LA QUESTIONE
MERIDIONALE
La questione meridionale fu uno dei problemi
principali dell'Italia unita,infatti già prima dell'unità era
già presente un enorme divario economico fra nord e sud.Il nord era ricco,basava la sua economia sulle industrie e
aveva un tasso di analfabetismo molto basso,il sud invece era molto
arretrato,aveva un tasso di analfabetismo del 90%,non vi era
borghesia,l'economia era ancora agraria,basata sul latifondo e infine non erano
presenti infrastrutture(strade,ferrovie,acquedotti,scuole ecc.). Al sud vi era
il governo Borbonico,questo cadde per iniziativa rivoluzionaria garibaldina,che
aveva generato fra le masse,speranze di rinnovamento della società
locale(libertà,terra e benessere). Al momento dell'unità nazionale
però la realtà fu ben diversa,infatti le strutture economiche e
sociali rimasero immutate,mentre la rigida centralizzazione amministrativa
imposta dal governo con pesanti tasse,la ferma militare obbligatoria e la
pesante ingerenza dei prefetti portò al peggioramento delle condizioni
economiche e sociali del sud. Tutto questo portò l'esplosione di un
gravissimo fenomeno di rivolta popolare noto come 'brigantaggio'.La situazione si aggravò subito dopo la vendita
all'asta dei beni demaniali ed ecclesiastici.I
compratori appartenevano prevalentemente alla nuova borghesia rurale che si
stava rivelando ancora più tirannica dei vecchi padroni.L'aggravarsi delle condizioni dei contadini causò
la ripresa dei disordini che in pochi mesi assunsero le proporzioni della
'guerriglia' vera e propria. Militarmente il brigantaggio si svolse
tra il 1860 ed il 1865 nelle zone del meridione ad opera di diverse bande
composte per lo più da ex soldati del regime borbonico,disertori e
contadini decisi alla rivolta contro il nemico invasore.La
'guerra' costò migliaia di morti sia fra i briganti sia
nell'esercito italiano,fra cui si distinsero i bersaglieri al comando del
generale Cialdini.Al livello governativo occorsero
misure di sicurezza severissime,a questo riguardo fu importante la 'legge
Pica' del 15 agosto 1863,che sottopose a giurisdizione militare le zone
più soggette al brigantaggio. Dal punto di vista sociale la
'questione meridionale' causò un altro fenomeno,noto come
'emigrazione',infatti a causa del sempre più scarso tenore di
vita,tanta gente preferiva emigrare all'estero(soprattutto in America) alla
ricerca di un più alto tenore di vita. Nel 1876 Franchetti
e Sonnino diedero vita ad una fase più
avanzata nell'analisi della realtà economica e sociale del Mezzogiorno
con 'l'inchiesta in Sicilia'.Da questa
inchiesta vengono in piena luce i caratteri fondamentali dell'ordinamento
fondiario,i particolari rapporti di classe che vedono la società ancora
sostanzialmente dominata dalla grande proprietà latifondista di origine
feudale che mantiene i tradizionali rapporti di produzione,rendendo difficile
qualsiasi processo di trasformazione dell'agricoltura in senso moderno.