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IMPERO COLONIALE FRANCESE DOPO IL 1815
Le colonie francesi d'Africa testimoniavano il posto di superiorità avuto dalla Francia nell'espansione e nelle spartizioni del XIX secolo.
Nel Nord Africa aveva l'Algeria e i protettorati del Marocco e della Tunisia.
Nell'Africa tropicale aveva un enorme blocco di coloni che si estendeva dall'Algeria meridionale fino al Congo e dai confini del Sudan egiziano.
Tutti questi possedimenti erano stati acquistati nello stesso periodo e circa per le stesse ragioni,e ponevano problemi simili di politica e governo.
Molte colonie francesi erano il prodotto dell'espansione non pianificata dei nuclei preesistenti:Senegal e buona parte dell'Africa Occidentale erano nati da interessi commerciali locali e problemi di giurisdizione.La Tunisia fu il prodotto dell'iniziativa di finanzieri francesi e della rivolta con l'Italia.
Nel 1815 la Francia aveva poche colonie che potessero estendersi ulteriormente,e i suoi traffici d'oltremare avevano proporzioni troppo ridotte per costituire un forte incentivo alle conquiste territoriali.
La Francia era una potenza continentale per cui le colonie avevano un'importanza solo marginale;le colonie tropicali offrivano mercati all'esportazione e fornivano materie prime;questo avrebbe portato la Francia a diventare una potenza ricca e potente.Poi potevano fornire uomini all'esercito rimediando l'inferiorità numerica rispetto alla Germania e alla Russia.
I Francesi non dimenticarono mai il rigoroso presupposto dell'ancient regime secondo cui le colonie dovevano essere economicamente utili alle metropoli e rimasero fedeli al vecchio principio esclusivistico.Fino al 1861 il mercantilismo sopravvisse inalterato;le colonie potevano importare solo dalla Francia e dovevano servirsi della sua marina mercantile.In seguito adottò la libertà di commercio,non perché lo volesse,ma in parte perchè il secondo impero aveva bisogno di migliorare le relazioni con la Gran Bretagna,in parte perchè le colonie francesi nell'Africa Occidentale dipendevano economicamente dalle importazioni di prodotti britannici.Il trattato anglo-francese del 1860 impegnò la Francia ad aprire mercati coloniali e a ridurre le tariffe.
Fu definito il sistema che tende a cancellare ogni differenza tra colonie e madrepatria;questo comportava non solo un unico sistema tariffario,ma anche l'applicazione del sistema legislativo e governativo delle metropoli,la presenza di rappresentanti delle colonie nell'assemblea francese e una completa assimilazione culturale. La missione imperiale doveva consistere nel modellare le colonie in modo da farne tante copie della Francia stessa,per poi unificare il tutto nella metropoli.Questi principi dettero all'impero francese due caratteristiche principali:1) Un'intensa concentrazione del potere a Parigi. 2) Mancanza di autonomia nelle colonie.
Il potere legislativo per ogni regione dell'impero era in mano all'assemblea francese e permetteva alla Francia di essere allineata con la Gran Bretagna,anche se con radici differenti perchè le colonie inglesi(Egitto,Kenya,Uganda,Somalia,Nigeria,Gambia) erano rappresentate e avevano il diritto di approvare o respingere le leggi che le riguardavano. Il potere effettivo era in mano all'esecutivo.In seguito re e imperatore ebbero potere nella legislazione e nell'amministrazione,potevano emanare decreti aventi pieno rigore nelle colonie.
La Francia si decise molto tardi a creare un vero e proprio ministero delle colonie,ma c'erano tre ostacoli:
1) Molti repubblicani sostenevano che l'assimilation lo rendeva inutile perchè le colonie erano solo dipartimenti d'oltremare da amministrare secondo la natura dei provvedimenti.
2) Era tradizione francese che tutti i ministri potessero intervenire nell'amministrazione coloniale.
3) Le colonie per molto tempo furono poche perchè si imponesse la necessità di un ministero.
Perciò dal 1815 al 1858 gli affari coloniali furono affidati ad una sottosezione di quel ministero. L'Algeria,unica colonia di una certa importanza,fu amministrata inizialmente dal ministero della guerra e nel 1848 assimilata completamente alla Francia.Un vero e proprio ministero delle colonie fu creato nel 1858 da Napoleone III ma poi fu soppresso.Ma l'autorità centrale ebbe il sopravvento;le colonie erano tenute al rispetto delle leggi emanate dall'assemblea e dei decreti firmati dal presidente su proposta del ministro competente. I governatori avevano ampi poteri,ma restavano sotto lo stretto controllo metropolitano.Oltretutto i francesi avrebbero voluto assimilare completamente i bilanci coloniali,lasciando alle colonie solo piccole autonomie di cui godevano i dipartimenti e i comuni francesi. Il potere effettivo era nelle mani dei governatori e dei governatori generali,i quali in quanto rappresentanti del presidente,detenevano i pieni poteri nei rispettivi territori.Tecnicamente non c'era differenza di status giuridico tra governatori e governatori generali;ma i governatori generali dell'Africa Occidentale,Africa Equatoriale e Indocina,ebbero maggiore libertà di azione rispetto ad altri e ancora più rispetto al governatore generale dell'Algeria continuamente tormentato dal ministero della guerra e da altri ministeri direttamente interessati agli affari algerini.
I governatori francesi avevano il controllo dell'amministrazione della polizia,delle forze armate,dell'amministrazione locale e della magistratura;potevano rendere inoperanti le leggi e i decreti francesi;ma il loro potere effettivo veniva temperato con molti mezzi:dovevano obbedire agli ordini dei ministri ed erano sorvegliati dagli ispettori. L'organo consultivo fondamentale in tutte le vere e proprie colonie era il "conseil d'administration",l'equivalente del consiglio amministrativo britannico. Questo organismo non aveva però autorità sul governatore,che poteva respingerne le proposte;ma in ogni caso era tenuto a riferirne al ministero,consentendo una certa supervisione a Parigi. La prassi francese fu più o meno uguale a quella inglese:la differenza consisteva nella mancanza di un equivalente del consiglio legislativo britannico.Nelle teorie coloniali francesi non c'era posto per legislature coloniali,perchè le colonie erano parte integrante della repubblica e gli altri possedimenti ne dipendevano.
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