LA GUERRA DEI 30 ANNI
Iniziò nel 1618 all'interno dell'impero
Asburgico. Questo era profondamente diviso dal punto di vista politico,
economico e soprattutto dal 1555 dal punto di vista religioso. Formato da
piccoli regni, ducati e principati,x commerciare con un altro ducato o
principato si dovevano are dazi e tasse. Questa divisione fu accentuata con
la divisione religiosa. Due religioni ufficiali, ma anche il calvinismo e, in
Boemia, acquisita nel 1500, vi era la religione ussita. Religione cristiana
fondata in epoca medievale da Giovanni Huss, che criticava la corruzione della
chiesa. Dopo la pace di Augusta gli imperatori tedeschi avevano cercato di non
riaccendere la lotta religiosa (gli imperatori tedeschi erano cattolici).
Nonostante questa volontà ci furono scontri religiosi, soprattutto per
volontà del duca Massimiliano di Baviera, che era cattolico. Faceva
delle "crociate" contro i principi luterani e calvinisti. Agli inizi del 1600
Massimiliano aveva fondato una "lega cattolica" e i protestanti avevano fondato
una lega "evangelica", entrambe leghe militari. Quest'ultima era capeggiata dal
duca del Palatinato, Federico. Fino al 1617 la neutralità degli
imperatori tenne lontano la guerra civile. Nel 1617 la situazione iniziò
a cambiare perché in quest'anno venne eletto re di Boemi e Ungheria, Ferdinando
di Stiria. In quel periodo l'imperatore era Mattia (vi era la frammentazione
del potere). Boemia e Ungheria erano zone conquistate recentemente. L'Ungheria era
in gran parte occupata dai turchi. La popolazione e ungherese e boema non aveva
mai accettato l'occupazione dell'impero Asburgico. Per dimostrare ciò
cercarono di accentuare la pratica di religioni diverse dal cattolicesimo, come
il calvinismo, luteranesimo e la religione ussita. Questa scelta non
suscitò gravi problemi fino al 1617. la cosa cambiò quando
Ferdinando di Stiria diventò re di queste zone, perché queste erano
state educate dai gesuiti ed era + che mai deciso a restaurare il cattolicesimo
in queste zone. Inviò dei funzionari tedeschi e anche ecclesiastici per
la predicazione del cattolicesimo. (Ferdinando II era il cugino di Mattia,
morto) la sua volontà di cattolicizzare era sempre + forte.la
popolazione boema nel 1618 attuò un azione di protesta, gettando dalla
finestra del palazzo imperiale di Praga due funzionari imperiali,
"defenestrazione di Praga". Di fronte a questo atto l'imperatore decise di
dichiarare guerra ai boemi. Da parte loro i boemi si organizzarono eleggendo un
nuovo re "Federico 5", che era il duca del Palatinato (capo lega evangelica).
Tuttavia era molto giovane e inesperto. Federico II inoltre, ottenne l'appoggio
militare della Sna, dove inviò truppe. ( la Sna aiutò oltre
per la religione anche per espandersi). I boemi furono aiutati dall'Inghilterra
e Francia, solo formalmente dalla Danimarca e dalla Sa, ma di fatto non fu
nessun aiuto. I motivi per cui decisero di aiutare la Boemia: erano tutti
protestanti (eccetto la Francia, che lo faceva per prestigio). Questo scontro
si concluse con la sconfitta dei boemi, nella battaglia della montagna bianca,
nei pressi di Praga, nel 1620. cause della guerra: motivi religiosi e politici.
Nacque all'interno dell'impero ma in seguito ci fu la partecipazione di altri
paesi, interessati alla questione religiosa e politica. Ferdinando II
avviò un'operazione di normalizzazione della Boemia. Fece uccidere o
mandò in esilio i nobili ribelli, distribuì le loro terre ai
soldati (anche snoli) che avevano combattuto per l'impero. Anche Federico 5
fu costretto all'esilio. Nel 1625 ci fu la ripresa del conflitto, quando
cristiano 4 (luterano) re di Danimarca, decise di dichiarare guerra all'impero.
Motivazioni: religiose, il re temeva di essere inglobato nell'impero di
Ferdinando II che era cattolico. La guerra si concluse nel 1629 con la
sconfitta della Danimarca. Questa aveva chiesto aiuti concreti dalla Francia e
dall'Inghilterra ma invano. Ferdinando II fu aiutato dagli snoli come
sempre. La Danimarca firmò la pace di Lubecca nel 1629, con cui si
impegnava ad uscire dalla guerra definitivamente e a non occuparsi delle
faccende tedesche. La continuazione della guerra fu determinata da alcune
decisioni prese da Ferdinando II che si diffusero in Germania e in altri paesi
europei. Una prima decisone (editto di restituzione) fu quella di chiedere ai
protestanti di restituire ai cattolici tutte le terre sequestrate dopo il 1552.
questo provvedimento suscitò malcontento all'interno della Germania,
soprattutto dei principi luterani. Molte terre erano passate di mano in mano e
molti si trovavano a dover cedere delle terre comprate regolarmente. Anche
molti cattolici tedeschi e la chiesa di Roma sottolineavano
l'inopportunità di questo provvedimento, che sarebbe solo servito a
riaccendere l'odio tra le 2 religioni. Un'altra decisione fu l'intenzione di
trasformare la sua carica da elettiva a ereditaria. Questa decisione
suscitò malcontento all'interno del paese (i principi perdevano una
fonte di arricchimento). Un'altra decisione fu quella di modificare la BOLLA
D'ORO, questa fu attuata. In essa erano stati indicati i principi elettori, nel
1356. (non i nomi ma i territori). Era una sorta di costituzione immodificabile
per i tedeschi. Ferdinando II decise di modificarla, decise di sostituire il duca
del Palatinato con il duca di Baviera, Massimiliano, che lo aveva aiutato nella
guerra contro i boemi. Un altro elemento suscitò timore. In quel periodo
alla corte imperiale aveva assunto molta importanza un nobile boemo,
Wallenstein. L'ascesa politica di questo personaggio fu aiutata dallo stesso
Ferdinando II, che aveva bisogno del suo aiuto. Questo, attraverso una specie
di speculazione, era diventato ricchissimo, e aveva creato un suo esercito
personale, che era molto numeroso, ben addestrato e ben armato. Poteva essere
l'esercito di uno stato. Questo iniziò ad aspirare alla carriera
politica, iniziò a prestare denaro e ad affittare l'esercito a
Ferdinando II. Ferdinando non aveva soldi ma lo ricompensava politicamente. Si
creò questo stretto legame. Wallenstein suscitava timore, era violento,
e potente. Tutte queste decisioni non favorirono la pace. Per questo motivo,
nel 1631 la guerra dei 30 anni riprese ufficialmente per iniziativa della
sa con il re Gustavo Adolfo. La Sa dichiarò guerra per motivi
religiosi e perché temeva di essere inglobata nell'impero. Accanto a queste
motivazioni ci fu una motivazione economica. L'economia svedese ruotava intorno
al controllo del mar baltico. Attraverso questo mare avvenivano intensi scambi
commerciali tra l'Europa del su e del nord. Ferdinando II aveva iniziato a
costruire una flotta nel mar baltico, per affermare il controllo imperiale su
questo mare e questo avrebbe rovinato la Sa. Così dichiarò
guerra all'impero e trovò l'appoggio di alcuni principi tedeschi
protestanti. Ottenne finanziamenti anche dalla Francia. L'esercito svedese
diede prova di grande efficienza. Rimasero stupiti di fronte a ciò.
L'esercito svedese era dotato di un'artiglieria moderna e combatteva fondandosi
su una perfetta cooperazione tra le varie parti dell'esercito. Era formato da
soldati a lunga ferma (per 20 anni stipendiati dallo statoà soldati + preparati). Gli altri eserciti erano composti da mercenari.
Nel 1631sconfisse le truppe snole nella battaglia di Lutren (prima volta che
le truppe snole persero). Nel corso di questa operazione militare uccise il
re di Sa (che combatteva con l'esercito) nel 1632, e questo
determinò disordine all'interno dell'esercito. Alla sua morte
salì al trono una bambina, la lia Crishna, che non poteva combattere.
I soldati nemici ne approfittarono, riuscirono a riorganizzarsi e ad
allontanare la manaccia svedese. La guerra rimase aperta. Ferdinando II
firmò nel 1634 la pace di Praga con i principi tedeschi protestanti, che
s'impegnarono a non combattere + contro l'imperatore. L'imperatore s'impegnava
a rimandare di 20 anni l'attuazione dell'editto di restituzione. All'inizio
degli anni 40 entrò in guerra la Francia, contro l'impero. (in questo
periodo, dopo che fu sconfitto il re svedese fu ucciso anche Wallenstein. In
Francia c'era il re Luigi 13 anche se gran parte della politica francese era
svolta da Richelieiu. Egli aveva dichiarato guerra solo ora: non c'era un
motivo religioso ma la Francia voleva acquisire nuovi territori e contrastare
il predominio politico dell'impero. Con l'entrata in guerra della Francia si
delinearono gravi difficoltà per la Sna (ultima fase della guerra).
Gli snoli stavano combattendo non solo in questa guerra ma anche nella
rivolta dei paesi bassi e in alcune rivolte all'interno del paese. L'esercito
snolo iniziò a perdere. Nel 1642 ci fu una sconfitta molto importante
per gli snoli a Rocroi. Questa segna
l'inizio della decadenza dell'esercito snolo. Questo indusse i paesi bassi a
concludere la guerra contro la Sna. Essi avrebbero potuto approfittarne ma
temevano di diventare confinati con la Francia, che era + pericolosa. Nel 1648
si concluse la guerra dei 30 anni con la pace di Westalia, firmata da
Ferdinando III. La guerra comunque continuò tra Sna e Francia. La
pace prevedeva che non si realizzassero gli obbiettivi di Ferdinando II e che,
dal punto di vista religioso, vennero riconosciuti, accanto al cattolicesimo e
al luteranesimo, il calvinismo; venne ribadito il principio "quius regio eius
religio". I sudditi non d'accordo con il principe dal punto di vista religioso,
potevano andarsene, senza subire la confisca di tutti i beni. Dal punto di
vista politico si accentuò la divisione politica dell'imperoà meno potere all'imperatore. (vari staterelli). I ducati ecc. potevano
addirittura svolgere una politica estera autonoma. Vennero ceduti i territori a
Sa e Francia e fu sancito il primato della Francia sull'Europa.