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L'ATTUALE CONGIUNTURA, PASSAGGIO DALLA PACE ARMATA ALLA GUERRA
La congiuntura attuale è caratterizzata dal passaggio
dalla fase della 'pace armata' a quella della 'guerra'.
Questo passaggio viene manifestandosi come un processo estremamente
contraddittorio, che contemporaneamente si identifica con la ristrutturazione
dello Stato in Stato imperialista delle multinazionali. Si tratta quindi di una
congiuntura estremamente importante la cui durata e specificità
dipendono dal rapporto che si stabilisce tra rivoluzione e controrivoluzione:
non è comunque un processo pacifico, ma nel suo divenire, assume
progressivamente la forma della guerra.
Il principio tattico della guerriglia in questa congiuntura è la
disarticolazione delle forze del nemico.
Disarticolare le forze del nemico significa portare un attacco il cui
obbiettivo principale è ancora quello di proandare la lotta armata e
la sua necessità, ma in esso già comincia ad operare anche il
principio tattico proprio della fase successiva la distruzione delle forze del
nemico: questo attacco deve proandare la linea politica dell'avanguardia
politico-militare e contemporaneamente disarticolare la nuova forma che lo
Stato imperialista va assumendo, deve cioè tendere anche ad inceppare,
creare disfunzioni nell'apparato di guerra che la controrivoluzione va
approntando. Scopo immediato di questi attacchi è:
a) mettere sistematicamente a nudo il fatto che il governo (Esecutivo) è
nello stesso tempo uno strumento di repressione interna e una determinazione
nazionale degli interessi dell'imperialismo dominante con in testa gli USA e la
RFT. Obbiettivo questo che potrà essere conseguito sviluppando
l'iniziativa su tre fronti:
1 - contro la DC che dal dopoguerra in poi rappresenta nel nostro paese gli
interessi tattici e strategici dell'imperialismo dominante e delle
multinazionali;
2 - contro il personale politico imperialista che manovra le strutture centrali
dello Stato, strutture che si snodano a partire dai ministeri attraverso un
corpo ben distinto di istituzioni economiche, giudiziarie, carcerarie,
militari, in tutto il paese.
3 - contro il personale politico imperialista che manovra i 'centri
vitali' del potere direttamente o indirettamente collegati all'Esecutivo
ma formalmente autonomi (dalla Confindustria alle gerarchie di fabbrica,
Fondazioni, mass-media).
4 - contro il personale politico imperialista che manovra le filiali locali
degli organismi sovranazionali (Trilateral C, CEE, NATO) e che perciò
funziona da tramite materiale della catena di trasmissione del potere.
b) accumulare su questo attacco un vasto e articolato potenziale rivoluzionario
consolidandolo nella mobilitazione permanente contro lo Stato imperialista e
l'Esecutivo che ne è il cervello e il motore.
Da come si risolve lo scontro in questa fase dipendono in larga misura i tempi
della guerra ed in ultima analisi anche il suo esito.
La disarticolazione delle forze del nemico è quindi l'ultimo periodo
della fase della banda armata e introduce progressivamente in quella della
guerra civile rivoluzionaria.
Disarticolazione politica e militare delle forze del nemico devono procedere di
pari passo, e dal lato delle forze rivoluzionarie, questo processo corrisponde
attualmente alla costruzione del Partito Comunista Combattente nel movimento di
resistenza proletaria, per sviluppare la guerra di classe di lunga durata per
la conquista del potere.
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