LA GUERRA SUL
FRONTE ITALIANO
L'Italia, che si
è dovuta impegnare in una guerra difficilissima, il fronte austriaco era
un problema notevole anche perché l'Italia non aveva a disposizione una forte
artiglieria pesante, nel '15 i soldati italiani oltrepassarono i confini ed
entrarono in Trentino e Cadore ma appena incontrarono le vere linee austriache
si dovettero fermare. Le operazioni belliche si svolsero soprattutto
sull'Isonzo ma nonostante tutto l'Italia ha ottenuto solo modesti risultati
militari. E' l'Austria adesso che prende l'iniziativa e lancia una spedizione
punitiva (strafexpedition) contro la traditrice Italia che non aveva tenuto
fede alla Triplice Alleanza, l'offensiva si svolse sopra Vicenza, l'Italia di
fronte alla netta supremazia dell'artiglieria austriaca si trovò in
grandi difficoltà, ma nonostante tutto riesce a resistere e bloccare
l'Austria. Durante l'offensiva austriaca ci furono tensione tra il governo e i
vertici militari che provocarono le dimissioni di Salandra; si formò
allora un governo di coalizione nazionale presieduto da Borselli, a parte i
socialisti vi erano rappresentati tutti i gruppi politici, il ministero degli
esteri fu lasciato a Sonnino che estese la dichiarazione di guerra alla
Germania. Sul piano interno vi erano molti problemi, vi erano molti malcontenti
nella popolazione, gli episodi più gravi sono avvenuti a Torino. Anche
tra i reparti militari si verificavano sempre più insubordinazioni. Nel
'17 i soldati italiani conquistano il Carso e la Bainsizza senza però
ledere veramente l'Austria. Nel frattempo il ritiro della Russia permette
all'Austria di portare nuovi contingenti contro l'Italia, l'esercito italiano
non riusci a reggere questa grande offensiva e subisce nell'ottobre del 17 la
gravissima disfatta di Caporetto. La colpa di questa sconfitta fu data un po' a
tutti, ai soldati che venivano chiamati vili perché non si erano battuti, le
cause di questo atteggiamento era la proanda disfattista che il governo non era
riuscito a frenare; in realtà le cause erano più complesse: in
parte erano le errate valutazioni dei generali dell'esercito, in parte la crisi
morale dell'esercito. Il 31 ottobre era nato un nuovo esecutivo presieduto da
Orlando, il nuovo capo di governo riorganizzò materialmente e moralmente
l'esercito, istituendo uno speciale ufficio per la proanda al fronte. I
problemi economici vennero affrontati con coraggio, si attuo sistemi per
migliorare la situazione italiana. Con la nascita degli stati nazionali
(jugoslavia) l'Italia aveva problemi a difendere le sue pretese sul Adriatico. Cominciata
la controffensiva all'inizio del 18,
l'esercito italiano entra a Trento e a Trieste costringendo l'Austria alla resa
(3 novembre). In base a questo armistizio l'Italia occupò i territori
assegnategli nel patto di Londra.