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IL NAZSMO IN GERMANIA:
Dal 1923 al 1928 al governo si ebbero i partiti conservatori, poiché i socialdemocratici anche se avevano la maggioranza dei voti videro diminuire il loro potere, con la morte di Ebert e con la salita al potere di Hindenburg 1925, noto per le se convenzioni anti-parlamentari.
L'inflazione toccava livelli altissimi aumentando il risentimento verso le richieste anglo francesi, la Germania grazie alla sua capacità produttiva e alle garanzie date dai conversatori fecero in modo che gli uomini d'affari americani decisero di dirottare i loro capitali in Germania seguendo anche le idee di Dawes e di Young si ebbe così una momentanea ripresa, favorita, dal ministro degli esteri Stresamnn, che con il Trattato di Locarno 1925, ottenne la rateizzazione del debito di guerra e l'ammissione della Germania alla Società delle Nazioni.[1]
Adesso però l'economia tedesca dipendeva pericolosamente dai capitali americani, tanto che la stessa banca centrale, la Reichbank era stata posta sotto il loro controllo.
Così quando nel 1929, quando il crollo della borsa di New York arrestò il flusso degli investimenti americani anche in Germania si aprì una crisi a catena delle banche, seguita dal fallimento delle imprese più deboli, si ha così una diminuzione dell'occupazione che si stava riprendendo, riesplodono le agitazioni sociali ma si delinea il rapido successo del Partito nazionalsocialista diretto da Hitler, che raccoglieva le simpatie del grande capitale, le adesioni dei contadini e dei piccoli proprietari particolarmente colpiti dalla crisi, dei ceti piccolo borghesi proletarizzati o minacciati di proletizzazione. Il programma del partito annunciava un risanamento economico e garantendo l'ordine con un'efficientissima organizzazione paramilitare, le camicie brune (Sa).
Nelle elezioni del 1932 il partito di Hitler divenne il partito di maggioranza decreto, la fine della repubblica di Weimar e s'instaura un regime dittatoriale furono espulse dal parlamento tutte le opposizioni, era riconosciuto come unico partito quello nazista, mentre si scatenava il terrore delle camicie brune, e aveva inizio all'insegna della svastica, il terzo Reich.
Hilter era stato arrestato nel 1923 a monaco di Baviera dopo aver tentato di rovesciare il governo locale e in carcere aveva scritto il trattato - guida del movimento nazionalsocialista il MEIN KAMPF ( la mia battaglia), proponendo un nuovo tipo di stato capace di risolvere i problemi della Germania, puntava su due concetti principali:
La purezza della razza ariana
Dittatura assoluta di un capo stabilendo: "individuo singolo era all'origine del progresso" e che il popolo doveva obbedire alle tese migliori
Infine nel libro si rivendicava lo Spazio Vitale: cioè l'unione in un unico stato di tutti i tedeschi europei per porre la Germania in posizione dominante.
La decadenza del paese era attribuita ai parlamentarismo, alla democrazia mentre al deterioramento della razza era responsabile il popolo ebraico, l'odio contro gli ebrei e la rivendicazione del primato tedesco attraggono attorno a Hitler un fronte composto da vari ceti popolari che da sempre covavano l'odio antisemita.
Dal 1933 al 1934 ogni aspettò della vita civile, politica e culturale della Germania passò sotto il controllo terroristico dei nazisti.
Fu creato un tribunale speciale, la Corte popolare composta da nazisti e militari, la Gestapo, la famigerata polizia tedesca che aveva il compito di eliminare fisicamente gli avversari politici
Distrusse alla radici ogni possibilità di resistenza da parte del popolo tedesco sul versante religioso stipulò un concordato con la Chiesa cattolica nel luglio del 1933 alla quale riconosce una certa autonomia in cambio dei fedeltà dei vescovi e allo stato e all'autodisciplina del partito cattolico.
Le chiese protestanti aderirono al nazismo anche se esso mirava alla costituzione di una chiesa nazionale cristiana, intregrta con le teorie anesimo nazista fondato su:
il mito della razza
sul culto del Fuhrer
sulla sacralità del Mein Kampf.
Quando si accentuarono nel partito i contrasti interni i maggiori collaboratori di Hitler decisero la liquidazione della dissidenza perciò la notte del 30 giugno 1934 rinominata la notte dei lunghi coltelli le Ss di Himmler trucidarono decine di esponenti del partito, capi dell'esercito e tutto lo stato maggiore delle Sa.
Dopo la morte del presidente Hindenburg, Hitler cumula le cariche di capo di governo e capo dello stato procede a nazificare l'esercito che giurò fedeltà al Fuhrer sottopose i governatori delle varie regioni gli amministratori delle aziende statali ad a un rigido centralismo, come il fascismo anche il nazismo modella l'intera società con proande alla radio nei giornali al cinema.
Nel 1935 inizia la persecuzione sistematica contro gli ebrei, dopo la discriminazione giuridica con le Leggi di Norimberga del 1935 tolse ad essi la parità dei diritti si approfittò dell'uccisione di un diplomatico tedesco a Parigi ad opera di un ebreo per organizzare un vasto pogrom, devastare le abitazioni e le vetrine dei negozi degli ebrei ( notte dei cristalli, novembre 1938).
Hitler provvide a sopprimere il diritto di sciopero e ogni altra forma di organizzazione sindacale all'interno delle fabbriche il singolo lavoratore doveva produrre con il massimo rendimento e garantire il massimo di utilità il problema della disoccupazione fu affrontato avviando grandi lavori pubblici attraverso i quali lo stato assorbì presto tutta la manodopera disponibili , per evitare la concorrenza, il governo nazista rese obbligatoria la concentrazione industriale, sciolse le piccole e medie società e vietò che se ne formassero altre, a meno che non avessero un forte capitale.
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