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IMPERO ROMANO - LA CRISI DEL III SECOLO
La crisi del III secolo . ELEMENTI:
Crisi demografica.
a. Moltissimi giovani, arruolati da Marco Aurelio nelle guerre contro i Parti, Quadi e Marcomanni, perdono la vita
Imbarbarimento delle legioni
a. Per colmare i vuoti nell'esercito, vennero arruolati dei barbari (che accettavano l'incarico pur di avere cibo e una possibilita' di fare carriera) -à L'esercito romano diventò un esercito di mercenari: vennero meno la disciplina e lo spirito patriottico.
Crisi economica
a. Non fu piu' attuata una politica di conquista, percio' vennero a mancare i prigionieri e i proventi derivanti dai bottini -à impoverimento!
b. Ritornarono ad imperversare pirati e briganti à il commercio risulto' sempre piu' pericoloso e meno regolare.
A causa di questi 2 fattori si assistette ad un progressivo IMPOVERIMENTO
à crebbe il malessere sociale: 1. I piccoli proprietari terrieri si commendarono, ossia si affidarono ai latifondisti e rimasero loro fedeli.
I grandi proprietari terrieri accasarono gli schiavi in piccoli poderi con la loro famiglia à servi delle gleba
Brigantaggio
da parte di contadini, schiavi e disertori.
a. Gallia: rivolta dei Baguadi, poveri contadini che si diedero alle ruberie e formarono uno stato secessionista.
b. Africa settentrionale: rivolta dei Circoncillioni, braccianti che si opponevano al colonato stabile.
Crisi dei valori morali
Contrasto tra valori del Cristianesimo (risposta alle ingiustizie per i poveri, risposta allo smarrimento morale per i ricchi che devolvevano fondi a favore della Chiesa) e valori dello Stato laico (contro i Cristiani che non combattevano, non veneravano l'imperatore, non ricoprivano le cariche pubbliche). à La gente non sa piu' cosa scegliere.
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