Illuminismo
il termine (dal
francese illuminisme, capacità illuminatrice della ragione)
indica un vasto movimento culturale, manifestatosi all'incirca tra la
rivoluzione inglese e quella francese. Ha origine, in campo filosofico e
scientifico, dall'empirismo inglese; in quello politico-giuridico, dal
giusnaturalismo; e, nel dibattito religioso, dal deismo e dal materialismo. La
pedagogia (con J.-J. Rousseau) e l'estetica (con A.G. Baumgarten) si
costituiscono come discipline autonome nel periodo illuminista. Scopo
dichiarato degli illuministi è quello di portare i lumi della ragione in
ogni campo dell'attività umana, per rinnovare non soltanto il metodo
scientifico, ma la vita sociale, la cultura e le istituzioni. Si combattono i
pregiudizi, che impediscono il cammino della civiltà e si oppongono al
progresso. Tra i caratteri principali, la rinnovata fiducia nella ragione,
capace di chiarire e risolvere tutti i problemi dell'uomo, la polemica contro
la tradizione filosofica medievale, la certezza che un'era migliore stava
nascendo; la ricerca di un nucleo di verità morali originario e comune a
tutti gli uomini e superiore a ogni forma di dogma, di superstizione e
d'intolleranza; impegno a diffondere ogni tipo di conoscenza, soprattutto
quella di carattere scientifico, per abbattere il passato e preparare la nuova
era. Una delle idee fondamentali dell'Illuminismo fu quella del diritto
naturale (o diritto di natura, o diritto delle genti, o diritto universale), da
cui derivò quello spirito di universale giustizia e libertà che
ebbe tanta parte nelle rivoluzioni francese e americana. I maggiori
rappresentanti dell'Illuminismo furono: in Francia, Voltaire e gli
enciclopedisti, in particolare Diderot e d'Alembert; in Germania, Lessing; in
Italia, Genovesi, Beccaria e altri.