accrescimento della disponibilità monetaria
Questo aumento di denaro circolante diede luogo a:
una massiccia inflazione
un rapidissimo aumento dei prezzi
drammatico impoverimento dei contadini e del demos urbano
ne risultano arricchiti i conquistatori
Il loro aumento di richiesta di beni determinò il rapidissimo arricchimento:
dei mercati internazionali
di una nuova ura sociale: il banchiere
COSA FA?
Anticipa a forti tassi di interesse i capitali necessari al commercio
assicura le merci
presta denaro a usura a tutti quanti se lo possono permettere
L'arricchimento del nuovo ceto dei mercanti e banchieri avviene a spese di tutta la società ellenistica, tranne:
i re, che se ne giovano mediante il prelievo di tasse e dazi
l'aristocrazia, sempre in grado di reggersi economicamente (terreni)
Ne fanno invece le spese i produttori diretti (contadini, piccoli proprietari terrieri, popolo delle città)
L'importanza politica dei commercianti e dei banchieri non cresce con la loro ricchezza
sono tenuti lontano dal potere politico e non godono di un prestigio sociale
i più ricchi diventano aristocratici comprando terreni
gli altri continuano la loro attività in una posizione socialmente marginale
OPPRESSIONE DISCALE E SFRUTTAMENTO DEI CONTADINI
I re ellenistici ripetono l'organizzazione economica degli antichi imperi, non per niente modernizzata sul piano dei rapporti sociali. Il re è padrone di tutta la terra compresa nel regno, tranne quella destinata ai templi.
una parte (molta) era concessa per lo sfruttamento ad:
aristocratici legati alla corte
coloni
città di nuova fondazione
la restante veniva coltivata direttamente da "contadini regi"
Tutta la produzione agricola (Egitto) era minuziosamente pianificata
nessuno può sfuggire al amento delle tasse e dei fitti
Tutti gli strumenti usati, miniere e industrie, inoltre, erano di proprietà regia
lo Stato era diventato una mirabile macchina per arricchire il re
i contadini e gli operai molto spesso "scioperavano"
abbandonavano il lavoro e si rifugiavano in massa nei templi; ma poi arrivavano i funzionari dello Stato e spesso anche l'esercito
c'era un abbandono sempre più massiccio dei villaggi agricoli e del lavoro nei campi. I contadini andavano ad ingrossare la folla di proletari intorno alla periferia delle grandi città. Qui speravano nella munificenza regale e nelle fonti di guadagno offerte dalle attività commerciali e dai servizi urbani
IL CONSUMO DELLA RICCHEZZA SOCIALE
I regni ellenistici tendevano a consumare più ricchezza di quanta ne producessero
per mantenere in efficienza la corte, la burocrazia, l'esercito di mercenari
per garantirsi i favori dell'aristocrazia urbana
Una volta esauriti i tesori conquistati con il saccheggio dell'impero persiano, occorreva trovare nuove fonti di finanziamento; ce n'erano tre:
produzione agricola e mineraria, cioè sfruttamento della natura. Ma, troppo sfruttata, l'agricoltura finiva per entrare in crisi e inaridire la rendita che ne derivava
dazi imposti sulle correnti di traffico: Ma il commercio era un'arma a doppio taglio, perché esso finiva per disperdere nelle mani dei mercanti una quota notevole della ricchezza sociale
conquista e bottino e di conseguenza le continue guerre. Ma le guerre richiedevano a loro volta il rafforzamento degli eserciti mercenari e quindi spese.
CONTRADDIZIONI E FRAGILITA' DELLA SOCIETA' ELLENISTICA
Le spese militari potevano venire finanziate mediante un ulteriore sfruttamento della produzione agricola e di conseguenza impoverimento delle camne
in questo circolo vizioso consisteva la fragilità dei regni ellenistici:
l'Epiro di Pirro dipendeva interamente dal re, dalla sua capacità di conquistare ricchi territori e di combattere. Alla prima o seconda sconfitta il regno cadeva
la Macedonia e la Siria ressero più a lungo, ma logorandosi rapidamente; tanto che nel II secolo, all'arrivo dei Romani e dei Parti, erano già notevolmente indeboliti
l'Egitto resse più di tutti, grazie:
alla sua produttività agricola
al controllo che i Tolomei erano riusciti a stabilire sulle rotte commerciali del Mediterraneo orientale.
L'Egitto cadde alla fine del II sec. a.C.
SCIENZA, TECNICA E RELIGIONI NEL MONDO ELLENISTICO
La cultura conobbe un rapido sviluppo.
L'unificazione politica del mondo orientale ebbe un immediato effetto culturale
le idee circolarono e si diffusero rapidamente
il patrimonio di sapere accumulato nei templi dell'Oriente venne a fondersi con la razionalità della scienza greca
Per consolidare l'unità politica occorreva formare una nuova ura di cittadino
l'aristocrazia di TUTTA la società ellenistica deve disporre di una base culturale comune
L'ISTITUZIONE DELLE SCUOLE
Nacque perciò l'istituzione delle scuole
per la prima volta i giovani agiati delle maggiori città frequentavano corsi scolastici con programmi regolari ed uniformi
la cultura fornita è prevalentemente umanistica (storica e letteraria)
L'IDEOLOGIA FILOSOFICA
Ad un livello superiore ci sono le grandi scuole filosofiche, tutte concentrate ad Atene
elaborano e diffondono la cultura dominante, cioè la scuola stoica
tutti gli uomini sono uguali per natura
le vicende del mondo sono rette da una provvidenza divina
il saggio deve accettare questa provvidenza
accorre il meglio della gioventù aristocratica del mondo ellenistico
la cultura greca si diffonde in modo uniforme in tutto il mondo ellenistico
SEPARAZIONE FRA CULTURA E SOCIETA'
A questa diffusione corrisponde un impoverimento sociale, perché la cultura:
perde il contatto vivo con la polis
tende a diventare libresca e ripetitiva, lontana dai problemi reali della società
Nella polis vengono esclusi dall'accesso alla cultura gli strati inferiori del demos.
Il teatro diventa soltanto un luogo:
di ritrovo delle persone colte
dove si producono sempre meno opere nuove e si ripetono i classici
SCISSIONE FRA CULTURA UMANISTICA E CULTURA SCIENTIFICA
E' soprattutto la cultura scientifica che conosce i maggiori sviluppi nel mondo ellenistico.
La scissione tra cultura umanistica e scientifica è una novità della formazione sociale ellenistica
Le scienze e le tecniche si separano, anche fisicamente, dalle scuole filosofiche e letterarie
altra scissione che caratterizza la società ellenistica
FONDAZIONE DEL MUSEO DI ALESSANDRIA
Il re Tolomeo I d'Egitto:
fonda ad Alessandria un grande centro internazionale per la ricerca scientifica, il Museo.
rinnova un'antica tradizione orientale, mettendo sotto il suo diretto controllo e la sua protezione l'attività scientifica
non impone alcun dovere religioso agli scienziati che lavorano per lui; essi studiano liberamente
La ricerca scientifica ad Alessandria:
può progredire rapidamente.
è costretta a isolarsi dalle vicende storiche degli uomini
questo isolamento apre una tradizione li lunga durata nella storia della scienza occidentale
SVILUPPI DELLA SCIENZA ALESSANDRINA
I progressi sono molto rapidi.
Nel III e II sec. a.C. il Museo pone le premesse di buona parte del sapere scientifico destinato a durare fino al XVI sec. d.C.:
si sviluppano raffinate conoscenze geometriche, astronomiche e geografiche:
Eratostene dimostrò la sfericità della Terra; ne misurò il diametro con precisione eccezionale; fu il primo a tracciare una carta del mondo con i paralleli e i meridiani
Aristarco di Samo formulò l'ipotesi che la Terra ruotasse intorno al Sole, ma la sua ipotesi non venne accettata perché in contrasto con le credenze religiose e filosofiche
Archimede formulò le leggi fondamentali dell'idrostatica (principi di galleggiamento) e altre conquiste geometriche e astronomiche
nel campo medico e biologico si fecero scoperte decisive per la comprensione della fisiologia umana:
Erofilo ed Erasistrato individuarono il sistema nervoso e la sua connessione col cervello e distinsero le vene dalle arterie
Gli scienziati di Alessandria fondarono le basi della scienza moderna; i loro progressi erano dovuti anche al patrimonio di osservazioni e conoscenze accumulate dagli astronomi babilonesi, dai medici egiziani e dalle conquiste della scienza greca dei secoli precedenti
LA TECNOLGIA ELLENISTICA
Molto importanti furono anche gli sviluppi della tecnologia.
I principali sforzi furono rivolti alla costruzione di macchine da guerra. Furono messa a punto artiglierie capaci di lanciare proiettili di pietra di 30 kg fino a 200 m di distanza e ottime macchine di assedio e controassedio.
Si costruirono navi sempre più grandi e sicure capaci di affrontare le traversate del Mediterraneo.
Fu migliorata l'attrezzatura dei porti. La costruzione di grandi fari (Alessandria) rendeva più agevole la navigazione notturna
i trasporti navali aumentarono ancora il loro vantaggio su quelli terrestri
questa superiorità durò per tutta la storia del mondo antico, nonostante i miglioramenti della rete stradale che i Seleucidi incominciarono a realizzare in Oriente e i Romani perfezionarono in Occidente
LE MACCHINE IDRAULICHE
I 3 maggiori ingegneri del mondo ellenistico furono Erone e Ctesibio del Museo di Alessandria ed Archimede di Siracusa.
Il loro lavoro si concentrò soprattutto sulla progettazione di macchine idrauliche: furono costruite grandi pompe e dispositivi per sollevare l'acqua e irrigare i campi
Ctesibio ed Erone
realizzarono macchine semi-automatiche a vapore
abbellirono i palazzi dei sovrani con grandi fontane e giochi d'acqua
costruirono i mulini ad acqua e progettarono i primi acquedotti
sostituivano sia la forza umana che il lavoro animale (energia idraulica)
LA TECNOLOGIA NON E' APPLICATA ALLA PRODUZIONE
I mulini ad acqua rimasero sempre rari. PERCHE'?
Il lavoro degli schiavi era più efficiente, più a buon mercato e poteva venire adibito a scopi diversi secondo le necessità
Le esigenze produttive erano ampiamente soddisfatte dagli schiavi e non valeva la pena di investire denaro in sviluppi tecnologici
la società antica aveva un basso livello di consumi: non c'era necessità di sviluppare la produzione, se non quella agricola.
Le uniche attività produttive sono quelle legate alla produzione e alla conservazione dei cibi oltre quelle rivolte alla costruzione di armi per lo Stato. Per il resto è sufficiente il lavoro degli schiavi
RIFIUTO IDEOLOGICO DELLA TECNICA
Ci sono inoltre forti resistenze di ordine psicologico e ideologico.
Lo scienziato appartiene alla società aristocratica
per questa cultura è volgare occuparsi di cose materiali
degni di un gentiluomo sono la politica e la guerra da una parte; lo studio e la conoscenza pura dall'altra.
Gli scienziati ellenistici accettarono di applicare alla tecnica le loro conoscenze solo su richiesta del re, ma rifiutarono un diretto impegno produttivo che li abbasserebbe al livello del demos
i capitali che avrebbero potuto venire investiti nella produzione di macchine erano nelle mani dei grandi aristocratici e dei ricchi commercianti che preferivano spenderli per:
rafforzare il proprio prestigio politico i primi
acquistare terre ed entrare nell'aristocrazia i secondi
FUNZIONE SOCIALE DELLA TECNOLOGIA ELLENISTICA
Gli architetti ellenistici erano in grado:
costruire grandi città
dotarle di porti capaci
fornirle di acqua
mettere a loro disposizione una rete efficiente di comunicazioni terrestri e marittime
I perfezionamenti della tecnica militare consentirono conquiste da cui si traevano le risorse necessarie allo sviluppo.
Si deve parlare di tecnologia di tipo politico-militare.
Senza queste capacità tecniche non avrebbero potuto sopravvivere né i grandi regni ellenistici, né l'impero romano
LA BATTAGLIA DI MARATONA VISTA DA ERODOTO (PAG 160)
TESI PIU' IMPORTANTE
Per la prima volta i greci riescono a scontrarsi con il popolo persiano e ne escono vincitori
TESI SECONDARIE
Tutti i popoli che non sono greci sono dei barbari, anche se sono molto più evoluti
Gli ateniesi sono i greci più valorosi
SI UTILIZZA LA PERSUASIONE O LA CONVINZIONE?
Questo testo mi pare più una cronaca che un testo argomentativo, in cui si deve sostenere una tesi
LIBERTA' E CORAGGIO (PAG 160)
TESI PIU' IMPORTANTE
Si espongono le possibili ragioni dell'inferiorità dei persiani di fronte ai greci
SI UTILIZZA LA PERSUASIONE O LA CONVINZIONE?
Si utilizza la convinzione
DEMOSTENE CHIAMA GLI ATENIESI ALLA LOTTA CONTRO FILIPPO (PAG. 181)
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PASSATO |
PRESENTE |
politica estera |
gli ateniesi: avevano in mano la gestione della politica e della guerra (combattevano di persona) avevano una politica corretta verso gli altri stati erano i padroni di tutti i politici e quindi disponevano di tutte le risorse |
gli ateniesi: hanno delegato la politica e la guerra ad un ceto di politici di professione e di soldati mercenari hanno lasciato che Filippo diventasse potente, gli rubasse gli alleati e gli portasse via le terre sono ridotti al livello dei servitori, serva denaro e tenuti a dire "grazie" per quel poco che gli appartiene |
politica interna |
la politica: non serviva per arricchirsi, ma ciascuno riteneva doveroso ingrandire la comunità era democratica |
la politica ha arricchito i pezzenti ed ha reso illustri gli oscuri non c'è libertà di parola su qualunque argomento |
vita pubblica |
costruirono edifici e splendidi templi |
stuccano i merli, riparano strade e fontane e altre cretinaggini |
vita privata |
erano equilibrati e coerenti con lo spirito della loro società |
i politici hanno case più lussuose degli edifici pubblici |
TESI PIÙ IMPORTANTE
Gli ateniesi si devono ribellare a Filippo
TESI SECONDARIE
Il popolo ateniese deve seguire l'esempio dei propri padri
SI UTILIZZA LA PERSUASIONE O LA CONVINZIONE?
Si utilizzano entrambe:
persuasione in pochi tratti; soprattutto quando si ricordano i bei tempi passati, le passate vittorie
convinzione in quasi tutto il testo; si tenta di convincere gli ateniesi mediante esempi e possibili soluzioni
DEMOSTENE CONTRO FILIPPO (. 182)
TESI PIU' IMPORTANTE
La quotidiana inerzia degli Ateniesi porta alla rovina della città
Non esitate o Ateniesi di fronte ai sacrifici personali ed economici per salvare la città
TESI SECONDARIE
Gli Ateniesi sono molto bravi nei discorsi; ma nella realtà sono i fatti a prevalere sulle parole.
Le città sono divise in due partiti:
quelli che vogliono vivere liberi e uguali secondo le leggi
quelli che vogliono comandare sugli altri cittadini
Hanno vinto quelli che volevano comandare perché:
hanno chi li può finanziare
hanno un esercito per annientare gli oppressori
l'altro gruppo in questo campo è molto arretrato
Filippo ha paura degli ateniesi, perché sa che nulla è più insidioso di un regime democratico
Filippo è un uomo come tutti gli altri, non è un dio
E' meglio combattere per difendersi, che combattere per liberarsi
SI UTILIZZA LA PERSUASIONE O LA CONVINZIONE?
Si utilizza la convinzione, perché Demostene cita spesso alcuni episodi, per confermare la sua tesi. Fa anche delle proposte per uscire da questa situazione di disagio.
NUOVI PROTAGONISTI A OCCIDENTE: CARTAGINE E ROMA
Cartagine
è una vecchia colonia commerciale fenicia
nel corso della sua storia ha assunto caratteri contraddittori
VI-IV sec. = ha acquistato il controllo di quasi tutto il Mediterraneo (Corsica, Sardegna, costa occidentale della Sicilia)
III sec. = _ la famiglia dei Barcidi (Annibale) si era impadronita della Sna
era integrata nel sistema economico del regno dei Tolomei (dai suoi porti passavano grano, metalli, pietre preziose, schiavi diretti in Oriente
L'OLIGARCHIA DI CARTAGINE
1° CONTRADDIZIONE
E' sul piano politico-commerciale.
Nonostante questo suo carattere commerciale Cartagine era governata da un regime oligarchico di un centinaio di famiglie aristocratiche.
erano riuscite a :
sottomettere vaste regioni agricole dell'interno
ridurre ad una condizione semi-servile le popolazioni africane
il loro lavoro veniva sfruttato all'estremo
La democrazia non era mai riuscita a svilupparsi perché l'aristocrazia era forte per questi due motivi:
ricca commercialmente
ricca con l'agricoltura
Cartagine ha sempre avuto eserciti formati da mercenari e indigeni
TRADIZIONE RELIGIOSA ORIENTALE
2° CONTRADDIZIONE
E' sul piano culturale e religioso.
DA UN LATO, trovandosi sempre in contatto con i Greci:
ne aveva largamente assimilato la cultura
si presentava come una ricca polis greca sul modello si Siracusa e Taranto
DALL'ALTRO, l'aristocrazia di Cartagine era rimasta legata alle tradizioni religiose orientali
questo legame era necessario perché serviva:
ai Cartaginesi per mantenere salda:
l'identità nazionale
la coesione sociale
all'aristocrazia (funzioni sacerdotali) per conservare un potere incontrastato sulla città
Il dio principale della città era Baal a cui venivano sacrificati i primogeniti di ogni famiglia.
I riti religiosi dei Cartaginesi sconcertavano i Romani e i Greci
Nonostante queste contraddizioni Cartagine era (all'inizio del II secolo) la maggiore potenza economica e militare del Mediterraneo occidentale
I GRECI DI SICILIA E D'ITALIA
Molto importanti erano anche le città greche:
della Sicilia (Siracusa)
dell'Italia meridionale (Taranto)
Queste città non erano in grado di condurre una politica di espansione perché:
erano premute da nord da nuovi nemici (Lucani e Sanniti che cercavano di aprirsi uno sbocco verso il mare)
c'era la nascente potenza romana, che era attratta dalle città greche perché erano:
economicamente ricche
militarmente deboli
ORIGINI DI ROMA
Le origini di Roma risalgono al tempo in cui la penisola italiana era popolata da villaggi di contadini.
IX sec. a.C. = nel Lazio si stanzia una popolazione indoeuropea: i Latini
LA LEGA LATINA E I SUOI RE
VIII sec. a.C. = i villaggi dislocati nella zona di Roma si associarono e costituirono uno dei maggiori gruppi dei Latini
a.C. = data della leggendaria fondazione di Roma ad opera del re Romolo
a.C. = data della vera fondazione della città
I re svolgevano soprattutto funzioni sacerdotali, legate al culto comune di Giove. Questo carattere religioso è attribuito al 2° re di Roma: NUMA POMPILIO
FUSIONE DI POPOLAZIONI LAZIALI: I SABINI
A poco a poco tutti i villaggi laziali si unirono alla lega latina. In primo luogo c'erano:
i Latini di Alba
i Sabini che provenivano dalle colline della zona di Rieti e che mantennero un'egemonia sulla lega nel VII secolo. I 3° e il 4° re di Roma erano sabini: TULLIO OSTILIO, ANCO MARZIO
VI secolo = Roma è il maggiore centro del Lazio e controlla un ampio tratto del Tevere
GLI ETRUSCHI E LE LORO ORIGINI ORIENTALI
Popolo etrusco = fusione tra popolazioni italiche stanziatesi sulla penisola e una stirpe di immigrati orientali (Lidia)
avevano imposto la loro lingua
avevano importato una civiltà molto matura
Le città etrusche:
erano rette da una potente aristocrazia
erano raccolte in una lega religiosa
si erano espanse dalla Toscana fino all'Emilia, alle Alpi, al Lazio e Campania
I centri principali erano: Volterra, Popilonia, Spina, Chiusi, Cortona, Cuma (Campania)
RAPPORTI FRA ETRUSCHI E GRECI
Gli etruschi:
divennero presto la principale potenza della penisola (i "Tirreni")
entrarono presto in conflitto con i greci:
militarmente = egemonia sulla costa campana
commercialmente = controllo dei traffici nel Mediterraneo occidentale
la cultura greca influenzò quella etrusca: le città etrusche divennero simili alle poleis
Roma cadde sotto la loro influenza
L'EGEMONIA ETRUSCA E L'ELLENIZZAZIONE DI ROMA
Il 5° re fu TARQUINIO, che si comportò come uno dei tiranni della Grecia: dotò la città di
un'agorà (il Foro palatino)
un'acropoli (il Campidoglio, dove era stabilita una guarnigione armata)
una boulé (la curia)
un senato Þ formato dai membri delle grandi famiglie aristocratiche (le gentes)
A Tarquinio successe un altro re etrusco SERVIO TULLIO, a cui si deve:
trasformazione della lega latina da organizzazione religiosa ad alleanza politico militare
una costituzione
la fortificazione di Roma con una cinta di mura di circa 8 km
A Servio Tullio successe il lio di Tarquinio, TARQUINIO IL SUPERBO, ultimo re di Roma
ESPULSIONE DELLA DINASTIA ETRUSCA DA ROMA
= espulsione dei Tarquini da Roma
non erano più in grado di mantenere un controllo sul Lazio
avevano trasformato Roma facendola diventare una città moderna e la maggiore potenza politico.-militare del Lazio
LUNGHE GUERRE DI FRONTIERA
V sec = Roma è duramente impegnata a consolidare la sua presenza nell'Italia centro-meridionale.
sedare una rivolta degli alleati latini
guerricciola contro la città etrusca di Veio (caduta nel 396)
sostenere la spinta dei Volsci e degli Equi (caduti nel 338)
L'INVASIONE DEI GALLI
IV sec = invasione dei Galli Senoni comandati dal re Brennio, che scendono dalla Toscana.
popoli guerrieri del gruppo etnico dei Celti
avevano formato, nel VI sec, regni potenti nell'Europa centro-occidentale
verso la fine del IV sec si cominciarono a spingere verso i paesi dell'Europa meridionale
si erano installati nella pianura padana
= i guerrieri Galli travolsero l'esercito romano sul fiume Allia
CADUTA DI ROMA
I Galli saccheggiano e incendiano Roma.
Brenno e i suoi abbandonano Roma, perché:
si accontentarono di un pesante riscatto di denaro
erano minacciati a nord dai Veneti
RIPRESA DELLA POTENZA ROMANA
= stipulato il trattato tra Roma e i Galli
IV sec = Roma si diede una migliore organizzazione militare (legioni)
SOTTOMISSIONE DI ETRUSCHI E LATINI
La città etrusca di Tarquinia e gli alleati latini furono costretti ad accettare un patto che li trasformava in effettivi sudditi di Roma (obbligo di versare tributi e fornire truppe)
341 = insurrezione dei Latini
338 = scioglimento della lega latina. I latini furono assorbiti nella cittadinanza romana
CONFLITTO CON I SANNITI
Le tribù sannitiche erano raccolte in una lega assai potente
era inevitabile che si scontrassero con Roma
325 = inizia lo scontro
321 = vittoria sannitica
309 = Roma sottomette Cortona, Perugia e Arezzo: i Sanniti sono circondati
VITTORIA ROMANA SU SANNITI, GALLI ED ETRUSCHI
I Sanniti si alleano con i Galli e con gli Etruschi.
295 = scontro decisivo a Sentino
290 = vittoria dei Romani
ROMA SI ESPANDE VERSO LA PUGLIA
I greci vedevano nella potenza romana
un alleato = i Romani li avevano liberati dai barbari dell'interno (Volsci e Sanniti)
un rivale = la spinta espansiva romana avrebbe finito per minacciare le loro posizioni costiere
Molte città greche desiderose di essere liberate dal dominio tarantino fanno appello ai Romani.
282 = i Romani entrano a Turii
CONFLITTO CON TARANTO E SPEDIZIONE DI PIRRO
La guerra tra Taranto e Roma è dichiarata
Taranto fa appello a Pirro, re d'Epiro
Pirro sbarca in Italia con un potente esercito
Pirro arma i Tarantini e si allea con i Sanniti
Pirro non è in grado di sfruttare i successi che sta ottenendo
TENACE RESISTENZA ROMANA
E' l'accanita resistenza romana che rallenta l'azione di Pirro
I Romani sono in grado di far ricorso a sempre nuove mobilitazioni di uomini e combattono per difendere il territorio nazionale
Pirro preferisce tentare l'avventura della creazione di un regno nella Sicilia ellenizzata
276 = Pirro torna dalla Sicilia e trova che la situazione è peggiorata
i romani hanno sottomesso i sanniti
275 = Pirro è sconfitto a Benevento da Curio Dentato
272 = Taranto cade sotto i Romani
ROMA DIVENTA UNA GRANDE POTENZA
III sec = Roma diventa una potenza di rango internazionale
potenza a base nazionale e agricola
conta su una forte omogeneità etnica e culturale della sua popolazione
è già una potenza imbattibile sulla terraferma
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