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LA CRISI DEL 1600
Dal punto di vista demografico ed economico ci appare come un secolo di crisi, anche se diverso dal 1300. demograficamente il popolo europeo fu caratterizzato dalla stagnazione, circa 100 milioni di abitanti. Questa stagnazione fu il risultato di andamenti demografici diversi all'interno dei paesi europei. In Inghilterra e Olanda si registrarono lievi incrementi di popolazione, al contrario di Italia e Sna dove si ebbe un decremento. In Francia ci una stagnazione. La crisi del 600 ebbe gli stessi esiti della Francia. Nei paesi come l'Olanda, la crisi fu meno forte, in altri più forte. Crisi selettivaànon colpì con la stessa gravità tutti i paesi europei. Questo dipese dalla capacità di reazione dei singoli paesi. Cause: secondo gli storici la causa si trova nella polarizzazione della ricchezza, che si era delineata nel corso del 1500 = concentrazione ricchezze nei ceti più elevati. I ceti popolari si erano impoveriti sempre di + a causa dell'aumento dei prezzi. Impoverendosi, la popolazione acquistava sempre meno merci e questo aveva provocato una riduzione degli investimenti produttivi. Gran parte dei capitali vennero impiegati nella produzione e l'importazione di beni di lusso, improduttivi. Un'altra causa fu il raffreddamento del clima europeo che determinò la rovina delle coltivazioni di cereali, che richiedevano un clima mite. Questo fu gravissimo, perché l'agricoltura europea era monoculturale, se ci fossero state altre coltivazioni la crisi sarebbe stata meno sentita. Iniziarono a diffondersi le carestia, la fame, le malattie (peste). L'Inghilterra, l'Olanda e in parte la Francia decisero di abbandonare le colture di cereali e di specializzarsi nella produzione di prodotti richiesti dal mercato. L'Olanda si specializzò nella produzione di prodotti caseari e nell'allevamento, mentre l'Inghilterra si specializzò nella produzione di lana e nell'allevamento degli ovini. Cercavano di produrre, comunque, tutto ciò che il mercato chiedeva. Per questo furono create molte manifatture e iniziarono ad importare prodotti dall'estero per venderli poi sul mercato. Fu possibile questo grazie ai borghesi e ai nobili illuminati (nobili con mentalità borghese aperta al cambiamento e disposti ad investire), perché non legati alla mentalità tradizionale.
Diversa fu la situazione italiana e snola. Qui era assente la classe borghese o poco numerosa. Ci fu un processo di rifeudalizzazione poiché i proprietari terrieri scelsero questo metodo per migliorare la situazione. Questo significa reintrodurre in modo totale il sistema feudale, imponendo ai contadini canoni sempre + pesanti. Questa scelta non fu positiva, e non portò alla ripresa dell'economia italiana e snola. Questa differenziazione su ciò che provocò la crisi del 600 si può notare anche in campo commerciale. Fin dagli inizi del 1600 il commercio diede segnali di crisi, causata dalla mancanza di metalli preziosi che venivano utilizzati anche per fabbricare le monete ormai sottoposte all'usura. Questa mancanza di metalli preziosi si verificò poiché le miniere in America Meridionale erano esaurite, sfruttate al massimo. Per rimediare alla mancanza di metalli preziosi si raschiavano le monete già esistenti con un metodo definito della tosatura. Oppure si metteva nelle monete nuove una quantità minore di metallo prezioso, anche se il valore ufficiale rimaneva lo stesso àiniziarono ad essere prodotte monete di rame e, avendo un valore molto basso, dove circolavano i prezzi erano si alzavano. Nel 1620 ci fu in molte zone dell'europa un blocco delle attività commerciali per mancanza di monete. Questa crisi monetaria e commerciale causò in Italia e Sna il declino del settore commerciale. Non riuscirono a reagire. Al declino commerciale italiano comunque si era abituati, poiché dopo la scoperta dell'America, l'Italia perse il suo primato commerciale sul mar Mediterraneo e la Sna impose la sua egemonia sui traffici commerciali verso il sud America.
Diversamente l'Olanda e l'Inghilterra riuscirono a riprendersi dalla crisi, decidendo di ridimensionare il commercio dei beni di lusso e di commerciare beni più popolari come lo zucchero e i tessuti meno preziosi (lana). Con questa scelta riuscirono a potenziare il commercio internazionale assicurandosi progressivamente il controllo del commercio con l'Oriente e l'America. La crisi del 1600 aveva diviso l'Europa in 2 zone: una avanzata e l'altra arretrata. Questa crisi fu però accentuata da un conflitto, la guerra dei 30 anni, che scoppiò nel 1618 e che venne combattuta in varie zone dell'Europa, seminando ulteriormente morte, miseria e devastazione.
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