storia |
Leonardo architetto
Angolo di rocca con triplice difesa radente
Il disegno, realizzato probabilmente durante il primo soggiorno milanese di Leonardo, rappresenta un angolo di rocca, con due fortificazioni angolari. La prima all'interno del perimetro, la seconda sull'angolo, da cui sporge per la maggior parte del suo volume. Le due strutture dominano il fossato ricavato senza scavo, ma con un muro di contenimento e un considerevole riporto di terra. Particolarmente interessante e innovativo è il posizionamento delle difese per i tiri di fiancheggiamento, realizzato sistemando una fila di bocche da fuoco sulla rocca sporgente, in maniera da poter colpire gli eventuali assalitori che avessero raggiunto la sommità del fossato. L'obiettivo di tale struttura è quello di poter organizzare per fasi successive una serie di tiri radenti che colpiscano gli assalitori nei punti dove e' difficile avanzare: l'argine, il fosso, la cortina, il camminamento superiore.
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Sul foglio disegni, con relative didascalie, eseguiti con penna e inchiostro seppia, databili tra il 1487 e il 1490. Il particolare del disegno qui riprodotto è posto nella parte inferiore a destra e rappresenta una veduta in pianta e in prospettiva della zona angolare d'una fortezza con corpo di fabbrica quadrangolare sporgente;' fortezza che batte i fossi e l'argine di fori de fossi '.
In alto a sinistra parte del disegno relativo alla pianta di un torrione centrale, disegno di una chiesa a pianta centrale (qui non visibile); in alto a destra, veduta a volo d'uccello di un lato di una fortezza che viene anche disegnato in sezione insieme col fossato e la controscarpa. I disegni furono probabilmente eseguiti in periodi diversi.
Basilica a 5 cupole
Il modello rappresenta una chiesa a croce greca organizzata su due assi perpendicolari con ottagono irregolare centrale e quattro cappelle identiche. Esternamente la chiesa appare divisa in due parti da una cornice continua, la parte inferiore comprende tre coppie di finestre bifore e quattro porte sormontate da un timpano triangolare; la parte superiore è costituita da cinque tamburi con relative cupole tra le quali spicca quella centrale che organizza gerarchicamente i volumi e le masse plastiche dell'edificio.
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Il foglio contiene disegni eseguiti a penna e inchiostro seppia, di architettura militare e religiosa. Il disegno della chiesa, con relativa piantina a croce greca, può essere datato tra il 1487 ed il 1490 e rafura un edificio ottagonale a cupola centrale con quattro avancorpi laterali coronati da tetti a capanne o a cupolette. Varie didascalie.
Chiesa a pianta centrale Il plastico evidenzia un progetto di chiesa che si articola su un concetto di simmetria con quattro assi uguali a due a due che si intersecano nel centro ed organizzano radialmente otto cappelle di foggia alternata. I volumi delle quattro cappelle circolari, in corrispondenza dei primi due assi, sono parzialmente inglobati nel parallelepipedo centrale, le altre quattro sono invece strutturalmente più complesse. Sul tamburo centrale, con decorazioni a tondi di brunelleschiana memoria, si imposta una imponente cupola emisferica . La copertura e' piana perchè come sottolinea Leonardo, ' a nessuna chiesa sta bene vedere tetti, anzi sia rappianato'.
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Il disegno, eseguito a penna con inchiostro seppia, è databile tra il 1487 ed il 1490. Oltre alla chiesa, nel foglio compaiono altri temi architettonici: in alto, porzione di fortezza con fossato e controscarpa; a fianco, note per le guardie su come fare la ronda sia in tempo di guerra che di pace. In basso (qui non riportata) veduta in pianta ed in prospettiva della zona angolare d'una fortezza con corpo di fabbrica quadrangolare sporgente
Chiesa a pianta centrale a nove cupole
La chiesa rappresentata sul foglio 21 del Manoscritto B , si sviluppa attorno
ad un ambiente centrale sul quale si affacciano, attraverso stretti passaggi,
otto cappelle poliabsidate tra loro collegate da corti corridoi.
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Il disegno, eseguito tra il 1487 ed il 1490, rappresenta una chiesa rotonda a
nove cupole e relativa pianta. Si può cogliere una netta distinzione tra la
tribuna ed i vani perimetrali; la chiarezza espressiva della pianta è
rintracciabile anche esternamente, dove le cappelle sono riunite in un unico
volume cilindrico con copertura piana dalla quale spiccano gli otto tamburi con
relative cupole. L'importanza gerarchica dello spazio centrale è sottolineata
dalla imponente cupola e dal tamburo ottagonale. Elementi architettonici
presenti sia nella cupola che nel tamburo, la forma della lanterna e le
decorazioni dei tondi, ripropongono modalità già usate dal Brunelleschi a
Firenze e sicuramente note a Leonardo. Nella restante parte del foglio ( qui
non riprodotta) urano: in alto, interno di un edificio ad archi; al centro,
una pianta di chiesa a base quadrata con absidi semicircolari e una macchina
per la costruzione di sfere; in basso, forno con torre per contenere
combustibile e relativa didascalia.
Chiesa a pianta centrale con 4 campanili cilindrici
Il modello di questa chiesa e' impostato attorno a un vano centrale a forma di ottagono irregolare sul quale si affacciano quattro absidi semicircolari posizionate sui quattro lati maggiori, e altrettante cappelle sui lati minori, ai quali sono collegate da brevi corridoi. Tale idea di chiesa a pianta centrale, simile ad altre già descritte da Leonardo, e' stata elaborata probabilmente tra il 1487 ed il 1490.
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Il foglio, databile tra il 1487 ed il 1490, riporta due chiese a pianta centrale con disegno in alzato e pianta e, in basso, altre due piante di chiese. La prima chiesa è quella a pianta gemmata, la seconda quella a pianta centrale con campanili cilindrici.
Chiesa a pianta centrale o a 2 livelli
Il plastico evidenzia un modello di chiesa a pianta centrale con quattro absidi semicircolari che insistono sui due assi ortogonali (orizzontale e verticale) approssimando la pianta ad uno schema a croce greca. Sono inoltre presenti otto cappelle circolari della stessa dimensione e quattro blocchi di scale in corrispondenza delle entrate .Particolarità di questo edificio è lo sviluppo degli ambienti su due piani sovrapposti . Il disegno e le annotazioni sono fortemente ispirati alla chiesa di S. Sepolcro a Milano che Leonardo visito' più volte e descrisse minuziosamente nei suoi appunti.
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Il foglio, databile tra il 1487 ed il 1490, contiene tre disegni della stessa chiesa : in alto una vista d'insieme, lateralmente spaccato della stessa, sotto pianta quadrata con nota esplicativa riportante le lettere cabd, che indicano rispettivamente il tiburio di sopra(cd) ed di sotto (ab).Particolarità di questo edificio è l'essere abitato sia sopra che sotto. Infatti Leonardo nella citata nota riporta: ' questo edificio è abitato di sotto e di sopra, come S. Sipulcro. E' di sopra come sotto salvo che il di sopra ha il tiburio cd e il di sotto ha il tiburio ab; e quando entri ne la chiesa di sotto, tu cali 10 scalini e quando tu monti in quella di sopra tu sali 20 .
Chiesa a pianta gemmata
La chiesa è costituita, in pianta, da un ottagono regolare centrale dove si affacciano, attraverso stretti corridoi, otto cappelle identiche, su ognuna delle quali insiste un'abside semicircolare. Si tratta quindi di uno studio sulla possibilità di sviluppo di una pianta per gemmazione, ossia articolando radialmente elementi simili per forma ma diversi per dimensione.
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Sul foglio sono rafurate due chiese con alzato e pianta e le piante di altre due chiese. Nessuna didascalia. Il disegno della chiesa a pianta gemmata è il primo in alto a sinistra. Subito sotto, il disegno della chiesa a pianta centrale con quattro campanili cilindrici. Tutto il foglio è stato probabilmente disegnato tra il 1487-l490.
Citta' ideale
Attratto dalle forme classiche, Leonardo elaboro' bozzetti di chiese a pianta
centrale, nelle quali si intravedevano simmetrie architettoniche ottenute con
complesse strutture di absidi, nicchie, tabernacoli o loggiati. Si interesso'
pure alle città e in particolare a Milano e ai problemi di risanamento edilizio
che questa città aveva, specie dopo la peste che la colpì nel 1484. Leonardo pensa
alla progettazione di una città ideale, ossia pianificata secondo un'idea
unitaria, e disegna vari particolari che uniti danno corpo a come poteva
presentarsi tale città se fosse stata costruita. Tale città doveva essere
costruita vicino a un grande fiume ( probabilmente il Ticino) le cui acque
avrebbero rappresentato la soluzione a tanti problemi che la città poneva. Al
Museo e' presente un grande plastico che riporta tutte le idee di Leonardo
unite a formare una vera e propria città; di seguito vengono approfonditi
alcuni dettagli.
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Particolare del plastico |
Cortina con salienti semicircolari - particolare 1
Particolare di una cortina, in cui sono messi in evidenza i disimpegni e i locali delle bombardiere, ricavati sul retro della cortina stessa per non indebolirne la struttura muraria frontale; tali ampi spazi permettevano facilità di movimento alle truppe e costituivano una valvola di sfogo ai fumi e il rombo dei cannoni. Il modello mette in evidenza la forma innovativa della copertura.
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Il foglio riporta disegni di fortificazioni militari, eseguiti intorno al 1502, e riferibili allo studio di una cortina con sperone e salienti semicircolari. Nessuna didascalia. In alto a destra veduta in alzato di una cortina a sproni con copertura a struttura convessa. In basso a sinistra tre schizzi sulla sezione degli sproni.
Cortina con salienti semicircolari - particolare 2
Il particolare del plastico mette in evidenza la struttura della cortina, nella quale sono ben visibili i passaggi interni, l'accesso ai locali delle bombardiere nonché la forma dei salienti e quella della struttura paraboloide della copertura superiore
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Il
foglio, con disegni capovolti rispetto alla numerazione, contiene due
rappresentazioni con particolari relativi alla cortina con sperone e salienti
semicircolari già disegnata nel foglio 63 dello stesso manoscritto. Nessuna
didascalia. Il foglio è databile intorno al
Cortina con salienti semicircolari - particolare 3
Particolare della cortina in cui sono messi in evidenza la forma e la struttura dei salienti semicircolari. La struttura muraria realizza in sè le indicazioni di Leonardo sulla disposizione dei mattoni e sulla struttura degli archi. Si tratta di una straordinaria trasposizione sul piano orizzontale dell'antica tecnica costruttiva in laterizi che, con archi annegati nelle murature verticali, otteneva la ripartizione dei carichi in due spinte laterali.
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Il foglio, databile tra il 1498 e il 1502, contiene un disegno, eseguito a penna e inchiostro seppia, di architettura militare con sovrastante didascalia. Nella parte inferiore studi di un'opera di difesa a sproni di sezione semicircolare. Il fossato e la relativa controscarpa sono disegnati parzialmente. Interessante il particolare della struttura muraria degli sproni con riferimento all'uso e alla disposizione dei mattoni, disposti di testa e convergenti verso il centro della struttura stessa. Interessante, anche se di non immediata relazione con il disegno, la sovrastante didascalia. 'Perché il vaso sonoro di minor bocca arà nella sua percussione molto più grave e più bassa voce colla sua bocca stretta che essendo larga '. In essa Leonardo voleva mettere in relazione il suono prodotto dalla percussione dell'orlo di un vaso di piccole dimensioni con l'indagine tra il rumore prodotto da un'arma da fuoco e i fenomeni meccanici che ne derivano.
Fossato con difesa sommersa
Il disegno è stato elaborato presumibilmente nel periodo trascorso da Leonardo in Romagna al servizio di Cesare Borgia. Esso rappresenta uno studio sulla possibilità di utilizzare un rivellino non solo come struttura difensiva ma anche come avamposto dal quale colpire il nemico con tiri radenti il terreno. Si tratta di una nuova concezione di struttura offensiva, poco aggredibile anche servendosi delle armi da fuoco già diffuse alla fine del XV sec. .
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Databile al 1502, il foglio presenta un progetto per la difesa perimetrale campale con doppio fossato, con le mura esterne rivestite di fieno per attutire i colpi d'artiglieria. Il particolare del disegno rappresenta una bassa torre circolare di notevole diametro fornita di sovrastruttura conica e destinata a una difesa semisommersa, con accesso sotterraneo, con linea di tiro sul pelo d'acqua del fossato. Per la tipologia di struttura ellittica, tale difesa era affidata ad armi leggere.
Sopra a sinistra: particolare delle mura ricoperte di fieno, con la nota: 'bagnato e infangato' [ il fieno].
Rivellino o bastione triangolare
Il plastico rappresenta un avamposto, o rivellino, per la difesa dell'entrata di una fortezza. Il disegno di questo rivellino, ispirato probabilmente a un'architettura già esistente, risale al periodo in cui Leonardo si trovava in Romagna a sovrintendere alle fortificazioni militari di Cesare Borgia. Il modello, a forma triangolare, che presenta sulla sommità tre piccoli edifici di servizio, possiede pure un camminamento utilizzato anche come piazza d'armi per la fila superiore delle cannoniere.
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Il foglio, databile tra il 1501 ed 1504, riporta il disegno (capovolto), eseguito a penna con inchiosto seppia, di un bastione triangolare visto in pianta e in alzato. Il disegno, che sembra rifarsi a modalità architettoniche già esistenti (probabilmente del centro Italia, Romagna o Lazio), presenta un bastione fortemente scarpato, con tamburo e beccatelli su archetti e merli sovrastanti. Nel disegno non vi è alcun riferimento al fossato e all'entrata con il ponte levatoio, che invece sono stati aggiunti nel modello.
Rocca di montagna con due cinte di difesa
Il plastico rappresenta una rocca di montagna probabilmente già esistente, ripensata da Leonardo per meglio resistere all'aumentata forza offensiva delle nuove armi da fuoco, sviluppatesi a partire dalla seconda meta' del '400. Il rivellino, posto probabilmente a difesa di una entrata alla base del castello, indicata nel disegno dalla scritta 'sotterranea', è costituito da tre torri fortemente scarpate dalle quali si sviluppa una cortina muraria con ronda superiore e uno sperone centrale con una apertura angolare di circa 125 gradi. Il doppio perimetro di mura concentriche si erge a difesa del possente torrione centrale, forse dimora del signore.
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Il disegno della grande fortezza può essere fatto risalire intorno al 1507. Lo si deduce dalla nota a fianco, in cui Leonardo racconta di un episodio realmente avvenuto in quell'anno e riferibile a un tradimento militare di cui fece le spese Simone Arrigoni, tradito da un certo Gerolamo Poggio, suo capitano. La nota riportata in basso è particolarmente interessante per capire come Leonardo immagina la sua fortezza, infatti vi descrive ampiamente le innovazioni che intende adottare, con particolare riferimento all'aumentato rapporto tra misura in pianta e in alzato con l'introduzione di spesse cortine murarie in grado di assorbire i colpi delle armi da fuoco. Altra innovazione importante è la totale assenza di merlatura. Il coronamento superiore di tutta la struttura muraria è infatti costituito da un basso parapetto, con profilo sfuggente per deviare i colpi nemici. Qui vengono ricavati gli alloggiamenti per le batterie difensive.
Altro particolare interessante è costituito dalla scarpata quadrangolare di due delle torri tonde della prima cortina difensiva perimetrale; questo accorgimento, attuato sulle torri non difese dal rivellino esterno, permette i tiri di fiancheggiamento per la difesa lungo le mura ed evita che si creino punti morti nei quali il nemico sia al sicuro dai tiri dell'artiglieria difensiva. A questo proposito nella nota sotto riportata cosi' scrive Leonardo: 'Non si facci le scarpe delle torre sopra delli angoli delle fortezze, che sien di ura retonda, acciò che, sendo tali torre sanza piombatoi, il nemico non sia sicuro al tagliamento, che si po fare in fra le bombardiere, che battan per fianco li 2 muri, che si congiungano a esse torre'
Torre angolare con beccatelli
Il plastico si presenta cosi' strutturato: due cortine murarie, all'intersezione delle quali si erge una torre fortemente scarpata nella parte inferiore, su un alto tamburo si imposta la merlatura sorretta da una fila di beccatelli che continua sulle due cortine adiacenti, la copertura inferiore a tronco di cono evidenzia un secondo tamburo, più piccolo e più curato del primo, che sorregge una copertura superiore conica. Nel fossato un muro con feritoie corre a poca distanza dalla torre. Tutta la struttura è destinata a reggere l'urto anche delle armi da fuoco.
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Disegno di architettura militare eseguito probabilmente intorno al 1497-l500. Nessuna didascalia. Il disegno presenta aspetti piuttosto contrastanti, per la presenza di elementi architettonici propri del medioevo (merlature, piombatoi ecc.) ed elementi che erano già presenti nell'architettura fortificata rinascimentale (massiccia scarpata della torre, muro con feritoie alla base della rocca).
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