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L'AREA SIRO - PALESTINESE
Nell'area siro-palestinese la Palestina è al centro di profonde trasformazioni gravide di sviluppi per la storia dell'umanità. La Palestina è uno dei luoghi più tormentati e ricchi di memoria dell'intera storia umana: essa è stata, ed è tutt'ora, un mosaico di popoli, di religioni, di culture. Intorno al 1200 a.C. , mentre le città cananee della costa vengono occupate da alcuni gruppi dei Popolo del Mare, i Filistei, l'interno della regione è attraversato da molteplici ondate migratorie di genti semi-nomadi di lingua semitica: gli Ebrei. È da queste genti che provengono le dodici tribù che danno vita alla Confederazione d'Israele.
Intorno al 1100 a.C. l'incessante lotta con le città filistee e con altri gruppi di nomadi spinge le tribù ebraiche a organizzarsi in monarchia. Sotto la guida dei re Saul, David e Salomone, il regno di'Israele si espande su tutto l'entroterra palestinese. La capitale viene posta a Gerusalemme. Alla morte di Salomone (920 a.C.), il regno viene diviso in due: il regno di Israele a nord e il regno di Giuda a sud.
Nel 772 a.C. il regno di Israele viene cancellato dall'incalzante espansione assira, mentre il regno di Giuda rimane solo formalmente autonomo. Il Regno di Giuda intanto sviluppa il proprio spirito di resistenza "nazionale" esaltando la centralità del culto in un unico Dio, Yahweh, e in un unico tempio, a Gerusalemme. Nasce così la prima religione monoteista del mondo. Nel 587 a.C. , i Babilonesi invadono la Palestina ed espugnano Gerusalemme, deportando parte della popolazione a Babilonia.
Le vicende del popolo di Israele sono raccontate dalla Bibbia. In realtà, la storia del popolo ebraico, quale risulta da altre fonti, si discosta spesso dai testi biblici: mentre questi presentano gli ebrei fin dall'inizio compatti e legati al culto esclusivo di Yahweh, la ricostruzione storica ci mostra tribù di nomadi che solo nel corso del tempo raggiungono la coesione nazionale e il monoteismo.
Contemporaneamente, le città cananee della costa siro-palestinese (Biblo, Sidone, Tiro, ecc) si organizzano in città-stato autonome e danno vita a una cultura autonoma, quella fenicia. Popolo navigatore per eccellenza, i fenici si specializzano nell'allestimento di potenti flotte, grazie alle quali si spingono fino alla penisola iberica e alle coste nord-occidentali dell'Africa, per acquistare oro, argento e stagno. Per far fronte alle esigenze commerciali, i fenici elaborano un efficace sistema di scrittura, l'alfabeto fenicio, successivamente perfezionato dai greci. A partire dal IX-VII sec a.C. , i fenici fondano, lungo le rive del meditteranea occidentale (anche in Sardegna e in Sicilia) numerose colonie, veri e propri empori commerciali delle quali la prima è Cartagine, sull'odierna costa tunisina
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